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Work in progress
una multiforme panoramica delle opere in collezione, attraverso suggestivi percorsi destinati ad esplorare le strade principali della storia dell’arte italiana ed internazionale dell’ultimo, appassionante cinquantennio
Comunicato stampa
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Cosa è una Galleria? Un mondo in movimento, uno spazio mutevole pronto a cambiare con il sopraggiungere di nuove opere, l’incontro con nuovi artisti, il dialogo con collezionisti e critici d’arte.
Cos’è WORK IN PROGRESS? Una mostra curiosa e in movimento, dedicata ai grandi artisti contemporanei presenti in Galleria, ma anche pronta ad aprirsi al nuovo, proponendo personalità ed opere inedite…una mostra in continua evoluzione, tanto da poter essere visitata anche più volte.
Dopo le quattro grandi antologiche dedicate ad Aldo Mondino, a Gianni Bertini, a Sarenco e a Julien Blaine (queste ultime due approfondimenti della più ampia esposizione “Poeti XXL a Chiari. Maestri europei della Poesia Visiva”), la Galleria Colossi Arte Contemporanea chiude la lunga stagione primaverile con la proposta di una multiforme panoramica delle opere in collezione, attraverso suggestivi percorsi destinati ad esplorare le strade principali della storia dell’arte italiana ed internazionale dell’ultimo, appassionante cinquantennio…
Attraverso le opere esposte, il pubblico potrà ammirare le intense esperienze del movimento del NOUVEAU REALISME, nato nell’ottobre 1960 attorno al critico Pierre Restany, da subito caratterizzatosi come tentativo di appropriazione del reale quotidiano che “…l’uomo identifica con la propria trascendenza, che è emozione, sentimento e infine poesia…”. Fra gli artisti presenti in mostra, sono da segnalare DANIEL SPOERRI, autore dei famosi Tableau-piège, quadri curiosi composti da piatti, bicchieri, posacenere e bottiglie che, cambiando di prospettiva, assumono un nuovo significato, diventando trappole del tempo-“ready mades”. Come l’arte di Spoerri non conosce altre regole che non siano la fortuita felicità del caso e l’incandescente estetica dell’effimero, RAYMOND HAINS concentra la propria poetica nell’istante della scoperta, nella strada, staccando dai muri strati sovrapposti dei manifesti strappati, ed approfondendo la propria ricerca sulla POP ART con la creazione delle famosissime scatole di fiammiferi e dei fiammiferi enormi, “ready mades”, per…fumatori giganti. Ed è sempre la città, che vive e si trasforma, a ridestare ogni volta l’energia dello strappo di MIMMO ROTELLA: inventore dei primi décollage nati dalle immagini tratte dalla “pelle dei muri”, autore di evanescenti effaçage, ottenuti attraverso l’impiego di abrasioni e di solventi chimici, e dal 1981 delle Coperture – dette anche Blanks, manifesti coperti da fogli di carta che ne occultano l’immagine. Insieme a GIANNI BERTINI, altro artista riproposto in mostra con opere inedite, Rotella scopriva la Mec-Art, tecnica consistente nel riportare l’immagine su tela sensibilizzata o lastra emulsionata e punto di riferimento imprescindibile per la cultura pop europea.
Accanto al Nouveau Réalisme ed alla POESIA VISIVA, riproposta attraverso alcune opere inedite di Sarenco, un altro filone illustrato sarà quello dei cosiddetti ARTISTI OGGETTUALI, come li definiva Gillo Dorfles, artefici di "quadri-oggetto”, ossia di opere essenzialmente geometrizzanti, destinate a modulare lo spazio diventando quasi composizioni architettoniche, oltre che cromatiche: è il caso delle tele estroflesse di ENRICO CASTELLANI, di quelle variamente sagomate di AGOSTINO BONALUMI e delle opere di PAOLO SCHEGGI, formate dalla sovrapposizione di due o tre tele (le cosiddette intersuperfici curve) e caratterizzate dalla presenza di squarci longitudinali o di aperture circolari.
La ricerca di un nuovo alfabeto espressivo e di diversi linguaggi pittorici caratterizza le opere degli altri artisti che verranno alternativamente esposti durante la mostra, da CARLA ACCARDI a PINO PINELLI, da ALIGHIERO BOETTI ad ALDO MONDINO, da EMILIO ISGRO’ a ROBERTO CRIPPA…
Work in progress, appunto: lavori in corso sulle vie dell’arte contemporanea, senza dimenticare l’importanza di affrontare nuovi percorsi, attraverso la proposta di artisti dell’ultimissima generazione, quali CLAUDIO DESTITO e DAMIANO SPELTA, nei quali si fondono ed intrecciano incessantemente l’insegnamento del passato e l’ineludibile esigenza dell’ignoto.
Cos’è WORK IN PROGRESS? Una mostra curiosa e in movimento, dedicata ai grandi artisti contemporanei presenti in Galleria, ma anche pronta ad aprirsi al nuovo, proponendo personalità ed opere inedite…una mostra in continua evoluzione, tanto da poter essere visitata anche più volte.
Dopo le quattro grandi antologiche dedicate ad Aldo Mondino, a Gianni Bertini, a Sarenco e a Julien Blaine (queste ultime due approfondimenti della più ampia esposizione “Poeti XXL a Chiari. Maestri europei della Poesia Visiva”), la Galleria Colossi Arte Contemporanea chiude la lunga stagione primaverile con la proposta di una multiforme panoramica delle opere in collezione, attraverso suggestivi percorsi destinati ad esplorare le strade principali della storia dell’arte italiana ed internazionale dell’ultimo, appassionante cinquantennio…
Attraverso le opere esposte, il pubblico potrà ammirare le intense esperienze del movimento del NOUVEAU REALISME, nato nell’ottobre 1960 attorno al critico Pierre Restany, da subito caratterizzatosi come tentativo di appropriazione del reale quotidiano che “…l’uomo identifica con la propria trascendenza, che è emozione, sentimento e infine poesia…”. Fra gli artisti presenti in mostra, sono da segnalare DANIEL SPOERRI, autore dei famosi Tableau-piège, quadri curiosi composti da piatti, bicchieri, posacenere e bottiglie che, cambiando di prospettiva, assumono un nuovo significato, diventando trappole del tempo-“ready mades”. Come l’arte di Spoerri non conosce altre regole che non siano la fortuita felicità del caso e l’incandescente estetica dell’effimero, RAYMOND HAINS concentra la propria poetica nell’istante della scoperta, nella strada, staccando dai muri strati sovrapposti dei manifesti strappati, ed approfondendo la propria ricerca sulla POP ART con la creazione delle famosissime scatole di fiammiferi e dei fiammiferi enormi, “ready mades”, per…fumatori giganti. Ed è sempre la città, che vive e si trasforma, a ridestare ogni volta l’energia dello strappo di MIMMO ROTELLA: inventore dei primi décollage nati dalle immagini tratte dalla “pelle dei muri”, autore di evanescenti effaçage, ottenuti attraverso l’impiego di abrasioni e di solventi chimici, e dal 1981 delle Coperture – dette anche Blanks, manifesti coperti da fogli di carta che ne occultano l’immagine. Insieme a GIANNI BERTINI, altro artista riproposto in mostra con opere inedite, Rotella scopriva la Mec-Art, tecnica consistente nel riportare l’immagine su tela sensibilizzata o lastra emulsionata e punto di riferimento imprescindibile per la cultura pop europea.
Accanto al Nouveau Réalisme ed alla POESIA VISIVA, riproposta attraverso alcune opere inedite di Sarenco, un altro filone illustrato sarà quello dei cosiddetti ARTISTI OGGETTUALI, come li definiva Gillo Dorfles, artefici di "quadri-oggetto”, ossia di opere essenzialmente geometrizzanti, destinate a modulare lo spazio diventando quasi composizioni architettoniche, oltre che cromatiche: è il caso delle tele estroflesse di ENRICO CASTELLANI, di quelle variamente sagomate di AGOSTINO BONALUMI e delle opere di PAOLO SCHEGGI, formate dalla sovrapposizione di due o tre tele (le cosiddette intersuperfici curve) e caratterizzate dalla presenza di squarci longitudinali o di aperture circolari.
La ricerca di un nuovo alfabeto espressivo e di diversi linguaggi pittorici caratterizza le opere degli altri artisti che verranno alternativamente esposti durante la mostra, da CARLA ACCARDI a PINO PINELLI, da ALIGHIERO BOETTI ad ALDO MONDINO, da EMILIO ISGRO’ a ROBERTO CRIPPA…
Work in progress, appunto: lavori in corso sulle vie dell’arte contemporanea, senza dimenticare l’importanza di affrontare nuovi percorsi, attraverso la proposta di artisti dell’ultimissima generazione, quali CLAUDIO DESTITO e DAMIANO SPELTA, nei quali si fondono ed intrecciano incessantemente l’insegnamento del passato e l’ineludibile esigenza dell’ignoto.
08
aprile 2006
Work in progress
Dall'otto aprile al 26 maggio 2006
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
COLOSSI ARTE CONTEMPORANEA
Brescia, Corsia Gambero, 12/13, (Brescia)
Brescia, Corsia Gambero, 12/13, (Brescia)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 15.30-19; sabato e domenica: 10-12 e 15.30-19
Autore