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Embrio #1
primo appuntamento di Embrio, convivio d’arte e musica elettronica rivolto agli artisti emergenti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mercoledì 5 aprile 2006 al Ketumbar di Roma s’inaugura il primo appuntamento di Embrio, convivio d’arte e musica elettronica rivolto agli artisti emergenti.
A cura di Livia Crisafi e Valeria Sebastiani (Demans).
Presentati i lavori di giovani artisti: tecniche miste di Giovanni Pane Bianco, Marco Rea, Giuseppe Moccia, Tiziana Ambrosino e Giuseppe Di Vita.
sonorità elettroniche di Sasy D’Amato e Ilari dj.
Il Segno dei quattro (di Ilari Valbonesi)
Nel 1890 l’editore americano Lippincott, tornato a Londra per cercare nuovi talenti, invitò a cena due giovani scrittori : Oscar Wilde e Arthur Conan Doyle. L'esito di quella cena fu per Wild "Il ritratto di Dorian Gray" e per Conan Doyle "Il segno dei quattro", che travolse, con gusto e immaginazione, i lettori del tempo, consacrando la figura di Sherlock Holmes e il suo fido compagno Watson all’immortalità.
*
Aprile 2006. Lo spirito di Holmes si sdoppia tingendosi di rosa : Livia Crisafi e Valeria Sebastiani, alias Demans sono due giovani investigatrici dell’arte. Dotate di intuizione e spirito di osservazione si mettono sulle tracce di nuovi talenti underground. Il risultato è Embrio, primo convivio d’arte e musica elettronica nel segno di cinque giovani promesse in fiore: Giovanni Pane Bianco, Giuseppe Di Vita, Tiziana Ambrosino, Giuseppe Moccia e Marco Rea.
* *
I grandi ritratti di Marco Rea (1975), già componente del gruppo DermaII,alterna lavorazioni digitali a quadri su tela. Questi sono caratterizzati da un ductus veloce associato ad un uso materico del colore ad olio o ad acrilico. Le movenze figurate dell’animo umano risultano così trattenute da tratti impastati di tono marcatamente saturnino.
Lo sguardo fotografico di Giovanni Pane Bianco (Roma 1979) dà vita ad una serie di immagini che si stagliano nello spazio senza tempo del presente colto mentre si dona alla vista.
Giuseppe Di Vita (Napoli 1979) e Tiziana Ambrosiani (Roma 1977) in questa occasione lavorano a quattro mani. Il primo fotografa paesaggi industriali in bianco e nero e ne ingrandisce i particolari, la seconda rielabora il particolare in digitale rintracciandone un verso cinestetico. Una cupola di vetro diviene così ragnatela e tracciato dimensionale. Perché dietro una ragnatela c’è un ragno che tesse; dentro un palazzo di cristallo c’è un essere umano che transita nel tempo. Anzi due.
Attraverso gli scatti di vita quotidiana di Giuseppe Moccia (Napoli 1979)sono raccontati i diversi aspetti della realtà cinese contemporanea, il suo approssimarsi allo spazio della vecchia e nuova Europa, e il suo costituirsi come simbolo di un inafferabile spaesamento culturale.
A cura di Livia Crisafi e Valeria Sebastiani (Demans).
Presentati i lavori di giovani artisti: tecniche miste di Giovanni Pane Bianco, Marco Rea, Giuseppe Moccia, Tiziana Ambrosino e Giuseppe Di Vita.
sonorità elettroniche di Sasy D’Amato e Ilari dj.
Il Segno dei quattro (di Ilari Valbonesi)
Nel 1890 l’editore americano Lippincott, tornato a Londra per cercare nuovi talenti, invitò a cena due giovani scrittori : Oscar Wilde e Arthur Conan Doyle. L'esito di quella cena fu per Wild "Il ritratto di Dorian Gray" e per Conan Doyle "Il segno dei quattro", che travolse, con gusto e immaginazione, i lettori del tempo, consacrando la figura di Sherlock Holmes e il suo fido compagno Watson all’immortalità.
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Aprile 2006. Lo spirito di Holmes si sdoppia tingendosi di rosa : Livia Crisafi e Valeria Sebastiani, alias Demans sono due giovani investigatrici dell’arte. Dotate di intuizione e spirito di osservazione si mettono sulle tracce di nuovi talenti underground. Il risultato è Embrio, primo convivio d’arte e musica elettronica nel segno di cinque giovani promesse in fiore: Giovanni Pane Bianco, Giuseppe Di Vita, Tiziana Ambrosino, Giuseppe Moccia e Marco Rea.
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I grandi ritratti di Marco Rea (1975), già componente del gruppo DermaII,alterna lavorazioni digitali a quadri su tela. Questi sono caratterizzati da un ductus veloce associato ad un uso materico del colore ad olio o ad acrilico. Le movenze figurate dell’animo umano risultano così trattenute da tratti impastati di tono marcatamente saturnino.
Lo sguardo fotografico di Giovanni Pane Bianco (Roma 1979) dà vita ad una serie di immagini che si stagliano nello spazio senza tempo del presente colto mentre si dona alla vista.
Giuseppe Di Vita (Napoli 1979) e Tiziana Ambrosiani (Roma 1977) in questa occasione lavorano a quattro mani. Il primo fotografa paesaggi industriali in bianco e nero e ne ingrandisce i particolari, la seconda rielabora il particolare in digitale rintracciandone un verso cinestetico. Una cupola di vetro diviene così ragnatela e tracciato dimensionale. Perché dietro una ragnatela c’è un ragno che tesse; dentro un palazzo di cristallo c’è un essere umano che transita nel tempo. Anzi due.
Attraverso gli scatti di vita quotidiana di Giuseppe Moccia (Napoli 1979)sono raccontati i diversi aspetti della realtà cinese contemporanea, il suo approssimarsi allo spazio della vecchia e nuova Europa, e il suo costituirsi come simbolo di un inafferabile spaesamento culturale.
05
aprile 2006
Embrio #1
05 aprile 2006
fotografia
arte contemporanea
serata - evento
giovane arte
arte contemporanea
serata - evento
giovane arte
Location
KETUMBAR
Roma, Via Galvani, 24, (Roma)
Roma, Via Galvani, 24, (Roma)
Vernissage
5 Aprile 2006, ore 22-02
Ufficio stampa
CALAMARO AGENCY
Autore
Curatore