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Mario Del Curto – Banditi. Sulle vie dell’Art Brut
prima personale italiana del fotografo svizzero
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra
Banditi. Sulle vie dell’Art Brut, prima personale italiana del fotografo
svizzero
Mario Del Curto (Losanna, 1955), è una carrellata di scatti fotografici
rigorosamente in bianco e nero che testimonia la creatività clandestina di artisti che
operano in atelier psichiatrici, in laboratori a cielo aperto in lontane e sperdute province
(dalla Francia, alla Polonia, agli Stati Uniti).
Da giovedì
27 Aprile Banditi. Sulle vie dell’Art Brut porta in anteprima assoluta a
Palazzo Martinengo
di Brescia la mostra itinerante Les clandestins. Sous le vent de
l'art brut
del Musée de l’Elysée di Losanna - costituita da 126 ritratti di autori noti nel
panorama internazionale dell’Art Brut-, una quindicina di
ritratti appositamente
commissionati
nel 2005 a Mario Del Curto dall’IRCCS – Istituto di Ricovero e Cura a
Carattere Scientifico di Brescia nei tre Atelier del Fatebenefratelli presenti in Lombardia
(Bottega dell’Arte, Brescia, Atelier di Pittura Adriano e Michele, San Colombano al
Lambro (Mi), Atelier la Bicicletta Blu, Cernusco sul Naviglio -, una inedita
sezione
dedicata ai luoghi
d’arte irregolare italiani.
In ambienti inattesi ci si imbatte nel francese
Andre Robillard dall’aria severa con i suoi
disarmanti fucili-giocattolo, nello svizzero
Eugenio Santoro, le cui sculture di legno si
trasformano in animali cavalcabili, nello statunitense
Vollis Simpson, famoso per i suoi
enormi mulini a vento disseminati nel paesaggio. Non mancano toccanti scoperte di
Mario Del Curto, tra tutti il polacco
Stanislaw Zagajewski, autore di infinte sculture
dall’aspetto antropomorfo, le cui fattezze seppur deformate hanno un carattere
autobiografico.
Numerosi scatti sono dedicati agli Atelier, in particolare ai primi ad imporsi nel circuito
dell’Art Brut, quali
Gugging, storica Casa degli Artisti sorta nel 1981 nei pressi
dell’ospedale psichiatrico di Vienna che ha ospitato a lungo artisti noti quali August
Walla, Johann Hauser, Johann Fischer; l’Atelier
La Tinaia di Firenze, fondata da
Massimo Mensi nel 1975 sull’onda italiana dell’antipsichiatria, i cui autori (Franca
Settembrini, Marco Raugei) sono presenti in importanti collezioni di art brut straniere.
Il titolo, e il senso di questo progetto,
Banditi. Sulla via dell’Art Brut gioca
sull’ambiguità semantica dell’essere messi al bando e dell’essere banditi, cioè dei
fuori
legge
. I protagonisti della mostra fotografati da Mario Del Curto creano la loro opera
fuori delle leggi del “sistema” dell’arte, operano in luoghi isolati, si rifugiano in comunità
protette. Come accade con i fuori-legge ed i perseguitati, a volte se ne perdono le tracce.
Attraverso il passaparola, la “segnalazione” di amici e conoscenti, Mario Del Curto da più
di vent’anni ricostruisce i percorsi di questi artisti e traccia nuove mappe e geografie
umane.
La spinta utopica che accomuna la generazione di autori nati negli anni 50, guida Del
Curto a inseguire e immortalare visi, luoghi e opere destinate a disperdersi, castelli di
carta portatori di sogni di breve durata. Il fotografo preferisce non parlare di reportage ma
piuttosto di
un omaggio alla creatività anonima lontana dalla luce dei riflettori e dal
mainstream
.
Il progetto fotografico di Mario Del Curto è nato nei primi anni ‘80 a seguito della visita
alla collezione di Losanna, gli scatti in mostra conducono il pubblico in un viaggio per il
mondo alla scoperta degli autori di art brut ancora viventi.
Banditi. Sulle vie dell’Art Brut, prima personale italiana del fotografo
svizzero
Mario Del Curto (Losanna, 1955), è una carrellata di scatti fotografici
rigorosamente in bianco e nero che testimonia la creatività clandestina di artisti che
operano in atelier psichiatrici, in laboratori a cielo aperto in lontane e sperdute province
(dalla Francia, alla Polonia, agli Stati Uniti).
Da giovedì
27 Aprile Banditi. Sulle vie dell’Art Brut porta in anteprima assoluta a
Palazzo Martinengo
di Brescia la mostra itinerante Les clandestins. Sous le vent de
l'art brut
del Musée de l’Elysée di Losanna - costituita da 126 ritratti di autori noti nel
panorama internazionale dell’Art Brut-, una quindicina di
ritratti appositamente
commissionati
nel 2005 a Mario Del Curto dall’IRCCS – Istituto di Ricovero e Cura a
Carattere Scientifico di Brescia nei tre Atelier del Fatebenefratelli presenti in Lombardia
(Bottega dell’Arte, Brescia, Atelier di Pittura Adriano e Michele, San Colombano al
Lambro (Mi), Atelier la Bicicletta Blu, Cernusco sul Naviglio -, una inedita
sezione
dedicata ai luoghi
d’arte irregolare italiani.
In ambienti inattesi ci si imbatte nel francese
Andre Robillard dall’aria severa con i suoi
disarmanti fucili-giocattolo, nello svizzero
Eugenio Santoro, le cui sculture di legno si
trasformano in animali cavalcabili, nello statunitense
Vollis Simpson, famoso per i suoi
enormi mulini a vento disseminati nel paesaggio. Non mancano toccanti scoperte di
Mario Del Curto, tra tutti il polacco
Stanislaw Zagajewski, autore di infinte sculture
dall’aspetto antropomorfo, le cui fattezze seppur deformate hanno un carattere
autobiografico.
Numerosi scatti sono dedicati agli Atelier, in particolare ai primi ad imporsi nel circuito
dell’Art Brut, quali
Gugging, storica Casa degli Artisti sorta nel 1981 nei pressi
dell’ospedale psichiatrico di Vienna che ha ospitato a lungo artisti noti quali August
Walla, Johann Hauser, Johann Fischer; l’Atelier
La Tinaia di Firenze, fondata da
Massimo Mensi nel 1975 sull’onda italiana dell’antipsichiatria, i cui autori (Franca
Settembrini, Marco Raugei) sono presenti in importanti collezioni di art brut straniere.
Il titolo, e il senso di questo progetto,
Banditi. Sulla via dell’Art Brut gioca
sull’ambiguità semantica dell’essere messi al bando e dell’essere banditi, cioè dei
fuori
legge
. I protagonisti della mostra fotografati da Mario Del Curto creano la loro opera
fuori delle leggi del “sistema” dell’arte, operano in luoghi isolati, si rifugiano in comunità
protette. Come accade con i fuori-legge ed i perseguitati, a volte se ne perdono le tracce.
Attraverso il passaparola, la “segnalazione” di amici e conoscenti, Mario Del Curto da più
di vent’anni ricostruisce i percorsi di questi artisti e traccia nuove mappe e geografie
umane.
La spinta utopica che accomuna la generazione di autori nati negli anni 50, guida Del
Curto a inseguire e immortalare visi, luoghi e opere destinate a disperdersi, castelli di
carta portatori di sogni di breve durata. Il fotografo preferisce non parlare di reportage ma
piuttosto di
un omaggio alla creatività anonima lontana dalla luce dei riflettori e dal
mainstream
.
Il progetto fotografico di Mario Del Curto è nato nei primi anni ‘80 a seguito della visita
alla collezione di Losanna, gli scatti in mostra conducono il pubblico in un viaggio per il
mondo alla scoperta degli autori di art brut ancora viventi.
27
aprile 2006
Mario Del Curto – Banditi. Sulle vie dell’Art Brut
Dal 27 aprile al 28 maggio 2006
fotografia
Location
PALAZZO MARTINENGO
Brescia, Via Dei Musei, 30, (Brescia)
Brescia, Via Dei Musei, 30, (Brescia)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 9-17; week end 10-19
Vernissage
27 Aprile 2006, ore 18
Ufficio stampa
NEW RELEASE
Autore
Curatore