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Da Oriente e da Occidente
La pittura oggi, declinata nelle sue espressioni più nuove, capace di sedurre per le materie usate, per gli impasti, per i sapienti equilibri, per le superfici impalpabili, le stesure, le accensioni, con il piacere ritrovato della fisicità dello sguardo
Comunicato stampa
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La pittura oggi, declinata nelle sue espressioni più nuove, capace di sedurre per le materie usate, per gli impasti, per i sapienti equilibri, per le superfici impalpabili, le stesure, le accensioni, con il piacere ritrovato della fisicità dello sguardo.
La pittura ritornata come sfida, per riflettere i mutamenti epocali della percezione, del sentire, dell’esprimere eppure metro espressivo senza tempo. Un dato emerge con evidenza: la pittura ha assunto forti connotazioni soggettive, con un ruolo espressivo dato al colore che nelle sue qualità preziose e seducenti, mantenendo in sé valori materici. Prevale nella percezione la sintesi, più che l’analisi, uno spazio che perde caratteri socio-ambientali di natura fotografica, per orientarsi verso una spazialità senza limiti, senza confini, restituendoci frammenti di un continuum in cui si pone in termini del tutto nuovi sia l’oggettività che la soggettività, con straordinarie risposte.
I quattro artisti presentati in mostra hanno metri espressivi molto diversi eppure tutti hanno piena consapevolezza dei termini più attuali del linguaggio che adottano. Colombo riprende visioni oniriche dei paesaggi che lo circondano e ne fa composizioni senza tempo, con maestria e leggerezza rara, Cumia attraversa temi quotidiani, figure dagli atteggiamenti scomposti e attuali, figure colte di sorpresa e paesaggi di ogni giorno, Puglisi scompone le campiture in piccole pennellate che da sole riescono a fare entrare lo spettatore in particolari atmosfere tra l’astratto della forma e la concretezza delle allusioni visive, infine Zanghi, che rivela le infinite combinazioni dell’attualità in una sorta di distopia metropolitana, in cui le visioni delle città si fanno acide, corrosive, enormi.
Testo in catalogo di Davide Lacagnina.
La pittura ritornata come sfida, per riflettere i mutamenti epocali della percezione, del sentire, dell’esprimere eppure metro espressivo senza tempo. Un dato emerge con evidenza: la pittura ha assunto forti connotazioni soggettive, con un ruolo espressivo dato al colore che nelle sue qualità preziose e seducenti, mantenendo in sé valori materici. Prevale nella percezione la sintesi, più che l’analisi, uno spazio che perde caratteri socio-ambientali di natura fotografica, per orientarsi verso una spazialità senza limiti, senza confini, restituendoci frammenti di un continuum in cui si pone in termini del tutto nuovi sia l’oggettività che la soggettività, con straordinarie risposte.
I quattro artisti presentati in mostra hanno metri espressivi molto diversi eppure tutti hanno piena consapevolezza dei termini più attuali del linguaggio che adottano. Colombo riprende visioni oniriche dei paesaggi che lo circondano e ne fa composizioni senza tempo, con maestria e leggerezza rara, Cumia attraversa temi quotidiani, figure dagli atteggiamenti scomposti e attuali, figure colte di sorpresa e paesaggi di ogni giorno, Puglisi scompone le campiture in piccole pennellate che da sole riescono a fare entrare lo spettatore in particolari atmosfere tra l’astratto della forma e la concretezza delle allusioni visive, infine Zanghi, che rivela le infinite combinazioni dell’attualità in una sorta di distopia metropolitana, in cui le visioni delle città si fanno acide, corrosive, enormi.
Testo in catalogo di Davide Lacagnina.
08
aprile 2006
Da Oriente e da Occidente
Dall'otto aprile al 13 maggio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA 61
Palermo, Via XX Settembre, 61, (Palermo)
Palermo, Via XX Settembre, 61, (Palermo)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì ore 17.00 - 20.00
il sabato ore 10.00 - 13.00 e 17.00 - 20.00
Vernissage
8 Aprile 2006, ore 18
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