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Renato Begnoni – Con i miei occhi
La mostra, a cura di Riccardo Fai, presenta una decina d’immagini inedite tratte dagli ultimi tre anni di ricerca del fotografo e artista Renato Begnoni. Tutte le opere esposte sono pezzi unici (stampe fotografiche di grande formato con interventi manuali a tecnica mista)
Comunicato stampa
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DINANZI AL MISTERO - testo critico di Ferruccio Giromini
Dinanzi al mistero, mancano le parole. A volte, anzi, manca addirittura il fiato. La sopraggiunta apnea, se prolungata, annebbia fin la vista. E, nel momentaneo capogiro, puo' capitare di intravvedere per un attimo qualcos’altro, come in un lampo, tracce d’altra realta', forse uno squarcio di sovrarealta'. E' questa un’impressione suscitata dalle immagini di Renato Begnoni.
Diciamo “immagini”, tenendoci sul vago, e non in modo specifico “fotografie”, perché tali semplicemente esse non sono, anche se possono sembrarlo a una prima occhiata. In fin dei conti né tecnicamente, né formalmente, né concettualmente. Benché realizzate con i più tradizionali procedimenti analogici, e mai digitali, sono piuttosto immagini che usano la fotografia, che partono dalla fotografia, per proseguire su strade loro, del tutto speciali. Partono dalla realtà per trascenderla in modo sovrano. Sono altresì opere che partono dal figurativo per raggiungere effetti di astrazione, anche visiva oltre che concettuale. Partono dall’esteriore per significare un interiore. ( ... )
Dinanzi al mistero, mancano le parole. A volte, anzi, manca addirittura il fiato. La sopraggiunta apnea, se prolungata, annebbia fin la vista. E, nel momentaneo capogiro, puo' capitare di intravvedere per un attimo qualcos’altro, come in un lampo, tracce d’altra realta', forse uno squarcio di sovrarealta'. E' questa un’impressione suscitata dalle immagini di Renato Begnoni.
Diciamo “immagini”, tenendoci sul vago, e non in modo specifico “fotografie”, perché tali semplicemente esse non sono, anche se possono sembrarlo a una prima occhiata. In fin dei conti né tecnicamente, né formalmente, né concettualmente. Benché realizzate con i più tradizionali procedimenti analogici, e mai digitali, sono piuttosto immagini che usano la fotografia, che partono dalla fotografia, per proseguire su strade loro, del tutto speciali. Partono dalla realtà per trascenderla in modo sovrano. Sono altresì opere che partono dal figurativo per raggiungere effetti di astrazione, anche visiva oltre che concettuale. Partono dall’esteriore per significare un interiore. ( ... )
20
maggio 2006
Renato Begnoni – Con i miei occhi
Dal 20 maggio al 30 luglio 2006
arte contemporanea
Location
HEART GALLERY
Verona, Via San Giovanni In Valle, 19, (Verona)
Verona, Via San Giovanni In Valle, 19, (Verona)
Orario di apertura
Venerdì, Sabato e Domenica 16-20, gli altri giorni su appuntamento
Vernissage
20 Maggio 2006, ore 18,30
Ufficio stampa
RG
Autore
Curatore