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Visualizer. L’Arte del Layout
Layout: il primo volto delle campagne pubblicitarie che verranno poi realizzate con fotografie, cinema o illustrazione
Comunicato stampa
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Rassegna Stampa
Layout: il primo volto delle campagne pubblicitarie che verranno poi
realizzate con fotografie, cinema o illustrazione. In altre parole
il bozzetto. Una mostra da farsi obbligatoriamente a Milano, sede
della pubblicità e della moda italiana.
Con la mostra VISUALIZER 2, l'Associazione Culturale YAONDE espone
numerosi esempi di progettazione realizzati con le tecniche digitali
che hanno rivoluzionato negli ultimi anni l'efficacia delle promesse
creative e allargato i confini espressivi in armonia con le avanzate
conquiste tecnologiche del cinema, del fotoritocco e della stampa.
Le idee nascono, oggi come ieri, dalla fantasia e dall'intelligenza
dei creativi ma intanto è cresciuta la fiducia nella fattibilità,
fiducia che si può scorgere già attraverso la qualità del bozzetto.
Gli artisti, perché sempre di artisti si tratta quando si parla di
sensibilità espressive, provengono da scuole d'arte, dal fumetto, dal
web-design oltre che dai settori creativi della stessa pubblicità.
VISUALIZER 2 non si propone di entrare nel merito del dibattito sulla
creatività pubblicitaria - per questo esistono altri ambiti già noti e
consolidati - ma di dare risalto ad un settore particolare
dell'illustrazione fino a ieri pressoché sconosciuto al pubblico e di
offrire, soprattutto ai giovani, la possibilità di conoscere una
interessante opportunità professionale.
I collezionisti di curiosità e di inediti potranno acquistare le opere
e parlare direttamente con gli artisti alla serata di inaugurazione.
Testo critico.
Dato il brief , stabilite le strategie di comunicazione e scelte le
idee creative, si passa al layout. Di solito a ridosso della data di
presentazione all'azienda. I layouts impaginati si mettono poi in
belle cartelle insieme a una sequenza interminabile di fogli colmi di
dati, alcuni reali e molti immaginati su misura per lo scopo. Un gran
lavoro di tira e molla che può durare anche mesi.
Detto così si potrebbe pensare che il ruolo del Visualizer sia un po'
quello dell'ultima ruota del carro.
Niente affatto. Dopo i convenevoli, e dopo che i bravi account hanno
finito di raccontare quello che i presenti sanno già bene a memoria -
a meno di strategie rivoluzionarie, oggi più che mai improbabili -,
si mette mano alla grande cartella dei layouts.
Riusciranno i nostri eroi a far brillare di Euro le pupille del patron?
A parte casi disperati, alla vista del layout la scelta dovrebbe
essere fatta all'istante, se non è così qualcuno mente. La campagna si
dovrebbe capire subito, alla stessa velocità di un automobilista
distratto. Imprenditori capaci di sognare, e ne esistono ancora, lo
sanno. L'Everest si raggiunge tenendo i piedi per terra ma guardando
in alto. Un buon layout, un buon bozzetto, deve saper mostrare la
strada: quali emozioni, quale stile sociale, quali persone, quali
oggetti e quali ambienti. Un mix visibile e immediato.
Per questo ci vogliono mani capaci. Un buon visualizer serve a non
sprecare troppe parole, e scusate se è poco.
Mastro-Visualizer, come un antico artista giapponese capace di
disegnare TUTTO a memoria, si è fatto le ossa, anziché una bella
casetta sul mare, disegnando centinaia di panettoni, piatti posate
cucine salotti paesaggi, acqua fuoco birra e perfino vento, uomini
donne bambini nudi e vestiti, cani gatti cavalli uccelli, automobili
tram biciclette, giorno notte alba tramonto, tutto in tutti i modi
possibili. Questo è un artista visualizer.
Diversamente dalla fotografia, dall'illustrazione o dal cinema, la
bellezza del progetto sta nella sua promessa.
Di fatto i pubblicitari si fermano qui, le cose fatte sono per il
pubblico e per questo servono altre energie, altri artisti prestati
all'industria, che forse per questo si sentono indegni di questo nome,
ma artisti di fatto, artisti che si sono dimenticati di se' quasi che
guadagnare soldi lavorando con sensibilità sia un reato. I dipinti
della Cappella Sistina non si sarebbero mai potuti fare senza l'aiuto
di uno stuolo di artisti destinati a non passare alla storia. Ecco
perché serve fare e serve vedere una mostra di visualizer. E poi
diciamolo, è divertente, se non fosse spesso così ambigua e invasiva,
tutta la pubblicità lo sarebbe.
Fumetti della storia, canzonette, cose profumate, anche questi sono
volti del progresso.
Lucio Tosi
Visualizer e curatore della mostra.
Layout: il primo volto delle campagne pubblicitarie che verranno poi
realizzate con fotografie, cinema o illustrazione. In altre parole
il bozzetto. Una mostra da farsi obbligatoriamente a Milano, sede
della pubblicità e della moda italiana.
Con la mostra VISUALIZER 2, l'Associazione Culturale YAONDE espone
numerosi esempi di progettazione realizzati con le tecniche digitali
che hanno rivoluzionato negli ultimi anni l'efficacia delle promesse
creative e allargato i confini espressivi in armonia con le avanzate
conquiste tecnologiche del cinema, del fotoritocco e della stampa.
Le idee nascono, oggi come ieri, dalla fantasia e dall'intelligenza
dei creativi ma intanto è cresciuta la fiducia nella fattibilità,
fiducia che si può scorgere già attraverso la qualità del bozzetto.
Gli artisti, perché sempre di artisti si tratta quando si parla di
sensibilità espressive, provengono da scuole d'arte, dal fumetto, dal
web-design oltre che dai settori creativi della stessa pubblicità.
VISUALIZER 2 non si propone di entrare nel merito del dibattito sulla
creatività pubblicitaria - per questo esistono altri ambiti già noti e
consolidati - ma di dare risalto ad un settore particolare
dell'illustrazione fino a ieri pressoché sconosciuto al pubblico e di
offrire, soprattutto ai giovani, la possibilità di conoscere una
interessante opportunità professionale.
I collezionisti di curiosità e di inediti potranno acquistare le opere
e parlare direttamente con gli artisti alla serata di inaugurazione.
Testo critico.
Dato il brief , stabilite le strategie di comunicazione e scelte le
idee creative, si passa al layout. Di solito a ridosso della data di
presentazione all'azienda. I layouts impaginati si mettono poi in
belle cartelle insieme a una sequenza interminabile di fogli colmi di
dati, alcuni reali e molti immaginati su misura per lo scopo. Un gran
lavoro di tira e molla che può durare anche mesi.
Detto così si potrebbe pensare che il ruolo del Visualizer sia un po'
quello dell'ultima ruota del carro.
Niente affatto. Dopo i convenevoli, e dopo che i bravi account hanno
finito di raccontare quello che i presenti sanno già bene a memoria -
a meno di strategie rivoluzionarie, oggi più che mai improbabili -,
si mette mano alla grande cartella dei layouts.
Riusciranno i nostri eroi a far brillare di Euro le pupille del patron?
A parte casi disperati, alla vista del layout la scelta dovrebbe
essere fatta all'istante, se non è così qualcuno mente. La campagna si
dovrebbe capire subito, alla stessa velocità di un automobilista
distratto. Imprenditori capaci di sognare, e ne esistono ancora, lo
sanno. L'Everest si raggiunge tenendo i piedi per terra ma guardando
in alto. Un buon layout, un buon bozzetto, deve saper mostrare la
strada: quali emozioni, quale stile sociale, quali persone, quali
oggetti e quali ambienti. Un mix visibile e immediato.
Per questo ci vogliono mani capaci. Un buon visualizer serve a non
sprecare troppe parole, e scusate se è poco.
Mastro-Visualizer, come un antico artista giapponese capace di
disegnare TUTTO a memoria, si è fatto le ossa, anziché una bella
casetta sul mare, disegnando centinaia di panettoni, piatti posate
cucine salotti paesaggi, acqua fuoco birra e perfino vento, uomini
donne bambini nudi e vestiti, cani gatti cavalli uccelli, automobili
tram biciclette, giorno notte alba tramonto, tutto in tutti i modi
possibili. Questo è un artista visualizer.
Diversamente dalla fotografia, dall'illustrazione o dal cinema, la
bellezza del progetto sta nella sua promessa.
Di fatto i pubblicitari si fermano qui, le cose fatte sono per il
pubblico e per questo servono altre energie, altri artisti prestati
all'industria, che forse per questo si sentono indegni di questo nome,
ma artisti di fatto, artisti che si sono dimenticati di se' quasi che
guadagnare soldi lavorando con sensibilità sia un reato. I dipinti
della Cappella Sistina non si sarebbero mai potuti fare senza l'aiuto
di uno stuolo di artisti destinati a non passare alla storia. Ecco
perché serve fare e serve vedere una mostra di visualizer. E poi
diciamolo, è divertente, se non fosse spesso così ambigua e invasiva,
tutta la pubblicità lo sarebbe.
Fumetti della storia, canzonette, cose profumate, anche questi sono
volti del progresso.
Lucio Tosi
Visualizer e curatore della mostra.
06
aprile 2006
Visualizer. L’Arte del Layout
Dal 06 al 15 aprile 2006
disegno e grafica
Location
YAONDE SPAZIO D’ARTE
Milano, Via Gaudenzio Ferrari, 12, (Milano)
Milano, Via Gaudenzio Ferrari, 12, (Milano)
Orario di apertura
18-21.30 o su appuntamento
Vernissage
6 Aprile 2006, ore 18
Curatore