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Gloria Piardi – Il reale immaginato
una quarantina di scatti della fotografa
Comunicato stampa
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Gloria Piardi, nata a Padova, dopo essersi laureata in Lettere Antiche nel 1975, con una tesi sul teatro greco antico, ha insegnato per molti anni latino e greco al liceo classico, coltivando contemporaneamente la passione per l’archeologia e la fotografia. Dal 2002, lasciata la scuola, riprende a interessarsi di archeologia e inizia a dare concretezza al suo lavoro in ambito fotografico. I viaggi compiuti in Italia, Tunisia, Uganda, Libano, Ungheria, Stati Uniti le hanno permesso di realizzare ampie documentazioni, nelle quali spicca in modo evidente la sua predisposizione a cogliere i dettagli sia della vita, sia dell’architettura urbana; i particolari, apparentemente insignificanti, che cadono sotto gli occhi nella vita di ogni giorno e che assumono, nelle sue “rivisitazioni”, forti capacità evocative ed emozionali.
Giangiorgio Pasqualotto illustra così il lavoro della Piardi: “Sembra aver colto le potenzialità dell’arte fotografica nelle principali fasi della storia di quest’arte: così le immagini non trattate, ‘realistiche’ - un particolare di arredamento, una parte superstite di una baracca rubata alla spiaggia dal mare, un soffitto azzurro trafitto da una lampada bianca, il fianco di un grattacielo traforato dalle geometrie di finestre e spigoli - possono venire colte e disposte in un’ideale sequenza di progressiva astrazione dove, però, non viene mai a mancare il riferimento alla realtà fisica, alla vitalità dei colori naturali e alla forza delle forme materiali. A immagini sempre più rarefatte si affiancano immagini che, grazie ai processi di saturazione utilizzati, mostrano la trama interna delle cose (delle foglie, per esempio) fino al punto da dissolverne la forma e da renderle, quindi, irriconoscibili. In altre invece l’ombra delle cose acquista una densità tale da renderle consistenti quanto le cose stesse, se non di più. In tal modo questa serie di ‘scatti’ di Gloria Piardi ci dicono anche, senza ricorrere a parole (nemmeno a quelle di titoli e didascalie), che le immagini della fotografia non possono mai ridursi a semplici illustrazioni del mondo reale, ma, nel contempo, non autorizzano alcun semplice dissolvimento del mondo nell’evanescenza della pura immaginazione”.
Giangiorgio Pasqualotto illustra così il lavoro della Piardi: “Sembra aver colto le potenzialità dell’arte fotografica nelle principali fasi della storia di quest’arte: così le immagini non trattate, ‘realistiche’ - un particolare di arredamento, una parte superstite di una baracca rubata alla spiaggia dal mare, un soffitto azzurro trafitto da una lampada bianca, il fianco di un grattacielo traforato dalle geometrie di finestre e spigoli - possono venire colte e disposte in un’ideale sequenza di progressiva astrazione dove, però, non viene mai a mancare il riferimento alla realtà fisica, alla vitalità dei colori naturali e alla forza delle forme materiali. A immagini sempre più rarefatte si affiancano immagini che, grazie ai processi di saturazione utilizzati, mostrano la trama interna delle cose (delle foglie, per esempio) fino al punto da dissolverne la forma e da renderle, quindi, irriconoscibili. In altre invece l’ombra delle cose acquista una densità tale da renderle consistenti quanto le cose stesse, se non di più. In tal modo questa serie di ‘scatti’ di Gloria Piardi ci dicono anche, senza ricorrere a parole (nemmeno a quelle di titoli e didascalie), che le immagini della fotografia non possono mai ridursi a semplici illustrazioni del mondo reale, ma, nel contempo, non autorizzano alcun semplice dissolvimento del mondo nell’evanescenza della pura immaginazione”.
31
marzo 2006
Gloria Piardi – Il reale immaginato
Dal 31 marzo al 15 aprile 2006
fotografia
Location
ART AND GLASS GALLERY
Padova, Via Palestro, 25, (Padova)
Padova, Via Palestro, 25, (Padova)
Orario di apertura
16–19,30 dal martedì al sabato o su appuntamento
Vernissage
31 Marzo 2006, ore 18,30–21
Autore
Curatore