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Leonie Purchas – In the Family
la giovane fotografa inglese di Fabrica Leonie Purchas, dopo il suo recente lavoro su una famiglia poligama della periferia di Parigi, si spinge all’interno della realtà romana attraverso delle foto scattate durante la sua convivenza con una famiglia del quartiere di Donna Olimpia
Comunicato stampa
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All’interno del Tempio di Adriano a Piazza di Pietra, trasformato per la prima volta nel cuore pulsante del Festival, in tre giorni di mostre, proiezioni, presentazioni di portfolio, eventi e incontri che inaugurano quest’edizione di FotoGrafia, tre giovani donne, Mette Maersk, Léonie Purchas e Francesca Lazzarini espongono, con un progetto prodotto appositamente dal Festival, i loro lavori sulla città di Roma.
Tre diverse declinazioni dello sguardo femminile, che si concentrano su diversi punti di vista: Mette Maersk,vincitrice lo scorso anno della borsa di studio per la residenza d’artista all’Accademia di Danimarca, presenta con Piccolo Totale una Roma quotidiana, fatta di luoghi affettivi, di percorsi divenuti gradualmente familiari;Léonie Purchas, dopo il suo recente lavoro su una famiglia poligama della periferia di Parigi, si spinge ancora più all’interno della realtà romana, attraverso delle foto che sono il risultato della sua convivenza con una famiglia del quartiere di Donna Olimpia; mentre Francesca Lazzarini, nata e cresciuta a Roma, indaga il fenomeno del turismo visto con gli occhi di affonda le proprie radici in questa città.
Francesca Lazzarini Roma-Little trip to Heaven
I turisti che si incontrano a Roma appartengono ad un mondo globalizzato, omologato, chiassoso: un mondo in cui al viaggio "omerico", inteso come ricerca spirituale, tensione verso la crescita dell'individuo ed il superamento della conoscenza umana, vengono sostituiti itinerari prestabiliti, abilmente confezionati per gli inconsapevoli attori dei meccanismi industriali del turismo. Vestiti di abiti firmati, equipaggiati delle più sofisticate attrezzature tecnologiche, rumorosi e colorati, questi moderni consumatori esploratori attraversano con tacchi a spillo e scarpe da ginnastica di ultima generazione le rovine austere ed i valori eterni della classicità. Il Colosseo, Fontana di Trevi, San Pietro, il Foro Romano sono alcune tra le tappe obbligatorie dei loro itinerari, in cui obbligatoriamente scattare la foto che testimoni il consumo, che attesti “io ci sono stato”. Ma in questo stesso mondo a volte, sorprendentemente, il viaggiatore resiste al consumatore e, ad un osservatore paziente, si disvelano ad un tratto personalità ben definite, sguardi attenti e curiosi, la volontà di confrontarsi con ciò che è altro. E così talvolta i conflitti tra antico e moderno, eterno e fuggevole, silenzio e frastuono si ricompongono.
Francesca Lazzarini è nata in Lussemburgo nel 1976. Vive e lavora a Roma dove ha conseguito la laurea in Sociologia presso l’Università “La Sapienza”. Ha recentemente partecipato all’esposizione collettiva, curata da Filippo Maggia e Mariella Poli, “Fragments of urban life”, Istituto Italiano di Cultura e City Hall Art Space, San Francisco 2005.
Leonie Purchas Roma-In the family
L'artista ha convinto una famiglia ad ospitarla e a lasciarsi fotografare, perché solo guardando dall'interno i rituali privati e le dinamiche non convenzionali che legano le persone è possibile raccontare il modo in cui si proteggono, sostengono e amano. La famiglia si trasforma costantemente per adattarsi o resistere alle emergenze della società, come l'immigrazione, la povertà, il conformismo e la sessualità. La famiglia è il motore della nostra esistenza, comunque o con chiunque viviamo, anche per chi divide il tetto con tre mogli o chi trascorre la vita a cielo aperto con le greggi. Come affermava Jane Austen “Nessuno, se non è stato all'interno di una famiglia, può dire di conoscere le difficoltà di un individuo di quella famiglia”. Dopo il lavoro su una famiglia poligama della periferia di Parigi, ha realizzato appositamente per il Festival il diario di una famiglia romana, prodotto da Fabrica.
Leonie Purchas (1978) è laureata nel 2000 in storia dell'arte a Londra, dove lavora e ha iniziato a fotografare sin da bambina con una macchina istantanea. Ha ricevuto numerosi premi per i suoi straordinari lavori, incentrati su condizioni esistenziali non convenzionali: “The Labours of Hercules”, la vita di un rivenditore d'auto ottantenne; “The Cariou family” che si è costruita una casa autosufficiente in Provenza ; “Micheal Barry the shepherd”, un pastore eremita; “Christian – the collector” che da 50 anni raccoglie le cose che la gente butta via e ha trasformato la casa e il giardino nel magazzino di raccolta dello sperpero umano.
Mette Maersk Roma- Piccolo totale
Non è mai possibile assistere ad una piena rappresentazione di ciò che vediamo con i nostri occhi, ma è tuttavia possibile ottenerne gradualmente una connotazione sufficientemente esaustiva.
L'ottica chiamata ”Piccolo Totale”, è stata utilizzata per circa quattro mesi per cogliere gli aspetti più pittoreschi della città di Roma. Fotografie a colori, caratterizzate da immagini di piccole dimensioni, ricreano la visione di un mondo in miniatura.
Un insieme di immagini dirette eppure complesse, punti di vista personali di uno scorcio dalla valenza pratica e fenomenologica: guardare oltre le superfici ambigue ed i segmenti nascosti. Rari sfondi popolati da costumi ormai assenti, invocando un contatto fortemente comunicativo.
Mette Maerskè nata a Copenaghen 35 anni fa, ha conseguito una laurea in production design specializzandosi in seguito nella realizzazione di documentari. Ha esposto le sue opere in Danimarca, Finlandia e Italia.
Tre diverse declinazioni dello sguardo femminile, che si concentrano su diversi punti di vista: Mette Maersk,vincitrice lo scorso anno della borsa di studio per la residenza d’artista all’Accademia di Danimarca, presenta con Piccolo Totale una Roma quotidiana, fatta di luoghi affettivi, di percorsi divenuti gradualmente familiari;Léonie Purchas, dopo il suo recente lavoro su una famiglia poligama della periferia di Parigi, si spinge ancora più all’interno della realtà romana, attraverso delle foto che sono il risultato della sua convivenza con una famiglia del quartiere di Donna Olimpia; mentre Francesca Lazzarini, nata e cresciuta a Roma, indaga il fenomeno del turismo visto con gli occhi di affonda le proprie radici in questa città.
Francesca Lazzarini Roma-Little trip to Heaven
I turisti che si incontrano a Roma appartengono ad un mondo globalizzato, omologato, chiassoso: un mondo in cui al viaggio "omerico", inteso come ricerca spirituale, tensione verso la crescita dell'individuo ed il superamento della conoscenza umana, vengono sostituiti itinerari prestabiliti, abilmente confezionati per gli inconsapevoli attori dei meccanismi industriali del turismo. Vestiti di abiti firmati, equipaggiati delle più sofisticate attrezzature tecnologiche, rumorosi e colorati, questi moderni consumatori esploratori attraversano con tacchi a spillo e scarpe da ginnastica di ultima generazione le rovine austere ed i valori eterni della classicità. Il Colosseo, Fontana di Trevi, San Pietro, il Foro Romano sono alcune tra le tappe obbligatorie dei loro itinerari, in cui obbligatoriamente scattare la foto che testimoni il consumo, che attesti “io ci sono stato”. Ma in questo stesso mondo a volte, sorprendentemente, il viaggiatore resiste al consumatore e, ad un osservatore paziente, si disvelano ad un tratto personalità ben definite, sguardi attenti e curiosi, la volontà di confrontarsi con ciò che è altro. E così talvolta i conflitti tra antico e moderno, eterno e fuggevole, silenzio e frastuono si ricompongono.
Francesca Lazzarini è nata in Lussemburgo nel 1976. Vive e lavora a Roma dove ha conseguito la laurea in Sociologia presso l’Università “La Sapienza”. Ha recentemente partecipato all’esposizione collettiva, curata da Filippo Maggia e Mariella Poli, “Fragments of urban life”, Istituto Italiano di Cultura e City Hall Art Space, San Francisco 2005.
Leonie Purchas Roma-In the family
L'artista ha convinto una famiglia ad ospitarla e a lasciarsi fotografare, perché solo guardando dall'interno i rituali privati e le dinamiche non convenzionali che legano le persone è possibile raccontare il modo in cui si proteggono, sostengono e amano. La famiglia si trasforma costantemente per adattarsi o resistere alle emergenze della società, come l'immigrazione, la povertà, il conformismo e la sessualità. La famiglia è il motore della nostra esistenza, comunque o con chiunque viviamo, anche per chi divide il tetto con tre mogli o chi trascorre la vita a cielo aperto con le greggi. Come affermava Jane Austen “Nessuno, se non è stato all'interno di una famiglia, può dire di conoscere le difficoltà di un individuo di quella famiglia”. Dopo il lavoro su una famiglia poligama della periferia di Parigi, ha realizzato appositamente per il Festival il diario di una famiglia romana, prodotto da Fabrica.
Leonie Purchas (1978) è laureata nel 2000 in storia dell'arte a Londra, dove lavora e ha iniziato a fotografare sin da bambina con una macchina istantanea. Ha ricevuto numerosi premi per i suoi straordinari lavori, incentrati su condizioni esistenziali non convenzionali: “The Labours of Hercules”, la vita di un rivenditore d'auto ottantenne; “The Cariou family” che si è costruita una casa autosufficiente in Provenza ; “Micheal Barry the shepherd”, un pastore eremita; “Christian – the collector” che da 50 anni raccoglie le cose che la gente butta via e ha trasformato la casa e il giardino nel magazzino di raccolta dello sperpero umano.
Mette Maersk Roma- Piccolo totale
Non è mai possibile assistere ad una piena rappresentazione di ciò che vediamo con i nostri occhi, ma è tuttavia possibile ottenerne gradualmente una connotazione sufficientemente esaustiva.
L'ottica chiamata ”Piccolo Totale”, è stata utilizzata per circa quattro mesi per cogliere gli aspetti più pittoreschi della città di Roma. Fotografie a colori, caratterizzate da immagini di piccole dimensioni, ricreano la visione di un mondo in miniatura.
Un insieme di immagini dirette eppure complesse, punti di vista personali di uno scorcio dalla valenza pratica e fenomenologica: guardare oltre le superfici ambigue ed i segmenti nascosti. Rari sfondi popolati da costumi ormai assenti, invocando un contatto fortemente comunicativo.
Mette Maerskè nata a Copenaghen 35 anni fa, ha conseguito una laurea in production design specializzandosi in seguito nella realizzazione di documentari. Ha esposto le sue opere in Danimarca, Finlandia e Italia.
04
aprile 2006
Leonie Purchas – In the Family
Dal 04 al 06 aprile 2006
fotografia
Location
TEMPIO DI ADRIANO
Roma, Piazza Di Pietra, (Roma)
Roma, Piazza Di Pietra, (Roma)
Orario di apertura
dalle 18 alle 24
Vernissage
4 Aprile 2006, ore 21.30
Autore