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Carla Cinelli – ninã
Mentre la mostra “Essere donna in Burkina Faso” prosegue con successo il suo tour nelle città italiane, altri sguardi sul Burkina Faso, sempre della fotografa Carla Cinelli, vengono presentati a Sarnico, sul Lago d’Iseo
Comunicato stampa
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Una mostra di grande impatto che, attraverso gli sguardi dei suoi protagonisti, racconta la vita dei bambini e delle bambine del Burkina Faso.
NINÃ in lingua mooré, la più diffusa tra le oltre sessanta lingue locali, significa “quegli occhi”, quelli raccolti nelle immagini della mostra, esaltati da un intenso bianco e nero.
L’obiettivo di Carla Cinelli, quarantenne fotografa bresciana, traccia un percorso ideale su sentieri di vita diversi ma legati dal medesimo destino, incrociando sguardi di bambini e bambine che vivono in Burkina Faso.
L’idea della mostra è venuta a Carla Cinelli mentre fotografava la realtà quotidiana del Burkina Faso per conto dell’associazione italiana INTERMED ONLUS. La Cinelli ha visto la mancanza d’acqua, le scarsissime risorse alimentari, la moltitudine di malattie, la scarsità di ospedali, la mancanza di denaro per curarsi, l’impossibilità di studiare e di lavorare: “ho letto negli occhi dei bambini e delle bambine la storia di un popolo che è sopravvissuto e che ancora deve sopravvivere alla peggiore delle miserie”
Realizzate le prime fotografie nell’altopiano centrale del paese, NINÃ si arricchisce incontrando realtà ed etnie diverse, attraverso il Burkina Faso da nord a sud, da est a ovest, per oltre duemila chilometri, per approdare al Festival Internazionale della fotografia di Arles dove si è imposta all’attenzione della critica internazionale.
Il primo evento della mostra NINÃ viene presentato al Cultureel Centrum De Warande di Turnhout in Belgio alla presenza dei massimi esponenti della fotografia e del giornalismo artistico, promosso da FOFETU nell’ambito del 4° Festival International de la Photo Turnhout, che gli aggiudica il premio riservato alla migliore esposizione del festival.
(Cinzia Dal Brolo)
NINÃ in lingua mooré, la più diffusa tra le oltre sessanta lingue locali, significa “quegli occhi”, quelli raccolti nelle immagini della mostra, esaltati da un intenso bianco e nero.
L’obiettivo di Carla Cinelli, quarantenne fotografa bresciana, traccia un percorso ideale su sentieri di vita diversi ma legati dal medesimo destino, incrociando sguardi di bambini e bambine che vivono in Burkina Faso.
L’idea della mostra è venuta a Carla Cinelli mentre fotografava la realtà quotidiana del Burkina Faso per conto dell’associazione italiana INTERMED ONLUS. La Cinelli ha visto la mancanza d’acqua, le scarsissime risorse alimentari, la moltitudine di malattie, la scarsità di ospedali, la mancanza di denaro per curarsi, l’impossibilità di studiare e di lavorare: “ho letto negli occhi dei bambini e delle bambine la storia di un popolo che è sopravvissuto e che ancora deve sopravvivere alla peggiore delle miserie”
Realizzate le prime fotografie nell’altopiano centrale del paese, NINÃ si arricchisce incontrando realtà ed etnie diverse, attraverso il Burkina Faso da nord a sud, da est a ovest, per oltre duemila chilometri, per approdare al Festival Internazionale della fotografia di Arles dove si è imposta all’attenzione della critica internazionale.
Il primo evento della mostra NINÃ viene presentato al Cultureel Centrum De Warande di Turnhout in Belgio alla presenza dei massimi esponenti della fotografia e del giornalismo artistico, promosso da FOFETU nell’ambito del 4° Festival International de la Photo Turnhout, che gli aggiudica il premio riservato alla migliore esposizione del festival.
(Cinzia Dal Brolo)
25
marzo 2006
Carla Cinelli – ninã
Dal 25 marzo al 25 aprile 2006
fotografia
Location
TORRETTA CIVICA
Sarnico, Via Parigi, (Bergamo)
Sarnico, Via Parigi, (Bergamo)
Orario di apertura
sabato 15 - 19; domenica 10 – 12 e 15 – 19
Vernissage
25 Marzo 2006, ore 17
Sito web
www.carlacinelli.com
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