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Aghim Muka – Origini
Pittura
Comunicato stampa
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Ragionano in altro modo quelli dell’altra riva. È naturale che sia così.
Ragionano in altro modo quelli della riva opposta alla nostra
sull’Adriatico perché in mezzo a quel mare che sembra un golfo o forse
il prolungamento fluviale dell’estuario del Po, in mezzo a quel mare
passa una linea virtuale di demarcazione che separa il Mediterraneo fra
oriente e occidente, fra latini e tutta una altra serie di segnali. Sono
segnali di Bisanzio, del Medio Oriente o tolemaici, ma sono segnali più
lontani ancora. Perché chi guarda il mare dalle coste dell’Albania vede
come gli etruschi antichi il sole che cala nell’acqua e lo sente sorgere
molto lontano dietro alle spalle, laddove è sorta quella stirpe alla quale
apparteniamo tutti noi indoeuropei. Ecco perché Aghim Muka dipinge,
o meglio realizza, quadri che appaiono vicinissimi alla sensibilità
d’Europa ma che raffigurano immagini calate nella psiche complessa
dell’India. Ed è grazie a questa sua funzione da traghettatore che le
immagini inventate non appartengono alla linguistica odierna e dolce
che il cinema e la sua cartellonistica celebrano a Nuova Delhi ma
provengono da una sorta di fonte primordiale, quella atavica della nostra
comune origine.
Fuori e Dentro è sicuramente una evocazione della sessualità e del suo
atto sublime, percepiti in una cultura che non ne evita la rappresentazione
negli altorilievi dei templi, anzi ne esalta gioiosamente i ritmi e i
riti, i cicli e i miti. Il patos evoluto delle immagini plastiche ricordate
genera in lui artista una inclinazione automatica alla terza dimensionalità
morbida.
Philippe Daverio
La mostra personale di Aghim Muka “ORIGINI”, organizzata dall’ AEMILIA HOTEL GOLDEN TULIP, si inserisce nelle iniziative culturali che la direzione del Gruppo Di Giansante dell’Hotel predilige e organizza sin dall’apertura dell’Hotel, evidenziando la propria vocazione alla cultura e un forte legame con l’ emilianità.
Accogliente ed elegante a due passi dal centro di Bologna e in posizione strategica rispetto a stazione, aeroporto, fiera e polo universitario/ospedaliero, l’Hotel è una struttura internazionale, calata in una società globale, ma altrettanto orgogliosa di mantenere le peculiarità della terra di origine: l’Emilia Romagna, terra nota per la sua generosità e solarità.
La scelta del nome, accurata fino alla volontà di mantenere il dittongo iniziale alla maniera latina, è un tributo e un riconoscimento alla Via Emilia che, dal 187 a.C. fino ai giorni nostri, è il fulcro e il motore degli scambi e della cultura in un’ottica, da sempre, internazionale.
La grande strada si pone come il luogo in cui si affacciano le diverse peculiarità regionali e che in Bologna vede il cardine degli scambi fra nord e sud, proprio come il cuore di un grande albergo internazionale.
Ecco quindi un tributo anche nella personalizzazione degli spazi interni alla struttura, come, ad esempio, i nomi delle sale convegni che ricordano persone e luoghi chiave dello sviluppo culturale, storico ed economico di origine emiliana: l’inventore Guglielmo Marconi, Canossa e Rubicone (luoghi in cui si è segnata una svolta definitiva per la storia europea) e per finire Archiginnasio, che fu, a Bologna, la sede della più antica università del mondo.
L’Hotel inoltre fornisce l’opportunità ai suoi ospiti, negli ampi spazi comuni, di poter consultare riviste e libri in una piccola biblioteca, con volumi in italiano e in inglese; o ancora la possibilità di osservare opere d’arte di artisti, opere in parte di proprietà dell’albergo, altre che si avvicendano in continue esposizioni personali.
Ragionano in altro modo quelli della riva opposta alla nostra
sull’Adriatico perché in mezzo a quel mare che sembra un golfo o forse
il prolungamento fluviale dell’estuario del Po, in mezzo a quel mare
passa una linea virtuale di demarcazione che separa il Mediterraneo fra
oriente e occidente, fra latini e tutta una altra serie di segnali. Sono
segnali di Bisanzio, del Medio Oriente o tolemaici, ma sono segnali più
lontani ancora. Perché chi guarda il mare dalle coste dell’Albania vede
come gli etruschi antichi il sole che cala nell’acqua e lo sente sorgere
molto lontano dietro alle spalle, laddove è sorta quella stirpe alla quale
apparteniamo tutti noi indoeuropei. Ecco perché Aghim Muka dipinge,
o meglio realizza, quadri che appaiono vicinissimi alla sensibilità
d’Europa ma che raffigurano immagini calate nella psiche complessa
dell’India. Ed è grazie a questa sua funzione da traghettatore che le
immagini inventate non appartengono alla linguistica odierna e dolce
che il cinema e la sua cartellonistica celebrano a Nuova Delhi ma
provengono da una sorta di fonte primordiale, quella atavica della nostra
comune origine.
Fuori e Dentro è sicuramente una evocazione della sessualità e del suo
atto sublime, percepiti in una cultura che non ne evita la rappresentazione
negli altorilievi dei templi, anzi ne esalta gioiosamente i ritmi e i
riti, i cicli e i miti. Il patos evoluto delle immagini plastiche ricordate
genera in lui artista una inclinazione automatica alla terza dimensionalità
morbida.
Philippe Daverio
La mostra personale di Aghim Muka “ORIGINI”, organizzata dall’ AEMILIA HOTEL GOLDEN TULIP, si inserisce nelle iniziative culturali che la direzione del Gruppo Di Giansante dell’Hotel predilige e organizza sin dall’apertura dell’Hotel, evidenziando la propria vocazione alla cultura e un forte legame con l’ emilianità.
Accogliente ed elegante a due passi dal centro di Bologna e in posizione strategica rispetto a stazione, aeroporto, fiera e polo universitario/ospedaliero, l’Hotel è una struttura internazionale, calata in una società globale, ma altrettanto orgogliosa di mantenere le peculiarità della terra di origine: l’Emilia Romagna, terra nota per la sua generosità e solarità.
La scelta del nome, accurata fino alla volontà di mantenere il dittongo iniziale alla maniera latina, è un tributo e un riconoscimento alla Via Emilia che, dal 187 a.C. fino ai giorni nostri, è il fulcro e il motore degli scambi e della cultura in un’ottica, da sempre, internazionale.
La grande strada si pone come il luogo in cui si affacciano le diverse peculiarità regionali e che in Bologna vede il cardine degli scambi fra nord e sud, proprio come il cuore di un grande albergo internazionale.
Ecco quindi un tributo anche nella personalizzazione degli spazi interni alla struttura, come, ad esempio, i nomi delle sale convegni che ricordano persone e luoghi chiave dello sviluppo culturale, storico ed economico di origine emiliana: l’inventore Guglielmo Marconi, Canossa e Rubicone (luoghi in cui si è segnata una svolta definitiva per la storia europea) e per finire Archiginnasio, che fu, a Bologna, la sede della più antica università del mondo.
L’Hotel inoltre fornisce l’opportunità ai suoi ospiti, negli ampi spazi comuni, di poter consultare riviste e libri in una piccola biblioteca, con volumi in italiano e in inglese; o ancora la possibilità di osservare opere d’arte di artisti, opere in parte di proprietà dell’albergo, altre che si avvicendano in continue esposizioni personali.
06
aprile 2006
Aghim Muka – Origini
Dal 06 aprile al 03 maggio 2006
arte contemporanea
Location
GOLDEN TULIP AEMILIA HOTEL
Bologna, Via Giovanna Zaccherini Alvisi, 16, (Bologna)
Bologna, Via Giovanna Zaccherini Alvisi, 16, (Bologna)
Vernissage
6 Aprile 2006, ore 19
Ufficio stampa
CRISALIS ARTNETCOMMUNICATION
Autore