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Naturale. Fotografie dalle collezioni
mostra collettiva dedicata al tema della natura che comprende fotografie e video di più di venti autori italiani e stranieri
Comunicato stampa
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Da domenica 26 marzo a domenica 24 settembre 2006 il Museo di Fotografia Contemporanea propone NATURALE, una mostra collettiva dedicata al tema della natura che comprende fotografie e video di più di venti autori italiani e stranieri.
Gli artisti in mostra: Andrea Abati, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Daniele De Lonti, Paola De Pietri, Vittore Fossati, Moreno Gentili, Gruppo Scema La Luce, Roni Horn, Tancredi Mangano, Martino Marangoni, Roberto Masotti, Pepi Merisio, Enzo Nocera, Occhiomagico, Cristina Omenetto, Bernard Plossu, Francesco Radino, Pio Tarantini, George Tatge, Fulvio Ventura.
Si tratta di autori che fanno parte delle collezioni del Museo e le loro opere sono state selezionate dal Fondo Archivio dello Spazio, dal Fondo Milano senza confini, dal Fondo Enzo Nocera, o sono in via di acquisizione da parte del Museo.
Le immagini in mostra non rappresentano paesaggi naturali, ma portano all’attenzione dei visitatori gli elementi stessi della natura, quasi enumerandoli ad uno ad uno e presentandoli nella loro semplicità, diversità e singolarità.
Una “grammatica della natura”, un ABC composto di cose: il cielo, gli alberi, il mare, l’acqua che sgorga dalla terra, la terra, le radici, la pietra, i fiori, il prato, la nebbia, la neve, il bosco, il deserto, le nuvole, le erbacce, la montagna, il temporale, il fiume, il greto del fiume, il vento che muove i rami di un cespuglio e l’orizzonte marino. La mostra invita il pubblico, dagli adulti ai bambini, a osservare queste “cose” con attenzione e semplicità.
Perché fotografare e guardare gli elementi della natura, oggi?
Non sono più importanti gli uomini e le loro attività, le città, le periferie, i luoghi di lavoro, il dolore, la lotta, la guerra, la morte, la tecnologia, i consumi, i momenti della storia e della cronaca che trasformano il mondo?
Perché guardare un sasso come tanti, un’erbaccia, o la superficie increspata dell’acqua di un fiume e un cielo pieno di uccelli in volo?
Oggi il mondo occidentale pensa alla natura come a un bene perduto, che si trova lontano dalla vita, che non ne fa più parte in modo profondo e necessario: qualcosa con cui solo di tanto in tanto si entra in contatto nel tempo libero per provare un’esperienza diversa e speciale.
Il “sentimento della natura”, quella forte emozione di ammirazione, terrore o serenità che l’uomo d’istinto prova di fronte agli elementi naturali e che ad essi lo legava profondamente non è più dentro di noi, poiché viviamo in un mondo che, con i grandi processi di industrializzazione e urbanizzazione, si è fatto via via sempre più artificiale.
Questa mostra propone quindi una riflessione sugli elementi naturali, apparentemente semplici, ma in realtà complessi e misteriosi. Nelle fotografie non vi sono figure umane né vi è alcuna traccia della loro esistenza. Il mondo è osservato ”come se l’essere umano non esistesse”, offrendo un punto di vista che invita a riscoprire i problemi del mondo, le fatiche degli uomini e i loro errori.
La mostra invita però anche a una riflessione sulla fotografia, che è solo e unicamente frammento. Non ci permette di costruire articolati racconti, come possono fare la letteratura o il cinema, ma conduce il nostro sguardo e il nostro pensiero verso segmenti di realtà visibile, consentendoci alcuni brevi momenti di esperienza e fornendoci l’occasione di costruire un legame fra le cose che vediamo nel mondo esterno e la nostra interiorità.
E’ disponibile una brochure di 16 pagine realizzata dal Museo di Fotografia Contemporanea
Gli artisti in mostra: Andrea Abati, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Daniele De Lonti, Paola De Pietri, Vittore Fossati, Moreno Gentili, Gruppo Scema La Luce, Roni Horn, Tancredi Mangano, Martino Marangoni, Roberto Masotti, Pepi Merisio, Enzo Nocera, Occhiomagico, Cristina Omenetto, Bernard Plossu, Francesco Radino, Pio Tarantini, George Tatge, Fulvio Ventura.
Si tratta di autori che fanno parte delle collezioni del Museo e le loro opere sono state selezionate dal Fondo Archivio dello Spazio, dal Fondo Milano senza confini, dal Fondo Enzo Nocera, o sono in via di acquisizione da parte del Museo.
Le immagini in mostra non rappresentano paesaggi naturali, ma portano all’attenzione dei visitatori gli elementi stessi della natura, quasi enumerandoli ad uno ad uno e presentandoli nella loro semplicità, diversità e singolarità.
Una “grammatica della natura”, un ABC composto di cose: il cielo, gli alberi, il mare, l’acqua che sgorga dalla terra, la terra, le radici, la pietra, i fiori, il prato, la nebbia, la neve, il bosco, il deserto, le nuvole, le erbacce, la montagna, il temporale, il fiume, il greto del fiume, il vento che muove i rami di un cespuglio e l’orizzonte marino. La mostra invita il pubblico, dagli adulti ai bambini, a osservare queste “cose” con attenzione e semplicità.
Perché fotografare e guardare gli elementi della natura, oggi?
Non sono più importanti gli uomini e le loro attività, le città, le periferie, i luoghi di lavoro, il dolore, la lotta, la guerra, la morte, la tecnologia, i consumi, i momenti della storia e della cronaca che trasformano il mondo?
Perché guardare un sasso come tanti, un’erbaccia, o la superficie increspata dell’acqua di un fiume e un cielo pieno di uccelli in volo?
Oggi il mondo occidentale pensa alla natura come a un bene perduto, che si trova lontano dalla vita, che non ne fa più parte in modo profondo e necessario: qualcosa con cui solo di tanto in tanto si entra in contatto nel tempo libero per provare un’esperienza diversa e speciale.
Il “sentimento della natura”, quella forte emozione di ammirazione, terrore o serenità che l’uomo d’istinto prova di fronte agli elementi naturali e che ad essi lo legava profondamente non è più dentro di noi, poiché viviamo in un mondo che, con i grandi processi di industrializzazione e urbanizzazione, si è fatto via via sempre più artificiale.
Questa mostra propone quindi una riflessione sugli elementi naturali, apparentemente semplici, ma in realtà complessi e misteriosi. Nelle fotografie non vi sono figure umane né vi è alcuna traccia della loro esistenza. Il mondo è osservato ”come se l’essere umano non esistesse”, offrendo un punto di vista che invita a riscoprire i problemi del mondo, le fatiche degli uomini e i loro errori.
La mostra invita però anche a una riflessione sulla fotografia, che è solo e unicamente frammento. Non ci permette di costruire articolati racconti, come possono fare la letteratura o il cinema, ma conduce il nostro sguardo e il nostro pensiero verso segmenti di realtà visibile, consentendoci alcuni brevi momenti di esperienza e fornendoci l’occasione di costruire un legame fra le cose che vediamo nel mondo esterno e la nostra interiorità.
E’ disponibile una brochure di 16 pagine realizzata dal Museo di Fotografia Contemporanea
25
marzo 2006
Naturale. Fotografie dalle collezioni
Dal 25 marzo al 24 settembre 2006
fotografia
Location
MUFOCO – MUSEO DI FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA – VILLA GHIRLANDA
Cinisello Balsamo, Via Giovanni Frova, 10, (Milano)
Cinisello Balsamo, Via Giovanni Frova, 10, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a domenica 10-19; giovedì 10-23
da lunedì 7 agosto a domenica 3 settembre
APERTURA STRAORDINARIA > SABATO 23 SETTEMBRE ORE 10-23
Vernissage
25 Marzo 2006, ore 17
Ufficio stampa
BONDARDO
Autore