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Andrea Manai – Graffiti
Continua il “Viaggio all’interno della rappresentazione” 10 mostre a cura di Carmen Lorenzetti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A quattordici anni Andrea inizia a dipingere sui muri della città di
Bologna, fa parte di una crew che fa capo al quartiere Mazzini e
acquisisce un nome di battaglia, the Walker, il camminatore. M’immagino
il giovane che s’immerge nella giungla urbana, a contatto con la luce e
le grandi superfici di spazi dismessi e talvolta nascosti, che
rinascono a nuova vita, segnati dalle impronte, affermazioni di
esistenza, contrassegnate da una firma, la tag dell’artista. Deve
essere forte la sensazione di libertà che dona il vivere per strada,
appartenere ad un luogo e ad un gruppo, dotato di regole e di una
ferrea disciplina. E anche emozionante la sfida di chi lascia il
proprio segno veloce e furtivo, utilizzando abilmente le bombolette
spray. L’artista impiega ancora gli stessi materiali per comporre i
suoi quadri, tavole o lenzuola, perché il termine con cui non può fare
a meno di misurarsi è pur sempre quello vasto degli esterni, su cui si
è formato. Ama la linea aggressiva e selvaggia, che negli ultimi tempi
sta trasformando in colore-luce, dando al corpo e allo sfondo la stessa
consistenza e sostanza, fatta di penetrante vitalità.
Bologna, fa parte di una crew che fa capo al quartiere Mazzini e
acquisisce un nome di battaglia, the Walker, il camminatore. M’immagino
il giovane che s’immerge nella giungla urbana, a contatto con la luce e
le grandi superfici di spazi dismessi e talvolta nascosti, che
rinascono a nuova vita, segnati dalle impronte, affermazioni di
esistenza, contrassegnate da una firma, la tag dell’artista. Deve
essere forte la sensazione di libertà che dona il vivere per strada,
appartenere ad un luogo e ad un gruppo, dotato di regole e di una
ferrea disciplina. E anche emozionante la sfida di chi lascia il
proprio segno veloce e furtivo, utilizzando abilmente le bombolette
spray. L’artista impiega ancora gli stessi materiali per comporre i
suoi quadri, tavole o lenzuola, perché il termine con cui non può fare
a meno di misurarsi è pur sempre quello vasto degli esterni, su cui si
è formato. Ama la linea aggressiva e selvaggia, che negli ultimi tempi
sta trasformando in colore-luce, dando al corpo e allo sfondo la stessa
consistenza e sostanza, fatta di penetrante vitalità.
21
marzo 2006
Andrea Manai – Graffiti
Dal 21 marzo al 03 aprile 2006
arte contemporanea
Location
ZANARINI
Bologna, Piazza Galvani, 1, (Bologna)
Bologna, Piazza Galvani, 1, (Bologna)
Orario di apertura
8-20
Vernissage
21 Marzo 2006, ore 19
Autore
Curatore