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Gülsün Karamustafa – Black and White visions
Tutto il lavoro dell’artista è legato alla conoscenza e alla riplasmazione dell’essere contemporaneo. Al suo divenire soggetto pensante in progress
Comunicato stampa
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Gülsün Karamustafa (Istanbul dove vive e lavora)
La Karamustafa ha vissuto ed interpretato, con il suo lavoro, gli ultimi avvenimenti della Turchia contemporanea, sfondando, con il suo lavoro, quelli che sono sempre stati gli stereotipi della tradizione iconografica e mediale turchi.
Tutto il lavoro dell'artista è legato alla conoscenza e alla riplasmazione dell’essere contemporaneo. Al suo divenire soggetto pensante in progress.
Con straordinaria leggerezza la Karamustafa riesce a sottolinearne memorie e sorpassi mnemonici, cambiamenti e traslazioni, attraverso una effervescente ecletticità delle forme e dei mezzi. La Karamustafa ha una freschezza intuitiva data dalla stessa intensità con cui vive la vita e con cui la traslittera in rappresentazione visuale, attingendo al proprio vissuto sociale ed agli avvicendamenti del mondo. Tocca differenti temi, tangenti tra essi: città, vita quotidiana, religione, immigrazione, politica, economia, gender e stereotipi. L'Io e il Noi. Il suo lavoro non è mai schematico e cristallizzato poiché instaura con esso un fluire indagativo. E ritualmente, ritorna spesso sullo stesso lavoro, modificandolo, riadattandolo e complessizzandolo. La foto diventa installazione, il video fotografia, l'installazione pellicola. E tutto può ancora modificarsi, riaprirsi e reinventarsi senza fine.
Per la personale milanese Gülsün Karamustafa presenterà i seguenti lavori:
Memory of a Square (video double screen, 2005, 16').
Sui due schermi si incatenano due narrazioni parallele. Da una parte gli avvenimenti politici e sociali della Turchia contemporanea (dal regime di Ataturk ai nostri giorni) attraverso le manifestazioni pubbliche fatte in Piazza Taksim, simbolo politico di Istanbul. Le immagini sono tratte dagli archivi storici. Dall’altra parte si enuclea la storia di un interno familiare laico di Istanbul che, vive, di riflesso gli avvenimenti politici.
Starway (video in bianco/nero, 2001, 4')
E' una sorta di cine-verité poiché l'artista riprende nelle prime ore della mattina, dei bambini rumeni che si radunano per le strade del centro di Istanbul nell’atto di suonare la fisarmonica. La karamustafa li ferma in immagine davanti alla antica scala di Kamondo nel quartiere di Galata. L'artista rincorre il problema della immigrazione, fenomeno molto intenso nella città multietnica, attraverso uno squarcio di verità.
The Hotel Room (Installazione fotografica, 2001)
Il fenomeno immigratorio viene rivisto in questa serie fotografica attraverso le immagini che riprendono famiglie di rumeni ospitati nelle stanze di un vecchio albergo del XX secolo di Beyoglu. La Karamustafa si concentra, in particolare, nel momento specifico in cui una mamma e il figlio entrano, per la prima volta, nella stanza. Lascia liberi i due personaggi a prendere conoscenza di quel luogo che li ospiterà così come sembrano essere, carichi di aspettative e speranze per il futuro incerto che verrà.
La Karamustafa ha vissuto ed interpretato, con il suo lavoro, gli ultimi avvenimenti della Turchia contemporanea, sfondando, con il suo lavoro, quelli che sono sempre stati gli stereotipi della tradizione iconografica e mediale turchi.
Tutto il lavoro dell'artista è legato alla conoscenza e alla riplasmazione dell’essere contemporaneo. Al suo divenire soggetto pensante in progress.
Con straordinaria leggerezza la Karamustafa riesce a sottolinearne memorie e sorpassi mnemonici, cambiamenti e traslazioni, attraverso una effervescente ecletticità delle forme e dei mezzi. La Karamustafa ha una freschezza intuitiva data dalla stessa intensità con cui vive la vita e con cui la traslittera in rappresentazione visuale, attingendo al proprio vissuto sociale ed agli avvicendamenti del mondo. Tocca differenti temi, tangenti tra essi: città, vita quotidiana, religione, immigrazione, politica, economia, gender e stereotipi. L'Io e il Noi. Il suo lavoro non è mai schematico e cristallizzato poiché instaura con esso un fluire indagativo. E ritualmente, ritorna spesso sullo stesso lavoro, modificandolo, riadattandolo e complessizzandolo. La foto diventa installazione, il video fotografia, l'installazione pellicola. E tutto può ancora modificarsi, riaprirsi e reinventarsi senza fine.
Per la personale milanese Gülsün Karamustafa presenterà i seguenti lavori:
Memory of a Square (video double screen, 2005, 16').
Sui due schermi si incatenano due narrazioni parallele. Da una parte gli avvenimenti politici e sociali della Turchia contemporanea (dal regime di Ataturk ai nostri giorni) attraverso le manifestazioni pubbliche fatte in Piazza Taksim, simbolo politico di Istanbul. Le immagini sono tratte dagli archivi storici. Dall’altra parte si enuclea la storia di un interno familiare laico di Istanbul che, vive, di riflesso gli avvenimenti politici.
Starway (video in bianco/nero, 2001, 4')
E' una sorta di cine-verité poiché l'artista riprende nelle prime ore della mattina, dei bambini rumeni che si radunano per le strade del centro di Istanbul nell’atto di suonare la fisarmonica. La karamustafa li ferma in immagine davanti alla antica scala di Kamondo nel quartiere di Galata. L'artista rincorre il problema della immigrazione, fenomeno molto intenso nella città multietnica, attraverso uno squarcio di verità.
The Hotel Room (Installazione fotografica, 2001)
Il fenomeno immigratorio viene rivisto in questa serie fotografica attraverso le immagini che riprendono famiglie di rumeni ospitati nelle stanze di un vecchio albergo del XX secolo di Beyoglu. La Karamustafa si concentra, in particolare, nel momento specifico in cui una mamma e il figlio entrano, per la prima volta, nella stanza. Lascia liberi i due personaggi a prendere conoscenza di quel luogo che li ospiterà così come sembrano essere, carichi di aspettative e speranze per il futuro incerto che verrà.
21
marzo 2006
Gülsün Karamustafa – Black and White visions
Dal 21 marzo al 30 aprile 2006
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
PROMETEOGALLERY
Milano, Via Giovanni Ventura, 6, (Milano)
Milano, Via Giovanni Ventura, 6, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 11.30 / 19.30 , sabato e lunedì su appuntamento
Vernissage
21 Marzo 2006, ore 19
Ufficio stampa
NEW RELEASE
Autore
Curatore