2 cavalli neri + 30 trance di compagna + due bodyguard + 1 sipario in velluto + 1 contorsionista + 2 videoproiezioni + 2 fotocopiatrici + 30 riproduzioni di trance = Greta Frau.

Si apre sabato 11 marzo, nei suggestivi spazi della Galleria Capitol di Cagliari, la mostra personale dell’artista Greta Frau, una delle figure più enigmatiche e controverse del panorama artistico contemporaneo. I temi della mostra, lo spazio e il tempo, sono quelli da sempre cari alla Frau, così come il suo amore per l’insegnamento e la didattica.
In alcune precedenti comparizioni aveva abituato a una serie di anomale “lezioni”: di pittura, in C.199/fare una trancia, di balletto in JK200/En face, e recentemente proprio la Capitol l’aveva vista severissima maestra in un esercizio di bella scrittura nell’azione Compito XXI, E di Elefante.

L’Addizione, questo il titolo della mostra, la fa dunque pensare intenta ad impartire una lezione di matematica: ma sui numeri e le loro proprietà di simmetria e raddoppiamento vi è, nell’esposizione cagliaritana, soltanto una rapida riflessione.

L’addizione è certamente quella dei tanti elementi che compongono la spettacolarità della serata di inaugurazione, ma ha soprattutto a che fare con lo sdoppiarsi, ripetersi e sommarsi dei numeri: 30 sono le trance al piano terra della galleria, altrettante quelle brutalmente e ossessivamente riprodotte al primo piano; 2 i cavalli all’ingresso della galleria che introducono il mondo delle ombre all’interno, 2 le guardie che controllano e dirigono i visitatori, guardiani essi stessi del tempo.

L’inaugurazione di sabato 11 marzo sarà, come dice nel suo testo il curatore Valerio Dehò, una guida per l’Al di là: quello reale, dove al passaggio del grande sipario in velluto si verifica uno spiazzante attraversamento verso l’Altropiano o Oltretomba, luogo in cui la vita raddoppiata scorre senza la morte e la sua coscienza.
Un passaggio che è anche trasposizione temporale di una realtà al limite del circense e contemporaneamente sospesa e surreale, ancora una volta stupefacente e sorprendente come solo Greta e le sue adepte sanno rendere.