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Cosa vedi, Alberto?
Con la presentazione degli itinerari creativi di dieci artisti conosciuti nell’ambito delle proposte e sperimentazioni d’avanguardia in ambito nazionale si apre un nuovo spazio espositivo dedicato alle arti contemporanee
Comunicato stampa
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Con la presentazione degli itinerari creativi di dieci artisti conosciuti nell’ambito delle proposte e sperimentazioni d’avanguardia in ambito nazionale si apre un nuovo spazio espositivo dedicato alle arti contemporanee, nell’intento di valorizzare e promuovere le ricerche attuali e alimentare il dialogo, l’incontro, la riflessione sugli aspetti della creatività del nostro tempo.
Questa mostra nasce dalla volontà di “costruire” insieme agli artisti un percorso per lo sguardo, coinvolgendo l’osservatore attento a cogliere i vari e diversi punti di vista proposti da ognuno attraverso opere di particolare significanza, così da permettere e sollecitare una capacità critica, una diversa modalità di vedere al di là dell’abitudine e di un’impostazione ancorata a schemi precostituiti.
Il percorso espositivo si è “costruito” con gradualità in un susseguirsi di fasi e in modo del tutto singolare, ponendo attenzione alla processualità del fare. Tutto è scaturito da un incontro con gli artisti negli spazi dell’associazione per discutere su come progettare e impostare insieme l’intero itinerario, durante il quale è maturata l’idea di proporre uno tra loro che potesse porsi da “tramite” per gli altri, visitando gli studi per scegliere insieme i lavori da mostrare, così da convivere come opere – emblema nel medesimo luogo .Tale compito è stato affidato ad Alberto Moretti, artista ed al tempo stesso promotore culturale, in quanto fondatore insieme a Raul Dominguez e Roberto Cesaroni della Galleria Schema attiva a Firenze per quasi un trentennio dagli inizi degli anni Settanta al termine dei Novanta e del cui lavoro operativo orientato verso le maggiori esperienze d’avanguardia sussiste attualmente un cospicuo archivio in attesa di essere ospitato adeguatamente negli spazi di una fondazione.
E’ così iniziato il “viaggio” attraverso gli studi degli artisti avvicinandosi nel modo più concreto agli aspetti del “fare arte”, riflettendo con ognuno sulla relazione dei lavori creativi con lo spazio in cui esporli, sulla possibilità di idearne anche dei nuovi in rapporto ad una tensione creativa che si è alimentata nel “farsi”, nel “costruirsi” del percorso. Ognuno ha “sentito” la situazione da elaborare ed ha “risposto” in modo diverso riguardo alle proprie modalità di lavoro, di interrelazione con il luogo e con le persone, con gli altri artisti, con gli ipotetici visitatori. Con Alberto ci siamo occupati di registrare, ricordare, annotare elementi, idee, generati dalle conversazioni, come “appunti di viaggio”, per giungere ad organizzare una complessità di interventi e suggerire una regia per la mostra.
La dedica ad Alberto di questa iniziativa è nata dal titolo di un lavoro di un artista, Fabio Cresci, elaborato per l’occasione; ha ottenuto il consenso di tutti gli artisti, a testimoniare la stima di ognuno verso chi, come Alberto Moretti ha vissuto per anni a contatto con le maggiori esperienze d’avanguardia e con gli artisti più originali della sperimentazione creativa degli ultimi decenni, come una figura che “sa” e che può dare una risposta relativa alla “situazione” artistica contemporanea, con cui porre una questione e confrontarsi sugli orientamenti attuali della ricerca.
Questa mostra nasce dalla volontà di “costruire” insieme agli artisti un percorso per lo sguardo, coinvolgendo l’osservatore attento a cogliere i vari e diversi punti di vista proposti da ognuno attraverso opere di particolare significanza, così da permettere e sollecitare una capacità critica, una diversa modalità di vedere al di là dell’abitudine e di un’impostazione ancorata a schemi precostituiti.
Il percorso espositivo si è “costruito” con gradualità in un susseguirsi di fasi e in modo del tutto singolare, ponendo attenzione alla processualità del fare. Tutto è scaturito da un incontro con gli artisti negli spazi dell’associazione per discutere su come progettare e impostare insieme l’intero itinerario, durante il quale è maturata l’idea di proporre uno tra loro che potesse porsi da “tramite” per gli altri, visitando gli studi per scegliere insieme i lavori da mostrare, così da convivere come opere – emblema nel medesimo luogo .Tale compito è stato affidato ad Alberto Moretti, artista ed al tempo stesso promotore culturale, in quanto fondatore insieme a Raul Dominguez e Roberto Cesaroni della Galleria Schema attiva a Firenze per quasi un trentennio dagli inizi degli anni Settanta al termine dei Novanta e del cui lavoro operativo orientato verso le maggiori esperienze d’avanguardia sussiste attualmente un cospicuo archivio in attesa di essere ospitato adeguatamente negli spazi di una fondazione.
E’ così iniziato il “viaggio” attraverso gli studi degli artisti avvicinandosi nel modo più concreto agli aspetti del “fare arte”, riflettendo con ognuno sulla relazione dei lavori creativi con lo spazio in cui esporli, sulla possibilità di idearne anche dei nuovi in rapporto ad una tensione creativa che si è alimentata nel “farsi”, nel “costruirsi” del percorso. Ognuno ha “sentito” la situazione da elaborare ed ha “risposto” in modo diverso riguardo alle proprie modalità di lavoro, di interrelazione con il luogo e con le persone, con gli altri artisti, con gli ipotetici visitatori. Con Alberto ci siamo occupati di registrare, ricordare, annotare elementi, idee, generati dalle conversazioni, come “appunti di viaggio”, per giungere ad organizzare una complessità di interventi e suggerire una regia per la mostra.
La dedica ad Alberto di questa iniziativa è nata dal titolo di un lavoro di un artista, Fabio Cresci, elaborato per l’occasione; ha ottenuto il consenso di tutti gli artisti, a testimoniare la stima di ognuno verso chi, come Alberto Moretti ha vissuto per anni a contatto con le maggiori esperienze d’avanguardia e con gli artisti più originali della sperimentazione creativa degli ultimi decenni, come una figura che “sa” e che può dare una risposta relativa alla “situazione” artistica contemporanea, con cui porre una questione e confrontarsi sugli orientamenti attuali della ricerca.
11
marzo 2006
Cosa vedi, Alberto?
Dall'undici marzo all'undici giugno 2006
arte contemporanea
Location
D’A SPAZIO D’ARTE
Empoli, Via Della Repubblica, 52, (Firenze)
Empoli, Via Della Repubblica, 52, (Firenze)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato 17–19,30
Vernissage
11 Marzo 2006, ore 18-24
Autore