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Guido Affini – Primo trattato sull’interferenza
trilogia basata sul concetto di interferenza, che vuole
essere anche una riflessione su l’errore, il cambiamento, la contaminazione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 25 febbraio 2006 a partire dalle ore 18.30 Rebecca Container Gallery
(Piazza Grillo-Cattaneo, 2 – Genova) presenta “Primo trattato
sull’interferenza”, personale di Guido Affini. A questa primo primo
vernissage seguiranno altri due nelle seguenti settimane.
La mostra si profila, infatti, come la prima parte di uno “Studio
sull’Interferenza”, trilogia basata sul concetto di interferenza, che vuole
essere anche una riflessione su l’errore, il cambiamento, la contaminazione.
In questo cammino Guido Affini, partendo da un tipo di analisi scientifica
ed empirica, approda, attraverso un assoluto rigore formale, ad un’idea
quasi mistica delle modificazioni delle immagini e dei suoni e, soprattutto,
della loro fruizione.
In questo Primo Trattato, Affini sperimenta l’interferenza in campo
analogico. Corrodendo con l'utilizzo di solventi, incidendo tramite oggetti
di varie dimensioni pellicole analogiche in formato VHS, su cui sono
impressionati un cerchio ed una traccia audio di un'unica onda sonora, si
crea l'interferenza. Il risultato ha forza ipnotica pari al cosiddetto
effetto-neve: il cerchio, simbolo di perfezione e continuità, viene
perturbato da linee e squarci che ne modificano definitivamente la natura.
Questo flusso viaggia attraverso il monitor dal basso verso lo spettatore,
lo avvolge.
Il Secondo Trattato sull’Interferenza, che si concentra sul digitale, si
differenzia dal primo per le fonti ed i metodi con cui si ottengono le
distorsioni. Vari supporti digitali subiscono veri e propri crash test. Il
risultato viene registrato e trasposto in un’installazione. Tre schermi
mostrano allo spettatore ciò che Guido Affini chiama “lo stormo”: un
quadrato centrale e due triangoli laterali modificati dai vari accidenti
esterni. Il tipo di meditazione indotta dalla seconda installazione è
radicalmente diversa dal primo: qui le tre proiezioni schiacciano il
fruitore, lo assalgono alienandolo. L’impatto delle interferenze digitali è
infatti innegabilmente più freddo: è fatto di angoli magnetici e veri e
propri spasmi.
Ciò che l’artista definisce “canto interferenziale” è protagonista del
“Terzo Trattato sull’Interferenza”, in cui avviene una ricostruzione e
archiviazione sonora dei due tipi di meditazione indotta dai precedenti
studi. Le frequenze ottenute attraverso la distruzione di VHS, dvd e altri
supporti, vengono selezionate per creare una nuova evoluzione musicale. Se
prima qualcosa di vivo perchè non controllabile – l’errore - accadeva sotto
i nostri occhi, ora ci viene presentato il racconto e l’evocazione di ciò
che nei precedenti trattati era comunicazione. “Lo spettatore ascolta e vive
un messaggio lontano che arriva da qualche parte, perso ormai in lontane
dimensione analogiche e digitali.”
Sarà presente l’artista.
La trilogia “Studio sull’Interferenza” si completerà sabato 4 marzo dalle
ore 18.30 con il “Secondo Trattato sull’Interferenza (digitale)” e sabato 11
marzo dalle ore 18.30 con il “Terzo Trattato sull’Interferenza (sonora)”
presso Rebecca Container Gallery.
Guido Affini, nato il 12/05/77 a Genova. Dopo essersi diplomato al Liceo
Artistico e alla Scuola d’Arte Cinematografica, ed avere fatto parte di
diversi progetti musicali, inizia il suo percorso nel 1998 tramite lo studio
dei materiali, dell’assemblaggio e dell’installazione. La sua ricerca
sull’immagine si evolve tramite sperimentazioni e contaminazioni tra audio e
video–installazione.
2005 – “Studio sull’interferenza”, personale presso Rebecca Container
Gallery, Genova.
2004 – realizzazione dei video per il progetto “27 Nord Est” in occasione
della ristrutturazione della Galleria d’Arte Moderna di Genova, insieme
all’architetto Emanuela Frignone Cattaneo e con la collaborazione di
Eleonora Papapietro. L’opera viene esposta presso Palazzo Nicolosio
Lomellino.
2003 – il video “Come l’acqua” viene premiato come miglior cortometraggio in
alcuni festival italiani e proiettato in contest di video arte e video
paesia.
2002 – premio per la rivista Arte 2002; collettiva Premio Cairo presso la
Permanente di Milano.
(Piazza Grillo-Cattaneo, 2 – Genova) presenta “Primo trattato
sull’interferenza”, personale di Guido Affini. A questa primo primo
vernissage seguiranno altri due nelle seguenti settimane.
La mostra si profila, infatti, come la prima parte di uno “Studio
sull’Interferenza”, trilogia basata sul concetto di interferenza, che vuole
essere anche una riflessione su l’errore, il cambiamento, la contaminazione.
In questo cammino Guido Affini, partendo da un tipo di analisi scientifica
ed empirica, approda, attraverso un assoluto rigore formale, ad un’idea
quasi mistica delle modificazioni delle immagini e dei suoni e, soprattutto,
della loro fruizione.
In questo Primo Trattato, Affini sperimenta l’interferenza in campo
analogico. Corrodendo con l'utilizzo di solventi, incidendo tramite oggetti
di varie dimensioni pellicole analogiche in formato VHS, su cui sono
impressionati un cerchio ed una traccia audio di un'unica onda sonora, si
crea l'interferenza. Il risultato ha forza ipnotica pari al cosiddetto
effetto-neve: il cerchio, simbolo di perfezione e continuità, viene
perturbato da linee e squarci che ne modificano definitivamente la natura.
Questo flusso viaggia attraverso il monitor dal basso verso lo spettatore,
lo avvolge.
Il Secondo Trattato sull’Interferenza, che si concentra sul digitale, si
differenzia dal primo per le fonti ed i metodi con cui si ottengono le
distorsioni. Vari supporti digitali subiscono veri e propri crash test. Il
risultato viene registrato e trasposto in un’installazione. Tre schermi
mostrano allo spettatore ciò che Guido Affini chiama “lo stormo”: un
quadrato centrale e due triangoli laterali modificati dai vari accidenti
esterni. Il tipo di meditazione indotta dalla seconda installazione è
radicalmente diversa dal primo: qui le tre proiezioni schiacciano il
fruitore, lo assalgono alienandolo. L’impatto delle interferenze digitali è
infatti innegabilmente più freddo: è fatto di angoli magnetici e veri e
propri spasmi.
Ciò che l’artista definisce “canto interferenziale” è protagonista del
“Terzo Trattato sull’Interferenza”, in cui avviene una ricostruzione e
archiviazione sonora dei due tipi di meditazione indotta dai precedenti
studi. Le frequenze ottenute attraverso la distruzione di VHS, dvd e altri
supporti, vengono selezionate per creare una nuova evoluzione musicale. Se
prima qualcosa di vivo perchè non controllabile – l’errore - accadeva sotto
i nostri occhi, ora ci viene presentato il racconto e l’evocazione di ciò
che nei precedenti trattati era comunicazione. “Lo spettatore ascolta e vive
un messaggio lontano che arriva da qualche parte, perso ormai in lontane
dimensione analogiche e digitali.”
Sarà presente l’artista.
La trilogia “Studio sull’Interferenza” si completerà sabato 4 marzo dalle
ore 18.30 con il “Secondo Trattato sull’Interferenza (digitale)” e sabato 11
marzo dalle ore 18.30 con il “Terzo Trattato sull’Interferenza (sonora)”
presso Rebecca Container Gallery.
Guido Affini, nato il 12/05/77 a Genova. Dopo essersi diplomato al Liceo
Artistico e alla Scuola d’Arte Cinematografica, ed avere fatto parte di
diversi progetti musicali, inizia il suo percorso nel 1998 tramite lo studio
dei materiali, dell’assemblaggio e dell’installazione. La sua ricerca
sull’immagine si evolve tramite sperimentazioni e contaminazioni tra audio e
video–installazione.
2005 – “Studio sull’interferenza”, personale presso Rebecca Container
Gallery, Genova.
2004 – realizzazione dei video per il progetto “27 Nord Est” in occasione
della ristrutturazione della Galleria d’Arte Moderna di Genova, insieme
all’architetto Emanuela Frignone Cattaneo e con la collaborazione di
Eleonora Papapietro. L’opera viene esposta presso Palazzo Nicolosio
Lomellino.
2003 – il video “Come l’acqua” viene premiato come miglior cortometraggio in
alcuni festival italiani e proiettato in contest di video arte e video
paesia.
2002 – premio per la rivista Arte 2002; collettiva Premio Cairo presso la
Permanente di Milano.
25
febbraio 2006
Guido Affini – Primo trattato sull’interferenza
Dal 25 febbraio al 04 marzo 2006
arte contemporanea
Location
REBECCA CONTAINER GALLERY
Genova, Piazza Grillo Cattaneo, 2R, (Genova)
Genova, Piazza Grillo Cattaneo, 2R, (Genova)
Orario di apertura
dal giovedì al sabato dalle 16 alle 19 o su appuntamento
Vernissage
25 Febbraio 2006, ore 18.30
Autore