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De figura
installazione di Bruno Lucca e Daniele Monarca
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 23 febbraio alle ore 21.00 l’Officina arte contemporanea presenta un’installazione di Bruno Lucca e Daniele Monarca dal titolo De Figura; la mostra prende le mosse da un libro, pubblicato lo scorso anno, che raccoglie una silloge di poesie di Daniele Monarca e disegni di Bruno Lucca.
La sala che l’Officina dedica agli incontri e alle mostre sarà occupata da un’installazione che tenta di far diventare percorribile lo spazio del libro. Disegni e testi sono presentati (quasi messi in scena) in vecchie cornici, ognuna con una propria, particolare “temperatura emotiva”. Ogni cornice raccoglie affiancati un disegno e una poesia: un semplice accostamento che non allude ad una stretta interdipendenza, anche se le parole e le immagini così avvicinate creano richiami, echi e nuovi imprevisti riverberi.
Bruno Lucca, con un unico segno leggero e deciso di grafite e pastello, disegna profili di persone anonime, esili silhouettes alle quali è sottratta la definizione, anche minima, del volto. Tracciando solamente il volume della testa e accennando al movimento delle spalle, Lucca riesce però a far apparire in questi volti una sorta di ostinata personalità. Malgrado l’evanescenza dell’immagine quest’unico segno trattiene un residuo potente di luce e calore, un calore che irradia sul bianco del foglio, riempiendone i volumi.
I disegni vengono esposti accanto ai testi trascritti a matita su carta giapponese da Monarca con l’ausilio di un normografo, uno strumento che trasforma la scrittura manuale in un rudimentale processo tecnico: scompare la velleità calligrafica del segno personale e la grafia, anche se ancora evidentemente manuale, diventa quella di una mano ignota e inconoscibile. La redazione dei testi enfatizza il tono delle poesie dalle quali sembra evaporato, o espunto, l’io dell’autore e il discorso si dissolve in immagini astratte e fumose.
L’Officina continua con questo evento il proprio percorso di esplorazione dei territori affascinanti nei quali la parola e l’immagine si incontrano. Anche le mostre immediatamente precedenti a questa hanno infatti puntato lo sguardo in territori analoghi, come ad esempio l’esposizione delle opere grafiche che accompagnano i libri delle edizioni del Bradipo, la presentazione della cartella di incisioni di Giuseppe Iannello accompagnata dalle poesie di Stefano Strazzabosco prodotta e pubblicata da l’Officina stessa, così come la pregiata edizione numerata del Sirventese di Fernando Bandini, stampata con i propri torchi, presentata lo scorso anno.
note biografiche
Bruno Lucca e Daniele Monarca condividono uno studio situato all’interno dell’ex convento di San Francesco a Vicenza.
Bruno Lucca è nato a Nove, Vicenza, nel 1961. Dopo il diploma in pittura conseguito nel 1987 all’Accademia di Venezia, ha tenuto diverse mostre personali e partecipato a numerose collettive in gallerie e spazi pubblici sia in Italia che all’estero.
Daniele Monarca (Vicenza, 1966) si è diplomato all’Accademia di Venezia nel 1991 e ha preso parte ad alcune mostre collettive in spazi pubblici e privati.
La sala che l’Officina dedica agli incontri e alle mostre sarà occupata da un’installazione che tenta di far diventare percorribile lo spazio del libro. Disegni e testi sono presentati (quasi messi in scena) in vecchie cornici, ognuna con una propria, particolare “temperatura emotiva”. Ogni cornice raccoglie affiancati un disegno e una poesia: un semplice accostamento che non allude ad una stretta interdipendenza, anche se le parole e le immagini così avvicinate creano richiami, echi e nuovi imprevisti riverberi.
Bruno Lucca, con un unico segno leggero e deciso di grafite e pastello, disegna profili di persone anonime, esili silhouettes alle quali è sottratta la definizione, anche minima, del volto. Tracciando solamente il volume della testa e accennando al movimento delle spalle, Lucca riesce però a far apparire in questi volti una sorta di ostinata personalità. Malgrado l’evanescenza dell’immagine quest’unico segno trattiene un residuo potente di luce e calore, un calore che irradia sul bianco del foglio, riempiendone i volumi.
I disegni vengono esposti accanto ai testi trascritti a matita su carta giapponese da Monarca con l’ausilio di un normografo, uno strumento che trasforma la scrittura manuale in un rudimentale processo tecnico: scompare la velleità calligrafica del segno personale e la grafia, anche se ancora evidentemente manuale, diventa quella di una mano ignota e inconoscibile. La redazione dei testi enfatizza il tono delle poesie dalle quali sembra evaporato, o espunto, l’io dell’autore e il discorso si dissolve in immagini astratte e fumose.
L’Officina continua con questo evento il proprio percorso di esplorazione dei territori affascinanti nei quali la parola e l’immagine si incontrano. Anche le mostre immediatamente precedenti a questa hanno infatti puntato lo sguardo in territori analoghi, come ad esempio l’esposizione delle opere grafiche che accompagnano i libri delle edizioni del Bradipo, la presentazione della cartella di incisioni di Giuseppe Iannello accompagnata dalle poesie di Stefano Strazzabosco prodotta e pubblicata da l’Officina stessa, così come la pregiata edizione numerata del Sirventese di Fernando Bandini, stampata con i propri torchi, presentata lo scorso anno.
note biografiche
Bruno Lucca e Daniele Monarca condividono uno studio situato all’interno dell’ex convento di San Francesco a Vicenza.
Bruno Lucca è nato a Nove, Vicenza, nel 1961. Dopo il diploma in pittura conseguito nel 1987 all’Accademia di Venezia, ha tenuto diverse mostre personali e partecipato a numerose collettive in gallerie e spazi pubblici sia in Italia che all’estero.
Daniele Monarca (Vicenza, 1966) si è diplomato all’Accademia di Venezia nel 1991 e ha preso parte ad alcune mostre collettive in spazi pubblici e privati.
23
febbraio 2006
De figura
Dal 23 febbraio al 10 marzo 2006
arte contemporanea
Location
L’OFFICINA ARTE CONTEMPORANEA
Vicenza, Contrà Carpagnon, 17, (Vicenza)
Vicenza, Contrà Carpagnon, 17, (Vicenza)
Vernissage
23 Febbraio 2006, ore 21
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