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Giorgio De Chirico – L’enigma e la gloria
La mostra si pone come momento di rilettura e riflessione critica sull’opera di de Chirico, nel tentativo di ricostruire, prima di tutto, il valore enigmatico, di chiaro stampo nietzscheano, della sua Metafisica, oltre alla valenza e perciò anche alla portata filosofica del proprio iter artistico
Comunicato stampa
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L’evento, fortemente voluto dall’Assessore alla Cultura della Regione Calabria Sandro Principe, nasce dall’attiva collaborazione organizzativa fra vari Enti pubblici e privati – Assessorato alla Cultura della Regione Calabria, Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, Centro per l’Arte e la Cultura “Achille Capizzano” e MAON – Museo d’arte Otto e Novecento di Rende (CS), Comune di Catanzaro, Fondazione Politeama di Catanzaro, Roma Centro Mostre – i quali hanno messo a disposizione la loro professionalità, le risorse ed un indispensabile lavoro scientifico unitario.
La mostra si pone come momento di rilettura e riflessione critica sull’opera di de Chirico, nel tentativo di ricostruire, prima di tutto, il valore enigmatico, di chiaro stampo nietzscheano, della sua Metafisica, oltre alla valenza e perciò anche alla portata filosofica del proprio iter artistico, divisa in quattro sezioni tematiche:
1) LA RIVELAZIONE DELLA METAFISICA – una serie di disegni, degli anni Dieci e Venti, per lo più inediti o poco esposti, che ci portano direttamente alla trama iniziale di alcune fondamentali tematiche di de Chirico, come ad esempio: il viaggio; i Mobili nella valle; la svolta classicista dell’inizio degli anni Venti, poco amata dai surrealisti; i Bagni misteriosi.
2) ET QUID AMABO NISI QUOD AENIGMA EST? – l’enigma degli Interni metafisici, dei Mobili nelle valle, delle Muse, dei Cavalli in riva al mare, dei Gladiatori e delle prospettive urbane che rimandano direttamente al tema dell’apollineo e del dionisiaco nietzscheano.
3) L’ENIGMA DEL MUSEO – l’attaccamento di de Chirico alla gloria degli antichi maestri come Michelangiolo, Tintoretto, Rubens, Franz Hals, Watteau, Tiziano, Verrocchio, Rembrandt, i quali saranno presenti in mostra nelle diverse riletture date dal Grande Metafisico.
4) NULLA SINE TRAGOEDIA GLORIA – dal mistero della grandezza dei Maestri del passato all’esplorazione della Gloria della Metafisica dechirichiana, tramite l’abbinamento con alcune opere di importanti artisti italiani – anni Sessanta-Ottanta – che hanno, nel tempo, attinto a piene mani fra i segni e i simboli dechirichiani: Mario Ceroli, Lucio Del Pezzo, Stefano Di Stasio, Giosetta Fioroni, Giuseppe Gallo, Renato Mambor, Carlo Maria Mariani, Gino Marotta, Fabio Mauri, Hidetoshi Nagasawa, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Luca Maria Patella, Vettor Pisani, Massimo Pulini, Alessandro Romano, Mimmo Rotella, Mario Schifano.
Per quello che riguarda la scelta delle opere, così come per i saggi in catalogo, si è centrata l’attenzione sul tema dato e sullo specifico recupero, di tipo unitario, dell’evoluzione dechirichiana, senza rigide divisioni in periodi, stili e tecniche che da sempre hanno caratterizzato la vicenda critica di de Chirico. Al di là perciò degli schemi e delle maglie metodologiche che hanno indotto a pensare a “molteplici de Chirico”, metafisico, neobarocco, naturalista, renoiriano, realista, ecc., tenendo soprattutto presente i segni distintivi delle scelte stilistiche dechirichiane.
In esposizione oltre settanta opere, fra le quali un piccolo nucleo di disegni degli anni Venti recentemente acquisiti dalla Fondazione romana e mai esposti in precedenza.
In catalogo, pubblicato dalle Edizioni AR&S, saranno presenti contributi critici di: Maurizio Calvesi (L’enigma critico dal Surrealismo ad oggi); Fabio Benzi (I primi enigmi degli anni Dieci), Claudio Crescentini (La Metafisica e la filosofia tedesca fra Ottocento e Novecento), Tonino Sicoli (L’enigma e la Gloria del presente), Lorenzo Canova (Gli artisti contemporanei guardano a de Chirico.
La mostra si pone come momento di rilettura e riflessione critica sull’opera di de Chirico, nel tentativo di ricostruire, prima di tutto, il valore enigmatico, di chiaro stampo nietzscheano, della sua Metafisica, oltre alla valenza e perciò anche alla portata filosofica del proprio iter artistico, divisa in quattro sezioni tematiche:
1) LA RIVELAZIONE DELLA METAFISICA – una serie di disegni, degli anni Dieci e Venti, per lo più inediti o poco esposti, che ci portano direttamente alla trama iniziale di alcune fondamentali tematiche di de Chirico, come ad esempio: il viaggio; i Mobili nella valle; la svolta classicista dell’inizio degli anni Venti, poco amata dai surrealisti; i Bagni misteriosi.
2) ET QUID AMABO NISI QUOD AENIGMA EST? – l’enigma degli Interni metafisici, dei Mobili nelle valle, delle Muse, dei Cavalli in riva al mare, dei Gladiatori e delle prospettive urbane che rimandano direttamente al tema dell’apollineo e del dionisiaco nietzscheano.
3) L’ENIGMA DEL MUSEO – l’attaccamento di de Chirico alla gloria degli antichi maestri come Michelangiolo, Tintoretto, Rubens, Franz Hals, Watteau, Tiziano, Verrocchio, Rembrandt, i quali saranno presenti in mostra nelle diverse riletture date dal Grande Metafisico.
4) NULLA SINE TRAGOEDIA GLORIA – dal mistero della grandezza dei Maestri del passato all’esplorazione della Gloria della Metafisica dechirichiana, tramite l’abbinamento con alcune opere di importanti artisti italiani – anni Sessanta-Ottanta – che hanno, nel tempo, attinto a piene mani fra i segni e i simboli dechirichiani: Mario Ceroli, Lucio Del Pezzo, Stefano Di Stasio, Giosetta Fioroni, Giuseppe Gallo, Renato Mambor, Carlo Maria Mariani, Gino Marotta, Fabio Mauri, Hidetoshi Nagasawa, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Luca Maria Patella, Vettor Pisani, Massimo Pulini, Alessandro Romano, Mimmo Rotella, Mario Schifano.
Per quello che riguarda la scelta delle opere, così come per i saggi in catalogo, si è centrata l’attenzione sul tema dato e sullo specifico recupero, di tipo unitario, dell’evoluzione dechirichiana, senza rigide divisioni in periodi, stili e tecniche che da sempre hanno caratterizzato la vicenda critica di de Chirico. Al di là perciò degli schemi e delle maglie metodologiche che hanno indotto a pensare a “molteplici de Chirico”, metafisico, neobarocco, naturalista, renoiriano, realista, ecc., tenendo soprattutto presente i segni distintivi delle scelte stilistiche dechirichiane.
In esposizione oltre settanta opere, fra le quali un piccolo nucleo di disegni degli anni Venti recentemente acquisiti dalla Fondazione romana e mai esposti in precedenza.
In catalogo, pubblicato dalle Edizioni AR&S, saranno presenti contributi critici di: Maurizio Calvesi (L’enigma critico dal Surrealismo ad oggi); Fabio Benzi (I primi enigmi degli anni Dieci), Claudio Crescentini (La Metafisica e la filosofia tedesca fra Ottocento e Novecento), Tonino Sicoli (L’enigma e la Gloria del presente), Lorenzo Canova (Gli artisti contemporanei guardano a de Chirico.
25
marzo 2006
Giorgio De Chirico – L’enigma e la gloria
Dal 25 marzo al 30 giugno 2006
arte contemporanea
Location
COMPLESSO MONUMENTALE DEL SAN GIOVANNI
Catanzaro, Piazza Giuseppe Garibaldi, (Catanzaro)
Catanzaro, Piazza Giuseppe Garibaldi, (Catanzaro)
Vernissage
25 Marzo 2006, ore 17,30
Ufficio stampa
PCCOMMUNICATION
Autore
Curatore