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Davide Bramante – L’universo finito (C.C.C.P.)
mostra personale
Comunicato stampa
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DAVIDE BRAMANTE (1970) vive e lavora a Siracusa.
Tra le personali si ricordano CAMERA CON VISTA (2005) alla galleria Obraz di Milano, COSI’ VICINO COSI’ LONTANO (2004) da Artecontemporanea a Catania, INTO THE FICTION (2001) ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo. Tra i molti i progetti museali: MELTING POP (2003) al Palazzo delle Papesse di Siena, DALLA MINI AL MINI (2001) al Palazzo delle Esposizioni di Roma, A.C. SICILIA (2001) alla Galleria Civica di Siracusa, G.A.M.E. (2001) alla GAM di Bologna, AUTORI/TRATTI/ITALIANI (1999) alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, EQUINOZIO D’AUTUNNO (1994) al Castello di Rivara. All’ultima Biennale di Venezia ha presentato il progetto urbano L’ISOLA DEI PIRATI. Collabora da diversi anni con le gallerie Studio La Città di Verona e Studio Morra di Napoli.
L’artista divide il suo progetto creativo in due momenti paralleli: da una parte la ricerca fotografica iniziata dieci anni fa con MY OWN RAVE, dall’altra un percorso di installazioni e interventi pubblici che firma assieme a suo figlio di cinque anni sotto il “marchio” LEANDRO & DAVIDE BRAMANTE.
1995 – 2005… dieci anni di ricerca fotografica
La mostra di Pescara si concentra sul lavoro fotografico di Bramante. Quattro momenti di un ideale decennio a ritroso, uno sguardo retrospettivo per costruire il presente sui quattro angoli della propria realtà espressiva. La tecnica dell’artista ruota attorno alle esposizioni multiple, ovvero, una serie di scatti (da quattro a nove) su uno stesso fotogramma. Significa legare in una singola immagine una serie di elementi dinamici che aggiungono la nozione temporale allo spazio bidimensionale della foto. Nessun intervento digitale, insomma, per incrociare i singoli frame e creare il movimento interno, l’incrocio di dissolvenze, la sovrapposizione mobile dei dettagli. Pura fotografia che crea uno scarto tecnologico attraverso la qualità e la profondità dello sguardo.
C. come CITTA’
C. come CINEMA
C. come CIRCO
P. come PORNO
Quattro momenti di un’indagine nomadica nei luoghi dell’immaginario contemporaneo. La metropoli diventa il bacino centrale del dinamismo collettivo, lo spazio mutoide dove la contaminazione trova la sua matura espressione vitale. Il cinema resta l’immaginario per eccellenza, il luogo di sogni e finzioni ma anche di paure e veggenze sociali. Il circo rappresenta, invece, la finzione agonistica che sintetizza la vita reale in pochi ma significativi elementi. Infine il mondo della pornografia, luogo trasgressivo dove individui e gruppi toccano la massima espressione istintiva, sintesi ultima in cui ci si misura attorno alle ragioni, geografiche e sentimentali, del corpo.
In mostra ci saranno diversi quadri per ognuno dei quattro cicli tematici. Una selezione che prevede lavori recenti e pezzi più vecchi, nel rispetto di un riavvolgimento creativo sul proprio universo visuale. Un vero UNIVERSO FINITO, circoscrivibile alla propria idea di mondo e realtà collettiva, verso una finzione fotografica che amplifica le potenzialità meccaniche del mezzo.
Tra le personali si ricordano CAMERA CON VISTA (2005) alla galleria Obraz di Milano, COSI’ VICINO COSI’ LONTANO (2004) da Artecontemporanea a Catania, INTO THE FICTION (2001) ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo. Tra i molti i progetti museali: MELTING POP (2003) al Palazzo delle Papesse di Siena, DALLA MINI AL MINI (2001) al Palazzo delle Esposizioni di Roma, A.C. SICILIA (2001) alla Galleria Civica di Siracusa, G.A.M.E. (2001) alla GAM di Bologna, AUTORI/TRATTI/ITALIANI (1999) alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, EQUINOZIO D’AUTUNNO (1994) al Castello di Rivara. All’ultima Biennale di Venezia ha presentato il progetto urbano L’ISOLA DEI PIRATI. Collabora da diversi anni con le gallerie Studio La Città di Verona e Studio Morra di Napoli.
L’artista divide il suo progetto creativo in due momenti paralleli: da una parte la ricerca fotografica iniziata dieci anni fa con MY OWN RAVE, dall’altra un percorso di installazioni e interventi pubblici che firma assieme a suo figlio di cinque anni sotto il “marchio” LEANDRO & DAVIDE BRAMANTE.
1995 – 2005… dieci anni di ricerca fotografica
La mostra di Pescara si concentra sul lavoro fotografico di Bramante. Quattro momenti di un ideale decennio a ritroso, uno sguardo retrospettivo per costruire il presente sui quattro angoli della propria realtà espressiva. La tecnica dell’artista ruota attorno alle esposizioni multiple, ovvero, una serie di scatti (da quattro a nove) su uno stesso fotogramma. Significa legare in una singola immagine una serie di elementi dinamici che aggiungono la nozione temporale allo spazio bidimensionale della foto. Nessun intervento digitale, insomma, per incrociare i singoli frame e creare il movimento interno, l’incrocio di dissolvenze, la sovrapposizione mobile dei dettagli. Pura fotografia che crea uno scarto tecnologico attraverso la qualità e la profondità dello sguardo.
C. come CITTA’
C. come CINEMA
C. come CIRCO
P. come PORNO
Quattro momenti di un’indagine nomadica nei luoghi dell’immaginario contemporaneo. La metropoli diventa il bacino centrale del dinamismo collettivo, lo spazio mutoide dove la contaminazione trova la sua matura espressione vitale. Il cinema resta l’immaginario per eccellenza, il luogo di sogni e finzioni ma anche di paure e veggenze sociali. Il circo rappresenta, invece, la finzione agonistica che sintetizza la vita reale in pochi ma significativi elementi. Infine il mondo della pornografia, luogo trasgressivo dove individui e gruppi toccano la massima espressione istintiva, sintesi ultima in cui ci si misura attorno alle ragioni, geografiche e sentimentali, del corpo.
In mostra ci saranno diversi quadri per ognuno dei quattro cicli tematici. Una selezione che prevede lavori recenti e pezzi più vecchi, nel rispetto di un riavvolgimento creativo sul proprio universo visuale. Un vero UNIVERSO FINITO, circoscrivibile alla propria idea di mondo e realtà collettiva, verso una finzione fotografica che amplifica le potenzialità meccaniche del mezzo.
25
febbraio 2006
Davide Bramante – L’universo finito (C.C.C.P.)
Dal 25 febbraio al 25 marzo 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA CONTEMPORANEA
Pescara, Via Salvatore Tommasi, 27, (Pescara)
Pescara, Via Salvatore Tommasi, 27, (Pescara)
Orario di apertura
dal lunedì al giovedì 11-13, 17-20:30, dal venerdì alla domenica 18-22
Vernissage
25 Febbraio 2006, ore 18.30
Autore
Curatore