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Surfing the Surface
La galleria Paolo Bonzano ha il piacere di presentare la prima parte della mostra Surfing the Surface che ha ideato con il contributo di Cecilia Canziani
Comunicato stampa
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La galleria Paolo Bonzano ha il piacere di presentare la prima parte della mostra Surfing the Surface che ha ideato con il contributo di Cecilia Canziani.
Tutti nati negli anni Settanta, gli artisti in mostra rielaborano liberamente elementi sia dell’arte che della cultura popolare, riflettendo ed interpretando forme, linguaggi, opere e atmosfere riconducibili al Modernismo, al Minimalismo, all’Arte concettuale ma anche alla musica pop, ai disco club e al design.
Caroline Achaintre trasforma in delicati disegni o coloratissimi tappeti il repertorio visivo del Goth Rock e del cinema horror, filtrato attraverso i canoni dell’espressionismo astratto.
Le installazioni di Camilla Løw rimandano ai lavori minimalisti di Anne Truitt ed ai Prouns di El Lissistski, riletti in chiave glam e con un occhio al design scandinavo.
Per Walking After Acconci (Redirected Apprach), Iain Forsyth e Jane Pollard hanno coinvolto il giovane rapper londinese Plan B ad interpretare un celebre video di Vito Acconci, svelando un’inattesa affinità tra l’estetica propria del video musicale e le prime esperienze di performance artistica.
Saron Hughes opera una decostruzione della scultura e della pittura attraverso la sovrapposizione dei due linguaggi ed una restituzione della tridimensionalità in superficie piana.
Le opere di Richard Aldrich costituiscono un’esplorazione di tematiche artistiche libera da costrizioni stilistiche o tipologiche e tracciano una relazione tra il disegno, la scultura, la scrittura concettuale, la moda e la musica.
Il disco “Treasure Chest” composto dagli Hurray per questa mostra è una raccolta di registrazioni di performances musicali private, le cui sonorità a volte lasciano trapelare echi di John Cage, Sun Ra, The Art Ensemble of Chicago, Yoko Ono e dei Velvet Underground. Gli Hurray sono una band nata dalla collaborazione tra Richard Aldrich, Josh Brand, Peter Mandradjieff e Zak Prekop, che fin dal 2002 crea musica ed arte.
La mostra è da intendere come una lettura visiva di una tendenza in atto: un ritorno della forma - della superficie - apparentemente aproblematico, ma che determina una chiara presa di posizione dalla parentesi del postmoderno e sembra indicare una nuova stagione.
a cura di Cecilia Canziani
Caroline Achaintre è nata a Tolosa e attualmente vive e lavora a Londra. Nel 2004 ha esposto alla Mirko Mayer Galerie di Colonia, e al Whitechapel Project Space di Londra, con la personale “Quarters”.
Richard Aldrich vive e lavora a Brooklyn (NY). Nel 2005 ha esposto al P.S.1 di New York nella collettiva “Greater New York”, e nello stesso anno i suoi lavori sono stati presentati per la prima volta in Italia, alla Galleria Paolo Bonzano di Roma. Nel 2006 terrà la sua prima personale da Corvi-Mora a Londra.
Gli artisti Iain Forsyth e Jane Pollard, originari rispettivamente di Manchester e New Castle (UK), hanno esposto nel 2005 a Londra con una personale alla Kate MacGarry Gallery. Hanno inoltre partecipato al progetto itinerante “Biennale! Temporarycontemporary”, da Londra a Beijing, Shanghai, Kunming e Canton.
Saron Hughes è nata a Londra, dove tuttora risiede. Nel 2005 ha partecipato a “Photo-London”, presso la Royal Academy, e nel 2003 alla mostra “Help”, organizzata dalla Galleria Els Hanappe Underground di Atene.
Camilla Løw è nata ad Oslo, in Norvegia; vive e lavora a Glasgow. Nel 2004 la Galleria Sutton Lane le ha dedicato una personale nella sede di Londra, e nel 2005 è stata uno degli artisti invitati alla collettiva organizzata dalla stessa galleria a Parigi, presso lo spazio Ghislaine Hussenot. In Italia è stata invitata dai curatori Victoria Morton e Bob McCaffrey alla collettiva “Inviaggio”, tenutasi nel 2004 al Museo Corta Alta. E’ stata inoltre invitata nel group show “Britannia works”, ad Atene, da Katerina Gregos.
Tutti nati negli anni Settanta, gli artisti in mostra rielaborano liberamente elementi sia dell’arte che della cultura popolare, riflettendo ed interpretando forme, linguaggi, opere e atmosfere riconducibili al Modernismo, al Minimalismo, all’Arte concettuale ma anche alla musica pop, ai disco club e al design.
Caroline Achaintre trasforma in delicati disegni o coloratissimi tappeti il repertorio visivo del Goth Rock e del cinema horror, filtrato attraverso i canoni dell’espressionismo astratto.
Le installazioni di Camilla Løw rimandano ai lavori minimalisti di Anne Truitt ed ai Prouns di El Lissistski, riletti in chiave glam e con un occhio al design scandinavo.
Per Walking After Acconci (Redirected Apprach), Iain Forsyth e Jane Pollard hanno coinvolto il giovane rapper londinese Plan B ad interpretare un celebre video di Vito Acconci, svelando un’inattesa affinità tra l’estetica propria del video musicale e le prime esperienze di performance artistica.
Saron Hughes opera una decostruzione della scultura e della pittura attraverso la sovrapposizione dei due linguaggi ed una restituzione della tridimensionalità in superficie piana.
Le opere di Richard Aldrich costituiscono un’esplorazione di tematiche artistiche libera da costrizioni stilistiche o tipologiche e tracciano una relazione tra il disegno, la scultura, la scrittura concettuale, la moda e la musica.
Il disco “Treasure Chest” composto dagli Hurray per questa mostra è una raccolta di registrazioni di performances musicali private, le cui sonorità a volte lasciano trapelare echi di John Cage, Sun Ra, The Art Ensemble of Chicago, Yoko Ono e dei Velvet Underground. Gli Hurray sono una band nata dalla collaborazione tra Richard Aldrich, Josh Brand, Peter Mandradjieff e Zak Prekop, che fin dal 2002 crea musica ed arte.
La mostra è da intendere come una lettura visiva di una tendenza in atto: un ritorno della forma - della superficie - apparentemente aproblematico, ma che determina una chiara presa di posizione dalla parentesi del postmoderno e sembra indicare una nuova stagione.
a cura di Cecilia Canziani
Caroline Achaintre è nata a Tolosa e attualmente vive e lavora a Londra. Nel 2004 ha esposto alla Mirko Mayer Galerie di Colonia, e al Whitechapel Project Space di Londra, con la personale “Quarters”.
Richard Aldrich vive e lavora a Brooklyn (NY). Nel 2005 ha esposto al P.S.1 di New York nella collettiva “Greater New York”, e nello stesso anno i suoi lavori sono stati presentati per la prima volta in Italia, alla Galleria Paolo Bonzano di Roma. Nel 2006 terrà la sua prima personale da Corvi-Mora a Londra.
Gli artisti Iain Forsyth e Jane Pollard, originari rispettivamente di Manchester e New Castle (UK), hanno esposto nel 2005 a Londra con una personale alla Kate MacGarry Gallery. Hanno inoltre partecipato al progetto itinerante “Biennale! Temporarycontemporary”, da Londra a Beijing, Shanghai, Kunming e Canton.
Saron Hughes è nata a Londra, dove tuttora risiede. Nel 2005 ha partecipato a “Photo-London”, presso la Royal Academy, e nel 2003 alla mostra “Help”, organizzata dalla Galleria Els Hanappe Underground di Atene.
Camilla Løw è nata ad Oslo, in Norvegia; vive e lavora a Glasgow. Nel 2004 la Galleria Sutton Lane le ha dedicato una personale nella sede di Londra, e nel 2005 è stata uno degli artisti invitati alla collettiva organizzata dalla stessa galleria a Parigi, presso lo spazio Ghislaine Hussenot. In Italia è stata invitata dai curatori Victoria Morton e Bob McCaffrey alla collettiva “Inviaggio”, tenutasi nel 2004 al Museo Corta Alta. E’ stata inoltre invitata nel group show “Britannia works”, ad Atene, da Katerina Gregos.
15
febbraio 2006
Surfing the Surface
Dal 15 febbraio al 17 marzo 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA PAOLO BONZANO
Roma, Via Di Monte Giordano, 36, (Roma)
Roma, Via Di Monte Giordano, 36, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 11.00 alle 20.00
sabato mattina su appuntamento, pomeriggio 16.00 – 20.00, lunedì e festivi su appuntamento
Vernissage
15 Febbraio 2006, ore 19
Autore
Curatore