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Dalla figuratività all’astrazione
Percorsi dell’Arte italiana tra 1945 e 1960 dalle collezioni della galleria nazionale d’arte moderna
Comunicato stampa
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Le seicentesche Scuderie Aldobrandini del Comune di Frascati, ristrutturate da Massimiliano Fuksas e dotate di un bellissimo spazio espositivo, su iniziativa del Sindaco Francesco Paolo Posa e dell’Assessore Stefano Di Tommaso ospitano dal 19 febbraio al 17 aprile 2006 un’esposizione di 68 opere facenti parte delle collezioni della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, molte delle quali non esposte al pubblico. Con questa nuova mostra, Dalla figuratività all’astrazione. Percorsi dell’Arte italiana tra 1945 e 1960. Dalle collezioni della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, l’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Frascati e la GNAM offrono un’occasione unica per ammirare 58 dipinti e 10 sculture di alcuni tra i più importanti artisti italiani. Rappresentative degli anni dal ’45 al ’60, le opere ripropongono il clima di sperimentazione linguistica e di ricerca di quel fervente periodo di rinnovamento del linguaggio artistico italiano avvenuto dopo la guerra con l’esigenza dell’arte italiana di aprirsi al confronto con le esperienze internazionali.
Alla fine del secondo conflitto mondiale la crisi della cultura determina, infatti, anche in Italia una introspezione delle coscienze e una ribellione nei confronti delle modalità espressive delle esperienze artistiche precedenti. Il dibattito sul futuro dell’arte italiana si discute sulle riviste, nelle gallerie, nei gruppi che si formano. Nel 1946 si costituisce il Fronte Nuovo delle Arti tra Milano e Venezia, raggruppamento degli artisti più innovatori che difendono un’arte ispirata alle avanguardie storiche. Già al suo interno coesistono due anime, l’una tendente all’astrazione, l’altra che sceglie di non abbandonare il terreno della realtà. Nel 1947 a Roma si crea Forma 1, nel 1948 a Milano il Movimento Arte Concreta. Anche negli anni seguenti diversi sono i raggruppamenti che intendono formulare nuove possibilità artistiche, dal Gruppo degli Otto a Origine, dallo Spazialismo, al Nuclearismo, ma anche molti gli artisti che preferiscono percorrere da soli la strada del rinnovamento, a volte verso l’astrazione e l’informale a volte verso un nuovo tipo di figurazione.
Gli anni dal 1945 al 1960 consentono a tanti artisti italiani di scegliere un versante e trovare, con originalità e coerenza, una dimensione matura della propria arte. Questa “nuova” generazione, con i suoi tormenti e le sue fedi, è la generazione dei “padri” dell’odierna cultura artistica in Italia, presenti in questa esposizione con opere significative di quel particolare momento storico.
Dunque un appuntamento imperdibile quello di Frascati, curato da Mariastella Margozzi e Stefania Frezzotti della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, che testimonia questo importante momento dell’arte italiana attraverso le opere di Afro, Vedova, Pirandello, Guttuso, Marini, Birolli, Campigli, Prampolini, Gentilini, Leoncillo, Consagra, Mastroianni, Capogrossi, Colla, Minguzzi, Cagli, Turcato, Mirko, Moreni, Maselli, Scialoja, Santomaso, de Chirico, senza dimenticare gli astrattisti Rho,Vespignani, Radice e Reggiani, Soldati, ma anche Brindisi, Saetti, Uncini, Savelli, Cassinari, Sadun, Scordia, Avenali, Corpora, Franchina, Giarrizzo, Lazzari, Monachesi, Romiti, Perizi, Vagnetti, Pizzinato, Montanarini, Manca, Paulucci, Perilli, Migneco, Bellani.
Molte delle opere esposte sono state acquistate dalla Galleria Nazionale presso le maggiori esposizioni nazionali, alcune a mostre presso gallerie private, o direttamente dagli artisti. Altre, un cospicuo numero, sono state depositate dagli artisti stessi, desiderosi di conquistare un posto di rispetto se non di rilievo, in quella che era considerata la più importante vetrina istituzionale d’Italia. Dal 1945 al 1960, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna era diretta da Palma Bucarelli che, insieme a Giulio Carlo Argan, conduceva una politica di acquisizioni e di eventi espositivi privilegiando il versante degli astrattisti e valorizzando una significativa fetta dell’arte italiana più recente, anche se indubbiamente chiusa a quelle espressioni artistiche in qualche modo legate ancora alla tradizione figurativa.
Per problemi di spazio, molte delle opere presentate in questa mostra, vennero esposte in Galleria Nazionale solo per brevi periodi e alcune solo episodicamente. Restituirle alla pubblica fruizione, contestualizzandole in quel clima, rappresenta anche un’operazione doverosa, una sorta di omaggio a tanti artisti, protagonisti di quel periodo.
Nell’ambito della mostra saranno proiettati interessanti filmati dell’Istituto Luce relativi alla vita culturale e artistica italiana di quegli anni.
L’evento è promosso dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Frascati con la collaborazione di Schiaffini Travel, Citroen Italia S.p.A. – Roma, Banca Popolare del Lazio, Associazione «Vigne del Lazio», con il contributo tecnico dell’Istituto Luce e con il patrocinio degli Assessorati alla Cultura della Regione Lazio e della Provincia di Roma.
Alla fine del secondo conflitto mondiale la crisi della cultura determina, infatti, anche in Italia una introspezione delle coscienze e una ribellione nei confronti delle modalità espressive delle esperienze artistiche precedenti. Il dibattito sul futuro dell’arte italiana si discute sulle riviste, nelle gallerie, nei gruppi che si formano. Nel 1946 si costituisce il Fronte Nuovo delle Arti tra Milano e Venezia, raggruppamento degli artisti più innovatori che difendono un’arte ispirata alle avanguardie storiche. Già al suo interno coesistono due anime, l’una tendente all’astrazione, l’altra che sceglie di non abbandonare il terreno della realtà. Nel 1947 a Roma si crea Forma 1, nel 1948 a Milano il Movimento Arte Concreta. Anche negli anni seguenti diversi sono i raggruppamenti che intendono formulare nuove possibilità artistiche, dal Gruppo degli Otto a Origine, dallo Spazialismo, al Nuclearismo, ma anche molti gli artisti che preferiscono percorrere da soli la strada del rinnovamento, a volte verso l’astrazione e l’informale a volte verso un nuovo tipo di figurazione.
Gli anni dal 1945 al 1960 consentono a tanti artisti italiani di scegliere un versante e trovare, con originalità e coerenza, una dimensione matura della propria arte. Questa “nuova” generazione, con i suoi tormenti e le sue fedi, è la generazione dei “padri” dell’odierna cultura artistica in Italia, presenti in questa esposizione con opere significative di quel particolare momento storico.
Dunque un appuntamento imperdibile quello di Frascati, curato da Mariastella Margozzi e Stefania Frezzotti della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, che testimonia questo importante momento dell’arte italiana attraverso le opere di Afro, Vedova, Pirandello, Guttuso, Marini, Birolli, Campigli, Prampolini, Gentilini, Leoncillo, Consagra, Mastroianni, Capogrossi, Colla, Minguzzi, Cagli, Turcato, Mirko, Moreni, Maselli, Scialoja, Santomaso, de Chirico, senza dimenticare gli astrattisti Rho,Vespignani, Radice e Reggiani, Soldati, ma anche Brindisi, Saetti, Uncini, Savelli, Cassinari, Sadun, Scordia, Avenali, Corpora, Franchina, Giarrizzo, Lazzari, Monachesi, Romiti, Perizi, Vagnetti, Pizzinato, Montanarini, Manca, Paulucci, Perilli, Migneco, Bellani.
Molte delle opere esposte sono state acquistate dalla Galleria Nazionale presso le maggiori esposizioni nazionali, alcune a mostre presso gallerie private, o direttamente dagli artisti. Altre, un cospicuo numero, sono state depositate dagli artisti stessi, desiderosi di conquistare un posto di rispetto se non di rilievo, in quella che era considerata la più importante vetrina istituzionale d’Italia. Dal 1945 al 1960, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna era diretta da Palma Bucarelli che, insieme a Giulio Carlo Argan, conduceva una politica di acquisizioni e di eventi espositivi privilegiando il versante degli astrattisti e valorizzando una significativa fetta dell’arte italiana più recente, anche se indubbiamente chiusa a quelle espressioni artistiche in qualche modo legate ancora alla tradizione figurativa.
Per problemi di spazio, molte delle opere presentate in questa mostra, vennero esposte in Galleria Nazionale solo per brevi periodi e alcune solo episodicamente. Restituirle alla pubblica fruizione, contestualizzandole in quel clima, rappresenta anche un’operazione doverosa, una sorta di omaggio a tanti artisti, protagonisti di quel periodo.
Nell’ambito della mostra saranno proiettati interessanti filmati dell’Istituto Luce relativi alla vita culturale e artistica italiana di quegli anni.
L’evento è promosso dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Frascati con la collaborazione di Schiaffini Travel, Citroen Italia S.p.A. – Roma, Banca Popolare del Lazio, Associazione «Vigne del Lazio», con il contributo tecnico dell’Istituto Luce e con il patrocinio degli Assessorati alla Cultura della Regione Lazio e della Provincia di Roma.
18
febbraio 2006
Dalla figuratività all’astrazione
Dal 18 febbraio al 16 aprile 2006
arte contemporanea
Location
SCUDERIE ALDOBRANDINI
Frascati, Piazza Guglielmo Marconi, 6, (Roma)
Frascati, Piazza Guglielmo Marconi, 6, (Roma)
Biglietti
intero 5,16 euro - ridotto 2,58 euro
Orario di apertura
martedì/venerdì ore 10.00-18.00; sabato, domenica e festivi ore 10.00-19.00. Lunedì chiuso
Vernissage
18 Febbraio 2006, ore 18
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore
Curatore