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Paolo Minoli – Progetti e permutazioni
Opere su carta 1968-2004
Comunicato stampa
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A un anno dalla scomparsa la Bilioteca dell’Accademia di Belle Arti di Brera dedica una mostra a Paolo Minoli con 50 opere dagli anni ‘60 al 2005. Sono opere su carta provenienti dalla Fondazione Casa per L’arte Paolo Minoli di Cantù – che ha collaborato alla realizzazione della mostra – particolarmente significative nella ricerca dell’artista, titolare del corso speciale di Cromatologia a Brera dal 1979 al 2004 e da sempre impegnato nella conoscenza e nella verifica dei processi percettivi del colore.
La riflessione di Minoli sulle trasformazioni del colore e le possibilità di applicare la ricerca artistica alla produzione industriale e alla dimensione urbana, nel corso degli anni Ottanta, dal procedimento analitico si è rivolta all’invenzione di una luce basata esclusivamente sul colore riflesso sulla superficie. In questo modo Minoli ha affrontato il rapporto tra Arte e Scienza come una rigorosa modulazione di forme capaci di modificare lo spazio esterno e di incidere su quello interiore dell’uomo.
Nelle carte degli anni Novanta così come nelle opere prevale la concezione progettuale dello spazio logico-matematico, che trasfigura le forme astratte in luoghi dell’immaginazione e dello stupore: il riferimento alla musica e alla poesia diventa uno slancio verso la percezione dell’ignoto. E Eugen Gomringer, teorico dell’arte astratta internazionale, di lui ha scritto che “non esiste un’altra opera significativa che sia riuscita a produrre con mezzi costruttivi una valenza poetica di portata simile”, in modo “così coinvolgente e vicino ai sensi come avviene attraverso Minoli, come compito di vita”.
La sua ricerca più recente sperimenta pittura e scultura quali campi d’azione totali da indagare con specifiche metodologie costruttive, adatte allo spazio mutevole, aperto alle energie della vita e al continuo fluire del tempo.
Tra i riconoscimenti più rilevanti, si segnala la partecipazione alla Biennale di Venezia del 1982 e del 1986 e numerose mostre personali in Italia e all’estero.
La riflessione di Minoli sulle trasformazioni del colore e le possibilità di applicare la ricerca artistica alla produzione industriale e alla dimensione urbana, nel corso degli anni Ottanta, dal procedimento analitico si è rivolta all’invenzione di una luce basata esclusivamente sul colore riflesso sulla superficie. In questo modo Minoli ha affrontato il rapporto tra Arte e Scienza come una rigorosa modulazione di forme capaci di modificare lo spazio esterno e di incidere su quello interiore dell’uomo.
Nelle carte degli anni Novanta così come nelle opere prevale la concezione progettuale dello spazio logico-matematico, che trasfigura le forme astratte in luoghi dell’immaginazione e dello stupore: il riferimento alla musica e alla poesia diventa uno slancio verso la percezione dell’ignoto. E Eugen Gomringer, teorico dell’arte astratta internazionale, di lui ha scritto che “non esiste un’altra opera significativa che sia riuscita a produrre con mezzi costruttivi una valenza poetica di portata simile”, in modo “così coinvolgente e vicino ai sensi come avviene attraverso Minoli, come compito di vita”.
La sua ricerca più recente sperimenta pittura e scultura quali campi d’azione totali da indagare con specifiche metodologie costruttive, adatte allo spazio mutevole, aperto alle energie della vita e al continuo fluire del tempo.
Tra i riconoscimenti più rilevanti, si segnala la partecipazione alla Biennale di Venezia del 1982 e del 1986 e numerose mostre personali in Italia e all’estero.
25
gennaio 2006
Paolo Minoli – Progetti e permutazioni
Dal 25 gennaio al 05 marzo 2006
arte contemporanea
Location
ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI DI BRERA
Milano, Via Brera, 28, (Milano)
Milano, Via Brera, 28, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a giovedì 9-17; venerdì 9-15
Vernissage
25 Gennaio 2006, ore 12
Sito web
www.fondazionemanfredi.org
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