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Domenico Manfredi – Il piacere della tempera
L’artista Domenico Manfredi inaugura con la mostra “Il piacere della tempera” il ciclo dedicato ai Maestri di Brera
Comunicato stampa
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L’artista Domenico Manfredi inaugura con la mostra “Il piacere della tempera” il ciclo dedicato ai Maestri di Brera.
L’Accademia di Brera omaggia i Maestri che hanno segnato lo sviluppo culturale e didattico della stessa con una serie di mostre capaci di cogliere le caratteristiche uniche e peculiari di ciascun artista.
Domenico Manfredi è stato prima assistente all’Accademia di Brera di Pompeo Borra e in seguito titolare della cattedra in pittura. Le trenta opere esposte rappresentano la ricerca di Manfredi elaborata negli anni fra il 2000 e il 2003.
Nelle tele di Domenico Manfredi idee, emozioni e sentimenti sono tradotti in una pittura pura, senza legami a modelli preesistenti. Si potrebbero trovare assonanze con il Bauhaus, per i rapporti formali e compositivi, o con il Surrealismo per gli elementi di scrittura-pittura automatica, ma nelle sue opere non si individuano espliciti rapporti nè con tali modelli nè con tendenze particolari. La pittura è per Manfredi un piacere, autonomo rispetto alle tendenze dominanti dagli anni sessanta ad oggi.
Il colore e lo spazio si trasformano da oggetti di ricerca a elementi dominanti della composizione pittorica. La nettezza dei campi cromatici e l’accostamento dei timbri si percepiscono come successioni e determinano un effetto di profondità attraverso stesure successive nelle quali si possono trovare anche citazioni del lavoro degli anni precedenti.
L'esposizione è corredata da un catalogo con testi dei critici Franco Russoli, Guido Ballo, Roberto Sanesi, colleghi di Manfredi negli anni dell’Accademia, e da contributi di Vincenzo Ferrari e Natale Addamiano, all’epoca suoi assistenti, e dell’ ex allievo Claudio Granaroli.
L’Accademia di Brera omaggia i Maestri che hanno segnato lo sviluppo culturale e didattico della stessa con una serie di mostre capaci di cogliere le caratteristiche uniche e peculiari di ciascun artista.
Domenico Manfredi è stato prima assistente all’Accademia di Brera di Pompeo Borra e in seguito titolare della cattedra in pittura. Le trenta opere esposte rappresentano la ricerca di Manfredi elaborata negli anni fra il 2000 e il 2003.
Nelle tele di Domenico Manfredi idee, emozioni e sentimenti sono tradotti in una pittura pura, senza legami a modelli preesistenti. Si potrebbero trovare assonanze con il Bauhaus, per i rapporti formali e compositivi, o con il Surrealismo per gli elementi di scrittura-pittura automatica, ma nelle sue opere non si individuano espliciti rapporti nè con tali modelli nè con tendenze particolari. La pittura è per Manfredi un piacere, autonomo rispetto alle tendenze dominanti dagli anni sessanta ad oggi.
Il colore e lo spazio si trasformano da oggetti di ricerca a elementi dominanti della composizione pittorica. La nettezza dei campi cromatici e l’accostamento dei timbri si percepiscono come successioni e determinano un effetto di profondità attraverso stesure successive nelle quali si possono trovare anche citazioni del lavoro degli anni precedenti.
L'esposizione è corredata da un catalogo con testi dei critici Franco Russoli, Guido Ballo, Roberto Sanesi, colleghi di Manfredi negli anni dell’Accademia, e da contributi di Vincenzo Ferrari e Natale Addamiano, all’epoca suoi assistenti, e dell’ ex allievo Claudio Granaroli.
24
gennaio 2006
Domenico Manfredi – Il piacere della tempera
Dal 24 gennaio al 19 febbraio 2006
arte contemporanea
Location
ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI DI BRERA
Milano, Via Brera, 28, (Milano)
Milano, Via Brera, 28, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 10-18; sabato 10-13; chiuso la domenica
Vernissage
24 Gennaio 2006, ore 18 presso il Salone Napoleonico
Sito web
www.fondazionemanfredi.org
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