Dal 4 febbraio al 4 marzo 2006, presso la galleria Mercurio Arte Contemporanea in corso Garibaldi 116 a Viareggio, è allestita “Jingles!”, mostra del pittore Armando Orfeo, organizzata con il patrocinio della Fondazione Carnevale di Viareggio.

Nato a Marina di Grosseto nel 1964, Orfeo ha compiuto significative esperienze anche nel campo del fumetto d’autore: in particolare, negli anni ’80 ha collaborato con importanti riviste quali Tempi Supplementari e Frigidaire, pubblicando una serie di storie di personaggi di sua invenzione. Nutrito il suo curriculum espositivo, con personali e collettive sia in Italia che all’estero (Francia, Spagna, Austria, Belgio, Lussemburgo).

Nello spazio viareggino dedicato al contemporaneo e diretto da Gianni Costa, viene presentata una serie di dipinti ad olio e acrilico su tela e su tavola che l’artista grossetano ha eseguito dal 2000 al 2005 per conto di aziende di rilevanza nazionale ed internazionale, con la collaborazione di Spirale Arte di Milano.
In queste opere si osserva il Signor Cozza - sorta di stereotipo del piccolo borghese, da sempre protagonista ‘senza volto’ dei dipinti di Orfeo - smettere i panni dell’uomo qualunque e vestire quelli del testimonial pubblicitario, alle prese con i vari prodotti o servizi promossi dalle aziende interessate: il nostro personaggio non manca di assumere il suo caratteristico atteggiamento ludico-surreale anche in un mondo di calcolate certezze e misurate rassicurazioni, quale è quello della pubblicità.
I lavori di Orfeo sono contraddistinti da un taglio narrativo, da un’esigenza di raccontare tipica del mondo dei fumetti. Anche sul piano grafico, i trascorsi nel settore del fumetto influenzano l’esecuzione dei dipinti: l’artista parte da un disegno architettonico che si definisce nella ripetizione compositiva di modelli figurativi (palazzi, scale) e che finisce per popolarsi di figure ed oggetti. La ricerca di una cifra espressiva personale e riconoscibile viene poi completata dalla definizione dei dettagli e dalla stesura delle campiture in una fattura più propriamente pittorica, che rinuncia alla linea di contorno per valorizzare la componente cromatica. Rispetto alle esperienze del fumetto d’avanguardia, la pittura di Orfeo si differenzia però per l’uso di forme salde e compatte, seppur viste attraverso una deformante lente globulare, e per l’impiego di armonici accordi di colori, fusi in uno stile peculiare sostenuto da un’equilibrata corrispondenza di toni soffusi.