Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Due eccellenze per Matteo Boetti, che dopo la chiusura -cinque anni fa- del suo Studio al quartiere Prati di Roma, sceglie di inaugurare la sua nuova stagione di gallerista con Carla Accardi e Rebecca Ward. In realtà a Todi, sede umbra della nuova galleria, ci sarà anche Andrea Bizzarro, Art Dealer e consulente, a fare parte della co-direzione di quella che è stata chiamata Bibo’s Place, proprio a partire dalle iniziali dei due cognomi. Apertura dell’attività dunque con una sorta di doppia personale, che metterà a confronto proprio il lavoro della giovanissima americana Ward, attualmente in mostra anche da Ronchini a Londra, e della grande italiana Carla Accardi, in un parallelo intitolato, non a caso, “Women’s Genius – One step beyond”.
Luogo della nuova galleria sarà Palazzo Pensi, sede della ex galleria Extramoenia di Giuliana Soprani Dorazio, e la prima mostra sarà accompagnata da un pezzo della critica Manuela Pacella, già Premio Set-Up nella prima edizione della fiera “collaterale” bolognese. Un omaggio all’universo femminile e in particolare proprio alla figura di Soprani Dorazio, non tradendo la tensione verso i giovani per cui Matteo Boetti era diventato molto conosciuto tra gli artisti e i curatori della Roma degli anni ’90 e 2000, che aveva promosso in diverse gallerie dal ’95 al 2008. Anche se oggi sarà l’idea di incontro/scontro, di dialettica visiva tra artisti giovani ad artisti storicizzati a tenersi come la linea curatoriale. Appuntamento col futuro, e con un ritorno in grande stile, per sabato mattina, a mezzogiorno.