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Paolo Riani – Uncharted Territories
progetti visioni incontri 1965-2005
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 20 gennaio (ore 18), presso la Sala delle Volte del Centro Comunale d’Arte e Cultura Exmà, si inaugura a Cagliari la mostra itinerante Uncharted territories, per territori sconosciuti che offrirà le testimonianze più significative del percorso compiuto dall’architetto Paolo Riani in vari paesi del mondo nell'arco di quarant'anni.
L’iniziativa è stata fortemente voluta dal Sindaco di Cagliari Emilio Floris, che sarà presente all’inaugurazione, sostenuta dall’Assessorato all’Urbanistica e rientra nell’annuale programmazione dell’Assessorato alla Cultura cittadino, con la collaborazione del Consorzio Camù.
Allestita in modo da mettere in luce il singolare intreccio fra l'esperienza professionale e quella più strettamente personale di Paolo Riani, la mostra consentirà di penetrare nel laboratorio dell'Architetto. Presenterà infatti i progetti e i disegni punteggiati dai suoi scritti esplicativi (fra l'altro di gradevole lettura) intesi ad attribuire ovunque valenza civica, culturale ed etica all'Urbanistica e all'Architettura.
La sua curiosità di ricercatore sarà documentata anche dal ricco repertorio di fotografie e di note suggestive sui suoi viaggi, i suoi incontri, i suoi soggiorni in Europa, in Giappone, in America, in Arabia, in Russia.
L'idea di una Cagliari che sappia proporsi come realtà urbana emergente nel panorama mediterraneo, che ispira e anima i programmi e i progetti di chi è preposto al governo della città, non può che trarre forza progettuale, misura etica e qualità estetica dal metodo, dalla poetica, dalle ricerche, dalle sperimentazioni e dalle opere di Paolo Riani.
Di questo architetto-itinerante nel mondo, capace di cogliere, penetrare e interpretare creativamente realtà, esigenze e problematiche assai diverse, Antonio Paolucci sembra cogliere il tratto forse più essenziale quando, nel volume che accompagna la mostra, scrive: Fosse vissuto nel Medioevo Paolo Riani sarebbe stato un maestro comacino. Sarebbe appartenuto cioè a quella corporazione di architetti girovaghi muniti di saperi e di strumenti speciali (per questo si chiamavano magistri cum machinis o maestri comacini in volgare) che giravano l’Europa dalla Catalogna all’Umbria, dalla Lombardia alla Renania, per costruire chiese e palazzi, per dare misura e ordine a città che misura e ordine avevano dimenticato.
L’aver colto in essa un ricco potenziale di stimoli ha indotto i promotori della mostra, a organizzare due importanti iniziative collaterali: una conferenza e un seminario di quattro giorni.
Con la conferenza Esperienze progettuali fra luogo e non-luogo, prevista per il 4 febbraio p.v. nella Sala Convegni dell'EXMA', si intende aprire un dibattito che coinvolga da subito operatori e cittadini quali soggetti attivi e consapevoli nel processo di trasformazione della città.
Il seminario dal titolo Architettura fra luogo e non-luogo -ambito più specifico di confronto di esperienze e di confronto di idee-si articolerà invece in diverse sessioni aperte di lavoro che si svolgeranno nei giorni 8, 9, 10, 11 febbraio sul tema del riordino dell'area urbana e metropolitana di Cagliari, che sente oggi più che mai la necessità di un forte supporto e di un esteso contributo, per assumere compiutamente il ruolo di capitale della Sardegna e di significativa realtà mediterranea.
Il workshop dovrà, quindi, avere come esito l’individuazione di precise linee metodologiche e operative del progetto di trasformazione urbana del caos in spazio strutturato, dei non luoghi in luoghi.
A tal fine, come sostiene lo stesso Sindaco di Cagliari Emilio Floris, si propone, sia pure in embrione, l’idea dell’Urban Center di Cagliari, inteso come laboratorio del progetto urbano partecipato e condiviso, struttura di raccordo e di supporto al momento decisionale anche istituzionale. Non a caso pertanto i lavori organizzati in concomitanza della mostra si articolano fra operatori diversi per origine e ruolo, ma con l’obiettivo comune dell’apertura di un confronto di largo respiro, inteso alla definizione di scenari e strategie per l’avvio di un reale processo di definizione corale delle prospettive legate al futuro della città.
La mostra di Riani assume così il duplice ruolo di fulcro di un concorso di idee e prospettive e di motore di una partecipazione estesa, finalizzato all’obiettivo di uno sviluppo metropolitano ma sostenibile dall’immagine storica della città di Cagliari.
L’iniziativa è stata fortemente voluta dal Sindaco di Cagliari Emilio Floris, che sarà presente all’inaugurazione, sostenuta dall’Assessorato all’Urbanistica e rientra nell’annuale programmazione dell’Assessorato alla Cultura cittadino, con la collaborazione del Consorzio Camù.
Allestita in modo da mettere in luce il singolare intreccio fra l'esperienza professionale e quella più strettamente personale di Paolo Riani, la mostra consentirà di penetrare nel laboratorio dell'Architetto. Presenterà infatti i progetti e i disegni punteggiati dai suoi scritti esplicativi (fra l'altro di gradevole lettura) intesi ad attribuire ovunque valenza civica, culturale ed etica all'Urbanistica e all'Architettura.
La sua curiosità di ricercatore sarà documentata anche dal ricco repertorio di fotografie e di note suggestive sui suoi viaggi, i suoi incontri, i suoi soggiorni in Europa, in Giappone, in America, in Arabia, in Russia.
L'idea di una Cagliari che sappia proporsi come realtà urbana emergente nel panorama mediterraneo, che ispira e anima i programmi e i progetti di chi è preposto al governo della città, non può che trarre forza progettuale, misura etica e qualità estetica dal metodo, dalla poetica, dalle ricerche, dalle sperimentazioni e dalle opere di Paolo Riani.
Di questo architetto-itinerante nel mondo, capace di cogliere, penetrare e interpretare creativamente realtà, esigenze e problematiche assai diverse, Antonio Paolucci sembra cogliere il tratto forse più essenziale quando, nel volume che accompagna la mostra, scrive: Fosse vissuto nel Medioevo Paolo Riani sarebbe stato un maestro comacino. Sarebbe appartenuto cioè a quella corporazione di architetti girovaghi muniti di saperi e di strumenti speciali (per questo si chiamavano magistri cum machinis o maestri comacini in volgare) che giravano l’Europa dalla Catalogna all’Umbria, dalla Lombardia alla Renania, per costruire chiese e palazzi, per dare misura e ordine a città che misura e ordine avevano dimenticato.
L’aver colto in essa un ricco potenziale di stimoli ha indotto i promotori della mostra, a organizzare due importanti iniziative collaterali: una conferenza e un seminario di quattro giorni.
Con la conferenza Esperienze progettuali fra luogo e non-luogo, prevista per il 4 febbraio p.v. nella Sala Convegni dell'EXMA', si intende aprire un dibattito che coinvolga da subito operatori e cittadini quali soggetti attivi e consapevoli nel processo di trasformazione della città.
Il seminario dal titolo Architettura fra luogo e non-luogo -ambito più specifico di confronto di esperienze e di confronto di idee-si articolerà invece in diverse sessioni aperte di lavoro che si svolgeranno nei giorni 8, 9, 10, 11 febbraio sul tema del riordino dell'area urbana e metropolitana di Cagliari, che sente oggi più che mai la necessità di un forte supporto e di un esteso contributo, per assumere compiutamente il ruolo di capitale della Sardegna e di significativa realtà mediterranea.
Il workshop dovrà, quindi, avere come esito l’individuazione di precise linee metodologiche e operative del progetto di trasformazione urbana del caos in spazio strutturato, dei non luoghi in luoghi.
A tal fine, come sostiene lo stesso Sindaco di Cagliari Emilio Floris, si propone, sia pure in embrione, l’idea dell’Urban Center di Cagliari, inteso come laboratorio del progetto urbano partecipato e condiviso, struttura di raccordo e di supporto al momento decisionale anche istituzionale. Non a caso pertanto i lavori organizzati in concomitanza della mostra si articolano fra operatori diversi per origine e ruolo, ma con l’obiettivo comune dell’apertura di un confronto di largo respiro, inteso alla definizione di scenari e strategie per l’avvio di un reale processo di definizione corale delle prospettive legate al futuro della città.
La mostra di Riani assume così il duplice ruolo di fulcro di un concorso di idee e prospettive e di motore di una partecipazione estesa, finalizzato all’obiettivo di uno sviluppo metropolitano ma sostenibile dall’immagine storica della città di Cagliari.
20
gennaio 2006
Paolo Riani – Uncharted Territories
Dal 20 gennaio al 15 febbraio 2006
arte contemporanea
Location
EXMA’
Cagliari, Via San Lucifero, 71, (Cagliari)
Cagliari, Via San Lucifero, 71, (Cagliari)
Orario di apertura
dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00 - chiuso il lunedì
Vernissage
20 Gennaio 2006, ore 18
Ufficio stampa
CONSORZIO CAMU'
Autore