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Caleidoscopio Missoni
La mostra intende ripercorrere l’avventura artistica dei Missoni, puntando l’obiettivo sulla sperimentazione in campo tessile, sull’innovazione delle tipologie vestimentarie e sull’esperienza artistica nella creazione di arazzi in forma di patchwork
Comunicato stampa
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È un confine sottile talvolta quello che divide la moda dall’arte, e in alcuni casi una vera e propria linea di demarcazione non c’è, come per il lavoro dei Missoni, iniziatori di una visione estetica ‘multicolore’ che, applicata alla moda, ha influenzato lo stile di vita contemporaneo. Questo ruolo di innovatori all'interno della cultura contemporanea ha trovato nel tempo importanti riconoscimenti anche in sede museale. Primo tra questi il Whitney Museum of American Art di New York quando nel 1978 ospitò la mostra retrospettiva sui 25 anni di Missoni. Sempre a New York, alcuni abiti Missoni furono esposti al Guggenheim Museum quando, nel 1994, il critico Germano Celant, assertore dei rapporti che, trasversalmente, legano i linguaggi dell'immagine, curò la mostra "The Italian Metamorphosis 1943-1968".
Già nel 1975 il lavoro di Ottavio Missoni venne esposto a Venezia alla Galleria d’Arte “Il Naviglio” in una mostra personale curata da Guido Ballo dal titolo “Missoni e la macchina mago”. A questa mostra se ne affiancarono molte altre e tra queste possiamo citare “Missoni: l’Emozione della Materia” nel 1988 al Museo delle Arti Applicate di Zagabria, “Missonologia” nel 1994 al Museo per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano, “Opera” nel 1996 al Sezon Museum di Tokyo. Più recentemente, nel 2003, anche il Mode Museum di Anversa e il Victoria & Albert Museum di Londra hanno dedicato le loro sale a mostre retrospettive sui Missoni.
Entro questo solco così prestigiosamente tracciato intendono inserirsi anche i Musei Provinciali di Gorizia. La vocazione ad occuparsi di moda viene dalla peculiare fisionomia delle proprie raccolte, che racchiudono un Museo della Moda e delle Arti Applicate, la cui collezione tessile di particolare rilevanza ne fa un unicum in regione ed un raro esemplare a livello nazionale. Nello specifico, la scelta di dedicare una grande mostra a Missoni coniuga due livelli diversissimi, quello di uno strettissimo legame con il territorio regionale e quello di un ampio risalto internazionale. Il legame con il territorio nasce evidentemente da ragioni squisitamente biografiche, legate alla vita di Ottavio, dalmata di nascita e triestino d’adozione, ma è stato ribadito e rinsaldato in più occasioni, l'ultima delle quali la realizzazione dell’opera “Armonia delle diversità” che ha rappresentato la Regione Friuli Venezia Giulia all'Expo 2005 di Aichi in Giappone e che sarà esposta per l’occasione a Gorizia.
Il prossimo 11 febbraio, infatti, si inaugura a Gorizia negli splendidi spazi del settecentesco Palazzo Attems-Petzenstein, già protagonista di rassegne memorabili come quelle dedicate a Zoran Music o a Roberto Capucci, la mostra “Caleidoscopio Missoni”.
La mostra intende ripercorrere l’avventura artistica dei Missoni, puntando l’obiettivo sulla sperimentazione in campo tessile, sull’innovazione delle tipologie vestimentarie e sull’esperienza artistica nella creazione di arazzi in forma di patchwork. È stata concepita come percorso multisensoriale in cui i visitatori possono vedere, toccare e sentire immagini, disegni, stoffe e oggetti rivestiti, per vivere lo stile e la filosofia del colore Missoni. In mostra sarà presente la collezione personale degli arazzi patchwork di Ottavio Missoni, composta da oltre 40 esemplari di grande formato, insieme a più di 100 pezzi tra abiti, maglie, oggetti e tessuti di arredo articolati in una serie di installazioni dal sensazionale effetto caleidoscopico. Si crea così uno spettacolare percorso organizzato per motivi decorativi: righe multicolori, zigzag, fiammati, grafismi e geometrie che fin dagli anni Sessanta sono riconosciuti nel mondo della moda e del design come tratti distintivi del lavoro artistico di Missoni.
Affinché la mostra si possa trasformare in un autentico stimolo creativo sono stati elaborati numerosi progetti didattici per i bambini e i ragazzi delle scuole, differenziati a seconda delle varie fasce di età: sarà così possibile apprendere i fondamenti della tessitura e giocare con carta, colori e filati di lana per realizzare collages ispirati ai motivi caleidoscopici della mostra.
La mostra, visitabile fino al 4 giugno 2006, è curata da Luca Missoni, e sarà corredata da uno speciale catalogo – edito dai Musei Provinciali di Gorizia e curato dalla Sovrintendente dei Musei stessi Raffaella Sgubin – che, oltre a documentare la mostra, attraverso particolari effetti ne ritrasmetterà al meglio le sensazioni.
Già nel 1975 il lavoro di Ottavio Missoni venne esposto a Venezia alla Galleria d’Arte “Il Naviglio” in una mostra personale curata da Guido Ballo dal titolo “Missoni e la macchina mago”. A questa mostra se ne affiancarono molte altre e tra queste possiamo citare “Missoni: l’Emozione della Materia” nel 1988 al Museo delle Arti Applicate di Zagabria, “Missonologia” nel 1994 al Museo per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano, “Opera” nel 1996 al Sezon Museum di Tokyo. Più recentemente, nel 2003, anche il Mode Museum di Anversa e il Victoria & Albert Museum di Londra hanno dedicato le loro sale a mostre retrospettive sui Missoni.
Entro questo solco così prestigiosamente tracciato intendono inserirsi anche i Musei Provinciali di Gorizia. La vocazione ad occuparsi di moda viene dalla peculiare fisionomia delle proprie raccolte, che racchiudono un Museo della Moda e delle Arti Applicate, la cui collezione tessile di particolare rilevanza ne fa un unicum in regione ed un raro esemplare a livello nazionale. Nello specifico, la scelta di dedicare una grande mostra a Missoni coniuga due livelli diversissimi, quello di uno strettissimo legame con il territorio regionale e quello di un ampio risalto internazionale. Il legame con il territorio nasce evidentemente da ragioni squisitamente biografiche, legate alla vita di Ottavio, dalmata di nascita e triestino d’adozione, ma è stato ribadito e rinsaldato in più occasioni, l'ultima delle quali la realizzazione dell’opera “Armonia delle diversità” che ha rappresentato la Regione Friuli Venezia Giulia all'Expo 2005 di Aichi in Giappone e che sarà esposta per l’occasione a Gorizia.
Il prossimo 11 febbraio, infatti, si inaugura a Gorizia negli splendidi spazi del settecentesco Palazzo Attems-Petzenstein, già protagonista di rassegne memorabili come quelle dedicate a Zoran Music o a Roberto Capucci, la mostra “Caleidoscopio Missoni”.
La mostra intende ripercorrere l’avventura artistica dei Missoni, puntando l’obiettivo sulla sperimentazione in campo tessile, sull’innovazione delle tipologie vestimentarie e sull’esperienza artistica nella creazione di arazzi in forma di patchwork. È stata concepita come percorso multisensoriale in cui i visitatori possono vedere, toccare e sentire immagini, disegni, stoffe e oggetti rivestiti, per vivere lo stile e la filosofia del colore Missoni. In mostra sarà presente la collezione personale degli arazzi patchwork di Ottavio Missoni, composta da oltre 40 esemplari di grande formato, insieme a più di 100 pezzi tra abiti, maglie, oggetti e tessuti di arredo articolati in una serie di installazioni dal sensazionale effetto caleidoscopico. Si crea così uno spettacolare percorso organizzato per motivi decorativi: righe multicolori, zigzag, fiammati, grafismi e geometrie che fin dagli anni Sessanta sono riconosciuti nel mondo della moda e del design come tratti distintivi del lavoro artistico di Missoni.
Affinché la mostra si possa trasformare in un autentico stimolo creativo sono stati elaborati numerosi progetti didattici per i bambini e i ragazzi delle scuole, differenziati a seconda delle varie fasce di età: sarà così possibile apprendere i fondamenti della tessitura e giocare con carta, colori e filati di lana per realizzare collages ispirati ai motivi caleidoscopici della mostra.
La mostra, visitabile fino al 4 giugno 2006, è curata da Luca Missoni, e sarà corredata da uno speciale catalogo – edito dai Musei Provinciali di Gorizia e curato dalla Sovrintendente dei Musei stessi Raffaella Sgubin – che, oltre a documentare la mostra, attraverso particolari effetti ne ritrasmetterà al meglio le sensazioni.
11
febbraio 2006
Caleidoscopio Missoni
Dall'undici febbraio al 17 settembre 2006
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
PALAZZO ATTEMS-PETZENSTEIN
Gorizia, Piazza Edmondo De Amicis, 2, (Gorizia)
Gorizia, Piazza Edmondo De Amicis, 2, (Gorizia)
Orario di apertura
9-19; lunedì chiuso tranne il 17 e il 24 aprile e il 1 maggio; venerdì l'apertura è prolungata sino alle 23, con l'offerta di una visita guidata gratuita alle 21. Il sabato alle ore 16.30 ai bambini in visita alla mostra viene offerto un laboratorio didattico gratuito (massimo 20 partecipanti)
Curatore