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Bergamo Arte Fiera 2006
fiera di arte moderna e contemporanea
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mercato – Il mercato dell’Arte sta vivendo un momeno di grande fervore, in America e nelle grandi piazze europee si moltiplicano mostre ed esposizioni, e le vendite delle case d’asta – sempre più serrate – diventano veri e propri eventi per le cifre d’aggiudicazione costantemente straordinare, che raggiungo. E’ un vero e proprio boom che interessa in modo particolare l’Arte Contemporanea e, con meno eccessi ma con sorprendente costanza, l’Arte Moderna. All’origine di questa situazione l’ingresso sul mercato di capitali provenienti da Paesi finora “assenti” sul mercato artistico: Russia, India e Paesi asiatici con la Cina avanti a tutti.
Su quest’onda, ormai da qualche tempo pure il mercato italiano si è vivacizzato moltiplicando l’interesse e le richieste di un pubblico sempre più vasto e preparato. In questa dilatazione di confini, rapporti economici e nuovi potenziali clienti aumentano gli ambiti d’intervento, si moltiplicano le iniziative e le manifestazioni espositive ma, parallelamente, si stringono le maglie cosicché solo gli appuntamenti seri e altamente qualificati hanno, oltre al presente, anche un futuro.
E’ su questi presupposti che Bergamo ArteFiera (nel 2005 Utopia), mostra mercato esclusivamente dedicata all’Arte Moderna e Contemporanea, è diventata un appuntamento fisso, con scadenza annuale.
In una “piazza” attiva e intellettualmente vivace, come quella che gravita attorno alla città orobica, le aspettative per questo evento sono molte.
L’espansione e il rafforzamento di Bergamo ArteFiera é l’ultimo tassello per confermare Bergamo come città d’arte a tuttotondo.
Obbiettivi – L’organizzazione, sicura di rinnovare ed amplificare il successo dello scorso anno, è certa di aver dato corso ad una manifestazione che, anno dopo anno, diventi un appuntamento in grado di confrontarsi con all’asse ormai stabilizzato Bologna-Milano-Torino.
Nel sistema dell’Arte Moderna e Contemporanea che si sta consolidando in Italia, Bergamo ArteFiera si propone come rendez-vous da non mancare per comprendere le tendenze artistiche della produzione contemporanea, gli orientamenti del collezionismo e il reale polso del mercato del moderno che si sta sempre più confermando come un vero bene rifugio, la cui la valenza aumenta grazie al valore aggiunto “estetico”, di gratificazione, appagamento e crescita personale di coloro che hanno il privilegio del possesso.
Dal 17 al 20 febbraio 2005 parteciperanno ad Bergamo ArteFiera una sessantina circa Gallerie. L’elenco comprende alcune delle Galleria più grandi ed importanti che operano attualmente in Italia, e solitamente presenti solo agli appuntamenti nazionali ed internazionali già ampiamente affermati. La loro presenza fa di Bergamo ArteFiera la prima mostra fuori dal circuito degli appuntamenti considerati immancabili per gli amanti del moderno e contemporaneo.
Le Gallerie presenti garantiscono un percorso di alta qualità dove accanto alle opere di artisti ormai “storicizzati” saranno esposte nuove proposte attentamente selezionate. E se l’indirizzo generale della mostra sembra guardare all’arte degli anni ’50 e ’60 e meno al figurativo classico del pieno Novecento, non mancheranno sguardi ed incursioni nell’arte dei grandi maestri del secolo, con un occhio privilegiato per la loro produzione proprio di metà secolo.
La mostra si presenta come un insieme armonico, senza divisioni in settori, in cui le articolazioni tematiche forniranno diverse opportunità per confrontare le molteplici anime dell’arte del Novecento e della produzione attuale.
Allestimento – Per creare uno spazio espositivo rispondente alle esigenze dei Galleristi e garantire un’esposizione altamente fruibile anche per il pubblico, il lay-out di Bergamo ArteFiers è stato giocato all’insegna della modernità, in una struttura altamente tecnologica com’è la Nuova Fiera di Bergamo. Stand e corridoi ampi; superfici verticali bianche e orizzontali grigie per un allestimento scevro da interferenze di ordine formale e cromatico. In sostanza, una scelta di essenzialità e rigore dove a dominare sono la luce e gli spazi.
Inaugurazione – La mostra sarà inaugurata alla presenza di autorità provinciali e cittadine il 17 febbraio alle ore 19.00. Durante la serata, in perfetta sintonia con l’arte esposta e la scenografia sonora creata per Bergamo ArteFiera, si esibirà in una suggestiva danza moderna un gruppo di ballerine della Royal Accademy.
Manifestazioni Collaterali
• Installazione “Giardini Industriali” di Giovanni Minelli
“La strategia è semplice, convinci la gente che ha bisogno di qualcosa di inutile e lei non ne potrà più fare a meno.
Inchiodati in un sistema in cui i bisogni ci vengono imposti, schiavi di una società in cui l’imperativo è produrre (e comprare) ad ogni costo, ho deciso che c’era bisogno di più verde!
La soluzione? I miei giardini industriali!
Sempre verdi, modulari, componibili a piacimento, lavabili e a basso costo, con sistema di fori per aerazione costante e controllata. E allora produco e produco giardini di plastica perché prima o poi tutti ne avranno bisogno!
Ho voluto che all’interno di questa opera ci fosse un vero e proprio progetto di ricollocazione di un modulo industriale, il rocchetto della lana, cercare quindi un uso alternativo di un prodotto che sta scomparendo a causa della forte crisi che sta vivendo l’industria tessile italiana.
La Cina mette in crisi l’industria italiana? La creatività è la nostra salvezza!” (Giovanni Minelli 2005)
• Una scenografia sonora per Bergamo ArteFiera di Paola Samoggia
In un mondo pieno di stimoli sonori e multimediali le fiere di arte Contemporanea oggi risultano stranamente “silenziose”. A parte alcune installazioni o performances di artisti giovanissimi che prevedono l’utilizzo di video o inserti sonori, la maggior parte delle aree espositive ospitano come unica “presenza sonora” il solo brusio indistinto delle voci umane.
Anche le Gallerie d’Arte e i Musei pretendono una contemplazione silenziosa da parte degli osservatori che, a parere della compositrice Paola Samoggia, costituisce una magnifica opportunità mancata: perché musica e arte sono da sempre state fonte di reciproca ispirazione.
Da questa riflessione nasce l’idea di creare una scenografia sonora per Bergamo ArteFiera, una composizione intesa non come protagonista da ascoltare in ossequioso silenzio, ma come stimolo sonoro in grado di suscitare nuove sensazioni.
Sensazioni ogni volta differenti ed in continua evoluzioni perché sviluppate a fronte di soggetti – in questo caso le opere esposte – sempre diversi, che a loro volta sono già soggetti e stimoli di interpretazione personale.
Paola Samoggi da anni lavora nel settore dell’Arte Contemporanea riavvicinando le percezioni visive a quelle uditive attraverso il genere Fotogramma Musi9cale da lei ideato. Queste composizioni sono considerate appartenenti alla musica elettronica in quanto necessitano di sincronizzazioni ed effetti che solo un computer è in grado di gestire, tuttavia in esse si percepisce tutta l’esperienza maturata dall’autrice in ambito classico e jazzistico.
• Gamec – Galleria di Arte Moderna e Contemporanea
Su quest’onda, ormai da qualche tempo pure il mercato italiano si è vivacizzato moltiplicando l’interesse e le richieste di un pubblico sempre più vasto e preparato. In questa dilatazione di confini, rapporti economici e nuovi potenziali clienti aumentano gli ambiti d’intervento, si moltiplicano le iniziative e le manifestazioni espositive ma, parallelamente, si stringono le maglie cosicché solo gli appuntamenti seri e altamente qualificati hanno, oltre al presente, anche un futuro.
E’ su questi presupposti che Bergamo ArteFiera (nel 2005 Utopia), mostra mercato esclusivamente dedicata all’Arte Moderna e Contemporanea, è diventata un appuntamento fisso, con scadenza annuale.
In una “piazza” attiva e intellettualmente vivace, come quella che gravita attorno alla città orobica, le aspettative per questo evento sono molte.
L’espansione e il rafforzamento di Bergamo ArteFiera é l’ultimo tassello per confermare Bergamo come città d’arte a tuttotondo.
Obbiettivi – L’organizzazione, sicura di rinnovare ed amplificare il successo dello scorso anno, è certa di aver dato corso ad una manifestazione che, anno dopo anno, diventi un appuntamento in grado di confrontarsi con all’asse ormai stabilizzato Bologna-Milano-Torino.
Nel sistema dell’Arte Moderna e Contemporanea che si sta consolidando in Italia, Bergamo ArteFiera si propone come rendez-vous da non mancare per comprendere le tendenze artistiche della produzione contemporanea, gli orientamenti del collezionismo e il reale polso del mercato del moderno che si sta sempre più confermando come un vero bene rifugio, la cui la valenza aumenta grazie al valore aggiunto “estetico”, di gratificazione, appagamento e crescita personale di coloro che hanno il privilegio del possesso.
Dal 17 al 20 febbraio 2005 parteciperanno ad Bergamo ArteFiera una sessantina circa Gallerie. L’elenco comprende alcune delle Galleria più grandi ed importanti che operano attualmente in Italia, e solitamente presenti solo agli appuntamenti nazionali ed internazionali già ampiamente affermati. La loro presenza fa di Bergamo ArteFiera la prima mostra fuori dal circuito degli appuntamenti considerati immancabili per gli amanti del moderno e contemporaneo.
Le Gallerie presenti garantiscono un percorso di alta qualità dove accanto alle opere di artisti ormai “storicizzati” saranno esposte nuove proposte attentamente selezionate. E se l’indirizzo generale della mostra sembra guardare all’arte degli anni ’50 e ’60 e meno al figurativo classico del pieno Novecento, non mancheranno sguardi ed incursioni nell’arte dei grandi maestri del secolo, con un occhio privilegiato per la loro produzione proprio di metà secolo.
La mostra si presenta come un insieme armonico, senza divisioni in settori, in cui le articolazioni tematiche forniranno diverse opportunità per confrontare le molteplici anime dell’arte del Novecento e della produzione attuale.
Allestimento – Per creare uno spazio espositivo rispondente alle esigenze dei Galleristi e garantire un’esposizione altamente fruibile anche per il pubblico, il lay-out di Bergamo ArteFiers è stato giocato all’insegna della modernità, in una struttura altamente tecnologica com’è la Nuova Fiera di Bergamo. Stand e corridoi ampi; superfici verticali bianche e orizzontali grigie per un allestimento scevro da interferenze di ordine formale e cromatico. In sostanza, una scelta di essenzialità e rigore dove a dominare sono la luce e gli spazi.
Inaugurazione – La mostra sarà inaugurata alla presenza di autorità provinciali e cittadine il 17 febbraio alle ore 19.00. Durante la serata, in perfetta sintonia con l’arte esposta e la scenografia sonora creata per Bergamo ArteFiera, si esibirà in una suggestiva danza moderna un gruppo di ballerine della Royal Accademy.
Manifestazioni Collaterali
• Installazione “Giardini Industriali” di Giovanni Minelli
“La strategia è semplice, convinci la gente che ha bisogno di qualcosa di inutile e lei non ne potrà più fare a meno.
Inchiodati in un sistema in cui i bisogni ci vengono imposti, schiavi di una società in cui l’imperativo è produrre (e comprare) ad ogni costo, ho deciso che c’era bisogno di più verde!
La soluzione? I miei giardini industriali!
Sempre verdi, modulari, componibili a piacimento, lavabili e a basso costo, con sistema di fori per aerazione costante e controllata. E allora produco e produco giardini di plastica perché prima o poi tutti ne avranno bisogno!
Ho voluto che all’interno di questa opera ci fosse un vero e proprio progetto di ricollocazione di un modulo industriale, il rocchetto della lana, cercare quindi un uso alternativo di un prodotto che sta scomparendo a causa della forte crisi che sta vivendo l’industria tessile italiana.
La Cina mette in crisi l’industria italiana? La creatività è la nostra salvezza!” (Giovanni Minelli 2005)
• Una scenografia sonora per Bergamo ArteFiera di Paola Samoggia
In un mondo pieno di stimoli sonori e multimediali le fiere di arte Contemporanea oggi risultano stranamente “silenziose”. A parte alcune installazioni o performances di artisti giovanissimi che prevedono l’utilizzo di video o inserti sonori, la maggior parte delle aree espositive ospitano come unica “presenza sonora” il solo brusio indistinto delle voci umane.
Anche le Gallerie d’Arte e i Musei pretendono una contemplazione silenziosa da parte degli osservatori che, a parere della compositrice Paola Samoggia, costituisce una magnifica opportunità mancata: perché musica e arte sono da sempre state fonte di reciproca ispirazione.
Da questa riflessione nasce l’idea di creare una scenografia sonora per Bergamo ArteFiera, una composizione intesa non come protagonista da ascoltare in ossequioso silenzio, ma come stimolo sonoro in grado di suscitare nuove sensazioni.
Sensazioni ogni volta differenti ed in continua evoluzioni perché sviluppate a fronte di soggetti – in questo caso le opere esposte – sempre diversi, che a loro volta sono già soggetti e stimoli di interpretazione personale.
Paola Samoggi da anni lavora nel settore dell’Arte Contemporanea riavvicinando le percezioni visive a quelle uditive attraverso il genere Fotogramma Musi9cale da lei ideato. Queste composizioni sono considerate appartenenti alla musica elettronica in quanto necessitano di sincronizzazioni ed effetti che solo un computer è in grado di gestire, tuttavia in esse si percepisce tutta l’esperienza maturata dall’autrice in ambito classico e jazzistico.
• Gamec – Galleria di Arte Moderna e Contemporanea
17
febbraio 2006
Bergamo Arte Fiera 2006
Dal 17 al 20 febbraio 2006
arte moderna e contemporanea
fiera
fiera
Location
NUOVA FIERA BERGAMO
Bergamo, Via Lunga, (Bergamo)
Bergamo, Via Lunga, (Bergamo)
Vernissage
17 Febbraio 2006, ore 19
Sito web
www.bergamoartefiera.it