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Patrimonio Sacro
Gli indiani nordamericani nelle fotografie di Edward S. Curtis
Comunicato stampa
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Attraverso l�occhio attento di Edward Sheriff Curtis (1868-1952), Castello D'Albertis espone 60 immagini degli Indiani nordamericani realizzate dal grande fotografo statunitense che ha percorso per trent�anni gli Stati Uniti d�America ed ha raccolto in 20 volumi un patrimonio fotografico ed etnografico impareggiabile di oltre 40.000 negativi e 10.000 canti della trasmissione orale delle popolazioni indigene nordamericane. Quella di Curtis, che lui stesso defin� "un sogno cos� grande che non riesco a vederlo tutto", fu un'impresa straordinaria che nel fornire un contributo fondamentale al mondo dell�arte, della fotografia, dell�etnologia e dell�editoria, lo coinvolse in un�odissea personale, compromettendo la sua vita famigliare, il suo benessere economico, la sua salute.
La mostra fotografica, unica nel suo genere, specificatamente commissionata dalla Missione Diplomatica degli Stati Uniti d�America in Italia, include 60 stampe fotografiche di qualit� museale, pannelli didattici, riproduzioni e un film realizzato da Anne Makepeace incentrato sull�opera di Curtis e sul suo rapporto con gli Indiani Nordamericani suoi contemporanei. Gran parte delle stampe sono riproduzioni di processi e tecniche rarissime utilizzati da Curtis per le sue immagini pi� note. Tutte provengono dalla collezione personale di Christopher Cardozo, riconosciuto come il pi� grande esperto dell�opera e della vita di Edward S. Curtis, il cui personale archivio fotografico contiene pi� di 4.000 stampe originali di Curtis.
Suddivisa tra le aree del Sudovest, del Nordovest e delle Grandi Pianure, la mostra, che proprio a Castello D�Albertis inaugura un tour che la porter� in altre citt� italiane ed europee, propone intense scene di vita quotidiana, profondi ritratti, grandiosi paesaggi e momenti rituali di numerose popolazioni degli Stati Uniti, tra cui Hopi, Apache, Assiniboin, Blackfeet, Cheyenne o Comanche, illustrandone la straordinaria diversit� e celebrandone la storia, la dignit� e la bellezza.
Curiosa e significativa coincidenza: la mostra, che rimarr� a Castello D�Albertis fino al 29 gennaio, apre al pubblico il 16 dicembre, a cento anni dalla lettera, datata appunto 16 dicembre 1905 e inclusa nei pannelli didattici, che l�allora Presidente degli Stati Uniti d�America Theodore Roosevelt scrisse a Curtis esprimendogli il pi� profondo e sentito apprezzamento per la sua immane impresa che consegnava alla Storia, perch� le custodisse, storia, cultura e tradizioni degli Indiani nordamericani.
La mostra fotografica, unica nel suo genere, specificatamente commissionata dalla Missione Diplomatica degli Stati Uniti d�America in Italia, include 60 stampe fotografiche di qualit� museale, pannelli didattici, riproduzioni e un film realizzato da Anne Makepeace incentrato sull�opera di Curtis e sul suo rapporto con gli Indiani Nordamericani suoi contemporanei. Gran parte delle stampe sono riproduzioni di processi e tecniche rarissime utilizzati da Curtis per le sue immagini pi� note. Tutte provengono dalla collezione personale di Christopher Cardozo, riconosciuto come il pi� grande esperto dell�opera e della vita di Edward S. Curtis, il cui personale archivio fotografico contiene pi� di 4.000 stampe originali di Curtis.
Suddivisa tra le aree del Sudovest, del Nordovest e delle Grandi Pianure, la mostra, che proprio a Castello D�Albertis inaugura un tour che la porter� in altre citt� italiane ed europee, propone intense scene di vita quotidiana, profondi ritratti, grandiosi paesaggi e momenti rituali di numerose popolazioni degli Stati Uniti, tra cui Hopi, Apache, Assiniboin, Blackfeet, Cheyenne o Comanche, illustrandone la straordinaria diversit� e celebrandone la storia, la dignit� e la bellezza.
Curiosa e significativa coincidenza: la mostra, che rimarr� a Castello D�Albertis fino al 29 gennaio, apre al pubblico il 16 dicembre, a cento anni dalla lettera, datata appunto 16 dicembre 1905 e inclusa nei pannelli didattici, che l�allora Presidente degli Stati Uniti d�America Theodore Roosevelt scrisse a Curtis esprimendogli il pi� profondo e sentito apprezzamento per la sua immane impresa che consegnava alla Storia, perch� le custodisse, storia, cultura e tradizioni degli Indiani nordamericani.
15
dicembre 2005
Patrimonio Sacro
Dal 15 dicembre 2005 al 19 marzo 2006
fotografia
Location
CASTELLO D’ALBERTIS – MUSEO DELLE CULTURE DEL MONDO
Genova, Corso Dogali, 18, (Genova)
Genova, Corso Dogali, 18, (Genova)
Orario di apertura
Martedì-venerdì: 10-17; sabato e domenica 10-18; lunedì chiuso
Vernissage
15 Dicembre 2005, ore 17.30
Autore