In un racconto di Jorge Luis Borges l’Aleph rappresenta un contenitore di enigmi, di sorprese, un interrogativo.
Medesimo ruolo assumono gli spazi della libreria, che accolgono le opere di cinque artisti, attivi nel panorama contemporaneo. Pittura, fotografia e video arte entrano in contatto tra loro, dialogano, coinvolgono lo spettatore in un gioco quasi alchemico.
Dalle grandi trottole di Azelio Corni, che sembrano lacerare l’illusorietà dell’immagine all’occhio curioso del giovane fotografo Cristian Cstelnuovo, che presenta scatti di una Milano abbandonata dove le architetture sovrastano la presenza umana.
La mente e lo sguardo dell’osservatore viaggiano attraverso le nude geometrie, protagoniste assolute nei video di Umberto Corni, attraverso le curiose e insolite macchine di Francesco Marelli e nei volti di uomini e donne, preservatori di segreti preziosi e verità profonde, di Pino Ceriotti.
Un viaggio, dunque, nei luoghi – nella materia – nei colori. Un viaggio negli enigmi, tra le sorprese, negli interrogativi che ogni artista, in questi luoghi e tra le sue opere, ci dà la possibilità di compiere.