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Quadreria 2006
Arte italiana del novecento da Balla a Sironi
Comunicato stampa
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Sulla scia delle ormai classiche rassegne periodiche della Galleria Carlo Virgilio, dedicate col titolo “Quadreria” alla presentazione di episodi preziosi dell’arte del XIX secolo (sia pur con acute divagazioni nelle propaggini dei due secoli limitrofi), con questa mostra entriamo di peso in un periodo immediatamente successivo, laddove le precedenti per lo più terminavano.
Gli anni tra il 1910 e la seconda Guerra mondiale furono per l’arte europea il momento “eroico” del secolo, ove si forgiarono i linguaggi più innovativi e si posero le basi per le grandi elaborazioni successive, potremmo dire fino a oggi.
Si è voluto inoltre, come elemento singolare (a parte il diverso scorcio cronologico) rispetto alla classica struttura delle mostre della galleria, marcare l’attenzione esclusivamente sul contesto italiano, che senza dubbio è quello che nelle definizioni critiche del recente passato maggiormente ha sofferto di mancate sistematizzazioni e corrette valutazioni. Artisti come Balla, Sironi, de Chirico, Severini, Carrà, Casorati, Morandi, Pirandello, Guttuso, Fontana, e qui interrompiamo l’elenco che diverrebbe troppo lungo; movimenti come il Futurismo (anche e forse soprattutto quello dopo il 1915), “Valori Plastici”, il Novecento, la Scuola di via Cavour e la Scuola Romana, il Muralismo; insomma, questa straordinaria varietà di motivi e di temi, di personaggi di prima grandezza e di movimenti, non hanno un paragone possibile con altri contesti europei, fuori Parigi.
Senza pretendere quindi una completezza che sarebbe impraticabile, per definire tutte le tendenze italiane, nel piccolo spazio di una galleria, questa “Quadreria” vuole presentare degli episodi diversi attraverso dipinti preferibilmente poco noti o ritrovati, da mettere a confronto con capolavori viceversa celebrati, per mostrare quale livello di qualità aleggiasse in quegli anni nell’arte italiana. Un confronto in cui dipinti di artisti meno celebrati dialogano da pari a pari con alcune vette dell’arte europea: a dimostrazione di quanto fosse denso di aspettative, di elaborazioni estetiche arrovellate, di opere infine di altissima qualità il contesto italiano di quell’epoca.
Ma d’altra parte questa è non solo la tradizione di “Quadreria”, che non vuol essere esaustiva ma solo segnare un sentiero di gusto e di eccellenza determinato dal fascino e dalla qualità dei singoli pezzi; è anche la prova di una qualità così diffusa da lasciarci ancora il piacere di una sorpresa e di una scoperta.
Gli anni tra il 1910 e la seconda Guerra mondiale furono per l’arte europea il momento “eroico” del secolo, ove si forgiarono i linguaggi più innovativi e si posero le basi per le grandi elaborazioni successive, potremmo dire fino a oggi.
Si è voluto inoltre, come elemento singolare (a parte il diverso scorcio cronologico) rispetto alla classica struttura delle mostre della galleria, marcare l’attenzione esclusivamente sul contesto italiano, che senza dubbio è quello che nelle definizioni critiche del recente passato maggiormente ha sofferto di mancate sistematizzazioni e corrette valutazioni. Artisti come Balla, Sironi, de Chirico, Severini, Carrà, Casorati, Morandi, Pirandello, Guttuso, Fontana, e qui interrompiamo l’elenco che diverrebbe troppo lungo; movimenti come il Futurismo (anche e forse soprattutto quello dopo il 1915), “Valori Plastici”, il Novecento, la Scuola di via Cavour e la Scuola Romana, il Muralismo; insomma, questa straordinaria varietà di motivi e di temi, di personaggi di prima grandezza e di movimenti, non hanno un paragone possibile con altri contesti europei, fuori Parigi.
Senza pretendere quindi una completezza che sarebbe impraticabile, per definire tutte le tendenze italiane, nel piccolo spazio di una galleria, questa “Quadreria” vuole presentare degli episodi diversi attraverso dipinti preferibilmente poco noti o ritrovati, da mettere a confronto con capolavori viceversa celebrati, per mostrare quale livello di qualità aleggiasse in quegli anni nell’arte italiana. Un confronto in cui dipinti di artisti meno celebrati dialogano da pari a pari con alcune vette dell’arte europea: a dimostrazione di quanto fosse denso di aspettative, di elaborazioni estetiche arrovellate, di opere infine di altissima qualità il contesto italiano di quell’epoca.
Ma d’altra parte questa è non solo la tradizione di “Quadreria”, che non vuol essere esaustiva ma solo segnare un sentiero di gusto e di eccellenza determinato dal fascino e dalla qualità dei singoli pezzi; è anche la prova di una qualità così diffusa da lasciarci ancora il piacere di una sorpresa e di una scoperta.
01
dicembre 2005
Quadreria 2006
Dal primo dicembre 2005 al 20 gennaio 2006
arte contemporanea
Location
CARLO VIRGILIO ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Roma, Via Della Lupa, 10, (Roma)
Roma, Via Della Lupa, 10, (Roma)
Vernissage
1 Dicembre 2005, ore 18
Autore