Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Visioni
Mostra di scultura
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Visioni è una nuova rassegna d'arte contemporanea promossa dalla Regione Piemonte, Direzione Artigianato e Commercio.
L'obiettivo è evidenziare il lavoro e sviluppare lo scambio culturale di artisti che hanno raggiunto una notevole maturità di linguaggio e un riconoscimento internazionale.
Gli artisti selezionati sono tutti in possesso del riconoscimento "Piemonte Eccellenza Artigiana", conferito dalla Regione Piemonte, nell'intento di meglio evidenziare la qualità delle opere.
Torino per l'Arte
Torino è ormai diventata un punto di riferimento dell'arte contemporanea.
In questi mesi di fine anno, accanto alle iniziative consolidate di istituzioni che da sempre lavorano con le arti visive, si tengono, a Torino, iniziative culturali ed espositive di grande rilievo:
Torino Triennale Tremusei - rassegna internazionale di arte contemporanea realizzata dal Castello di Rivoli Museo d'arte Contemporanea, dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e dalla GAM Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino.
Artissima 12 - mostra mercato dedicata all'arte contemporanea, realizzata a Lingotto Fiere. Metafore e Trasparenze - mostra internazionale di sculture in vetro, realizzata nella galleria la Nave nel parco culturale Le Serre di Grugliasco.
Luci d'Artista - museo all'aperto di opere luminose.
ManifesTO - opere d'arte su grandi pannelli, collocate in luoghi di grande flusso turistico.
Saturday Night Art Ever - grande kermesse che vede aperte fino a notte inoltrata le principali gallerie d'arte di Torino.
Miaao - inaugurazione del Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi.
Visioni
La prima edizione di questa rassegna si terrà dal 3 dicembre 2005 al 8 marzo 2006 ed è curata da Raquel Barriuso Diez e Vittorio Amedeo Sacco.
La rassegna si intitola "Visioni", perchè l'arte si rappresenta al mondo offrendo di sè una visione complessa, spesso contradditoria, costituita dalla sovrapposizione sfocata di una molteplicità di immagini frammentarie.
Questa visione deve trovare un carattere unificante, tipicizzante, all’interno della sua frammentarietà. Subito si scompone, si moltiplica, si contraddice nelle sue parti e, come in un gioco di specchi, le visioni diventano molteplici.
Di queste visioni, di questa frammentazione, di questi cocci di immagine si vuole occupare la “Regione Piemonte”, realizzando questa prima rassegna, un evento che mette in scena una selezione di artisti riconosciuti dal marchio "Piemonte Eccellenza Artigiana".
Si tratta dunque di una mostra d’arte e dei suoi modi di esprimersi: sono opere, sculture, installazioni, ma vanno letti come progetti, appunti, ricordi, riflessioni.
In mezzo a questo repertorio sparso affiorano le opere di Elio Garis, Fabio Nicola, Michelangelo Tallone e Silvio Vigliaturo.
Nella mostra i quattro artisti si fronteggiano con espressioni differenti eppure complementari tra loro. Le opere vivono in una situazione compenetrante per cui nessuna delle quattro preesiste all’altra.
Le connessioni, le relazioni, le visioni sono molteplici e immediate, tuttavia la presentazione non propone la comparazione tra diversi punti di vista, ne, tanto meno, la loro differenziazione, ma si propone di trasmettere la sensazione, la coscienza della complessità, non la sua conoscenza.
Le opere
Da una parte le opere di Garis che affrontano per intero la tradizione della scultura, all’interno della cultura di forme e materiali, dall’altra le opere di Tallone che si misurano con l’esterno attraverso una relazione di forma e di volumi che scandiscono lo spazio.
Poi ancora, le opere di Vigliaturo, poetiche espressioni in vetro che si muovono in cromatismi incredibilmente ricchi, Nicola, poi, si esprime con uno sguardo sfaccettato alle più diverse manifestazioni legate alla creatività del materiale che utilizza.
In tutti la scultura si muove con sottili oscillazioni, con una costante capacità di compenetrarsi con l’esterno senza falsi mimetismi.
Prevale in assoluto l’idea della costruzione e del sistema di relazioni tra gli elementi, nel tentativo di superare lo stallo di un’opera retoricamente frammentaria.
Con Garis, Nicola, Tallone e Vigliaturo la scultura ha ritrovato modi suoi propri, coniugando forme della propria tradizione con l’intreccio tra diversi linguaggi, in un equilibrio bilanciato, senza tralasciare i rimandi verso il recupero di un’idea di edonismo puramente gestuale.
Oggi, dopo anni di frenetico avvicendarsi di tendenze, di retoriche, di modalità di convalidazione, ciò che resta sul terreno della pratica dell’arte è un progetto autoreferenziale che si legittima con il suo stesso prodursi.
Il progetto sembra non avere più qualcosa a cui riferirsi.
L’arte sembra suggerire uno specifico atteggiamento progettuale, rispettoso dell’intimo rapporto tra i diversi linguaggi espressivi, con la capacità di leggere i desideri, le aspettative di senso, le inquietudini. L’arte come occasione per alludere ad emozioni ormai sul punto di svanire, dove situazioni e comunità sociali tornano ad essere oggetto di riflessione.
Gli artisti
Garis, Nicola, Tallone e Vigliaturo sono stati scelti in questa prospettiva teorica.
Si è tenuto conto, cioè, della capacità delle loro opere di evocare i rapporti che intercorrono tra i soggetti della costruzione del mondo visibile e tra essi e il mondo dell’immaginario.
Pare utile ora ricordare, non solo per dare conto di come si è arrivati a questa determinazione, ma per qualche meditazione che dall’intera vicenda si potrà poi ricavare, come si era pensato ad autori che con le loro opere potessero offrire una rievocazione ed in pari tempo l’occasione di una verifica globale dell’arte.
Si doveva però trovare la formula, il taglio di un evento così presuntuoso negli intenti ma forzatamente condensato nella sostanza, dandole un volto accettabile, una esposizione dove non sarebbe bastato allineare le opere, ma occorreva inventare sequenze visive equivalenti ad un discorso articolato ma omogeneo, dalla sintassi immediata e tutto ciò con la presentazione del materiale più disparato che omogeneo non era, da interpretare, integrare e legare con un discorso logico e unitario.
La mostra
Una mostra è un atto di desiderio, uno scritto è la riflessione su quel desiderio.
Per rappresentare l’arte contemporanea si scelsero due strade: una narrativa, quella della mostra e una riflessiva.
Le opere in mostra, in quanto fenomeni significativi di idee e circostanze più vaste, richiedevano infatti l’espressione di annotazioni diverse.
La mostra, attorno a taluni aspetti dell’arte e della cultura, vedono ora la luce come un atto vitale e tangibile legato ad un simbolico traguardo: dare ad un pubblico attento e curioso, la chiave di lettura per entrare nel mondo della scultura.
Ma non c’è nulla da dimostrare che già non si sappia.
E’ solo un contributo, con precisi punti di riferimento ed il tutto è svelato con attenti appigli iconografici.
Se implicita è la sapienza, la disciplina, la ricerca e i buoni strumenti nella buona musica e la complicità discreta che si instaura con gli autori e gli esecutori, sono i nostri pensieri, i desideri gli estri che ricreano inedito l’ambito di ascolto. Di un quartetto, ad esempio.
L'obiettivo è evidenziare il lavoro e sviluppare lo scambio culturale di artisti che hanno raggiunto una notevole maturità di linguaggio e un riconoscimento internazionale.
Gli artisti selezionati sono tutti in possesso del riconoscimento "Piemonte Eccellenza Artigiana", conferito dalla Regione Piemonte, nell'intento di meglio evidenziare la qualità delle opere.
Torino per l'Arte
Torino è ormai diventata un punto di riferimento dell'arte contemporanea.
In questi mesi di fine anno, accanto alle iniziative consolidate di istituzioni che da sempre lavorano con le arti visive, si tengono, a Torino, iniziative culturali ed espositive di grande rilievo:
Torino Triennale Tremusei - rassegna internazionale di arte contemporanea realizzata dal Castello di Rivoli Museo d'arte Contemporanea, dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e dalla GAM Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino.
Artissima 12 - mostra mercato dedicata all'arte contemporanea, realizzata a Lingotto Fiere. Metafore e Trasparenze - mostra internazionale di sculture in vetro, realizzata nella galleria la Nave nel parco culturale Le Serre di Grugliasco.
Luci d'Artista - museo all'aperto di opere luminose.
ManifesTO - opere d'arte su grandi pannelli, collocate in luoghi di grande flusso turistico.
Saturday Night Art Ever - grande kermesse che vede aperte fino a notte inoltrata le principali gallerie d'arte di Torino.
Miaao - inaugurazione del Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi.
Visioni
La prima edizione di questa rassegna si terrà dal 3 dicembre 2005 al 8 marzo 2006 ed è curata da Raquel Barriuso Diez e Vittorio Amedeo Sacco.
La rassegna si intitola "Visioni", perchè l'arte si rappresenta al mondo offrendo di sè una visione complessa, spesso contradditoria, costituita dalla sovrapposizione sfocata di una molteplicità di immagini frammentarie.
Questa visione deve trovare un carattere unificante, tipicizzante, all’interno della sua frammentarietà. Subito si scompone, si moltiplica, si contraddice nelle sue parti e, come in un gioco di specchi, le visioni diventano molteplici.
Di queste visioni, di questa frammentazione, di questi cocci di immagine si vuole occupare la “Regione Piemonte”, realizzando questa prima rassegna, un evento che mette in scena una selezione di artisti riconosciuti dal marchio "Piemonte Eccellenza Artigiana".
Si tratta dunque di una mostra d’arte e dei suoi modi di esprimersi: sono opere, sculture, installazioni, ma vanno letti come progetti, appunti, ricordi, riflessioni.
In mezzo a questo repertorio sparso affiorano le opere di Elio Garis, Fabio Nicola, Michelangelo Tallone e Silvio Vigliaturo.
Nella mostra i quattro artisti si fronteggiano con espressioni differenti eppure complementari tra loro. Le opere vivono in una situazione compenetrante per cui nessuna delle quattro preesiste all’altra.
Le connessioni, le relazioni, le visioni sono molteplici e immediate, tuttavia la presentazione non propone la comparazione tra diversi punti di vista, ne, tanto meno, la loro differenziazione, ma si propone di trasmettere la sensazione, la coscienza della complessità, non la sua conoscenza.
Le opere
Da una parte le opere di Garis che affrontano per intero la tradizione della scultura, all’interno della cultura di forme e materiali, dall’altra le opere di Tallone che si misurano con l’esterno attraverso una relazione di forma e di volumi che scandiscono lo spazio.
Poi ancora, le opere di Vigliaturo, poetiche espressioni in vetro che si muovono in cromatismi incredibilmente ricchi, Nicola, poi, si esprime con uno sguardo sfaccettato alle più diverse manifestazioni legate alla creatività del materiale che utilizza.
In tutti la scultura si muove con sottili oscillazioni, con una costante capacità di compenetrarsi con l’esterno senza falsi mimetismi.
Prevale in assoluto l’idea della costruzione e del sistema di relazioni tra gli elementi, nel tentativo di superare lo stallo di un’opera retoricamente frammentaria.
Con Garis, Nicola, Tallone e Vigliaturo la scultura ha ritrovato modi suoi propri, coniugando forme della propria tradizione con l’intreccio tra diversi linguaggi, in un equilibrio bilanciato, senza tralasciare i rimandi verso il recupero di un’idea di edonismo puramente gestuale.
Oggi, dopo anni di frenetico avvicendarsi di tendenze, di retoriche, di modalità di convalidazione, ciò che resta sul terreno della pratica dell’arte è un progetto autoreferenziale che si legittima con il suo stesso prodursi.
Il progetto sembra non avere più qualcosa a cui riferirsi.
L’arte sembra suggerire uno specifico atteggiamento progettuale, rispettoso dell’intimo rapporto tra i diversi linguaggi espressivi, con la capacità di leggere i desideri, le aspettative di senso, le inquietudini. L’arte come occasione per alludere ad emozioni ormai sul punto di svanire, dove situazioni e comunità sociali tornano ad essere oggetto di riflessione.
Gli artisti
Garis, Nicola, Tallone e Vigliaturo sono stati scelti in questa prospettiva teorica.
Si è tenuto conto, cioè, della capacità delle loro opere di evocare i rapporti che intercorrono tra i soggetti della costruzione del mondo visibile e tra essi e il mondo dell’immaginario.
Pare utile ora ricordare, non solo per dare conto di come si è arrivati a questa determinazione, ma per qualche meditazione che dall’intera vicenda si potrà poi ricavare, come si era pensato ad autori che con le loro opere potessero offrire una rievocazione ed in pari tempo l’occasione di una verifica globale dell’arte.
Si doveva però trovare la formula, il taglio di un evento così presuntuoso negli intenti ma forzatamente condensato nella sostanza, dandole un volto accettabile, una esposizione dove non sarebbe bastato allineare le opere, ma occorreva inventare sequenze visive equivalenti ad un discorso articolato ma omogeneo, dalla sintassi immediata e tutto ciò con la presentazione del materiale più disparato che omogeneo non era, da interpretare, integrare e legare con un discorso logico e unitario.
La mostra
Una mostra è un atto di desiderio, uno scritto è la riflessione su quel desiderio.
Per rappresentare l’arte contemporanea si scelsero due strade: una narrativa, quella della mostra e una riflessiva.
Le opere in mostra, in quanto fenomeni significativi di idee e circostanze più vaste, richiedevano infatti l’espressione di annotazioni diverse.
La mostra, attorno a taluni aspetti dell’arte e della cultura, vedono ora la luce come un atto vitale e tangibile legato ad un simbolico traguardo: dare ad un pubblico attento e curioso, la chiave di lettura per entrare nel mondo della scultura.
Ma non c’è nulla da dimostrare che già non si sappia.
E’ solo un contributo, con precisi punti di riferimento ed il tutto è svelato con attenti appigli iconografici.
Se implicita è la sapienza, la disciplina, la ricerca e i buoni strumenti nella buona musica e la complicità discreta che si instaura con gli autori e gli esecutori, sono i nostri pensieri, i desideri gli estri che ricreano inedito l’ambito di ascolto. Di un quartetto, ad esempio.
03
dicembre 2005
Visioni
Dal 03 dicembre 2005 all'otto gennaio 2006
arte contemporanea
Location
VILLA CASALEGNO
Pianezza, Via Al Borgo, 2, (Torino)
Pianezza, Via Al Borgo, 2, (Torino)
Orario di apertura
sab. e dom. ore 10,30 -12,30 e 16 - 19
Vernissage
3 Dicembre 2005, ore 18
Autore
Curatore