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Arte astratta e dintorni…a Trieste
una quarantina di autori attivi in città nel secondo Novecento fino a oggi
Comunicato stampa
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S’inaugura sabato 26 novembre alle ore 18 alla Galleria Cartesius a Trieste una rassegna collettiva di alto livello intitolata Arte astratta e dintorni…a Trieste, che testimonia il linguaggio dei più significativi autori triestini che hanno valicato la soglia del figurativo, prediligendo la sintesi del segno e della forma sul piano concettuale e spaziale. La mostra, che si avvale della presentazione del critico Claudio H. Martelli e sarà visitabile fino al 15 dicembre, propone una quarantina di autori attivi in città nel secondo Novecento fino a oggi. Ed è il primo di due appuntamenti tesi a sceverare i due diversi e a volte non antitetici orientamenti dell’arte visiva nella seconda metà del secolo scorso: astrattismo e figurazione. A quest’ultima tendenza sarà dedicata infatti la prossima esposizione della galleria triestina.
Tra le presenze più rilevanti nell’ambito dell’astrazione incontriamo un’opera tridimensionale del pittore e scultore Nino Perizi (Trieste 1917-1994), una delle personalità più significative, come artista e insegnante, del nostro Novecento per la capacità di sperimentare con passione e logica il nuovo linguaggio della sintesi. E’ presente anche Augusto Cernigoj (Trieste 1898-Sesana 1985), importante pittore e incisore di grande riferimento, il quale trasse i primi semi di un’avanguardia che lo condusse fino all’astrazione, all’Accademia di Monaco, dove si formarono anche Klee e Kandinskij. Dino Predonzani, altra fondamentale pietra miliare dell’avanguardia cittadina, raffinato, a volte onirico interprete di un’epoca, appare in mostra con un intenso inchiostro nero su carta appartenente alla sua ricerca gestuale. Sperimentatore forse meno noto fino alla recente antologica dedicatagli a Palazzo Costanzi, ma altrettanto interessante, fu il pittore e scultore Romolo Bertini (Venezia 1905-Trieste 1987), di cui in mostra compare un notevole esempio della sua attenzione agli esiti del costruttivismo. Tendenza cui guardò anche lo scultore e pittore Luciano Trojanis (Postumia 1921- 2004), presente con un assemblaggio ligneo. Giorgio Titz (Spalato 1928-Trieste 1958), che concluse troppo presto la sua valente ricerca artistica, testimonia l’avanguardia attraverso un olio dal taglio lievemente inquietante. Lilian Caraian (Trieste 1919-1982), musicista, pittrice, scultrice ed inesauribile ricercatrice, è invece autrice di una personalissima opera tridimensionale di grande originalità. Una tecnica mista firmata da Marino Cassetti testimonia di una sperimentazione più recente, in cui l’astrazione è velata dalla poesia. I fratelli Renato (1908-1978) e Romeo Daneo (1901-1979) sono presenti con due lavori che esprimono la loro inclinazione alla sintesi: in particolare il primo eccelle con un collage su tela arricchito di sabbie di notevole effetto. Edoardo Devetta (Trieste 1912-1993) partecipa con un’opera su carta dai fantastici fiori astratti. Di particolare interesse appaiono anche la scultura sperimentale in carta di Adriano Stok e l’intarsio contemporaneo di Mario Bessarione. Di particolare fascino la scultura alata in bronzo di Claudio Palcic, pittore, grafico e scenografo di grande sensibilità espressiva e capacità tecnica. Tra gli artisti più giovani va segnalata Jasna Merkù, che sa dare forma al pensiero impalpabile grazie ad un linguaggio lieve e coinvolgente e a una tecnica innovatrice e ineccepibile. Aldo Famà, che quest’anno festeggia i cinquant’anni di attività, sorprende per l’eleganza e l’agilità del segno e la chiarezza dell’accostamento cromatico. Fabio Cescutti, noto per alcune originali iniziative artistiche, è presente con un raffinato olio d’inclinazione espressionista, Boris Zulian propone invece una coerente immagine che interpreta il dato naturale. Stefano Turk , l’artista più giovane presente in mostra, espone un’interpretazione astratta della natura, l’architetto Ennio Cervi, una rigorosa astrazione ad olio. Partecipano anche Guido Antoni, Villi Bossi, Girolamo Caramori, Luciano Celli, Giorgio Cisco, Gualtiero Cornachin, Emanuela Marassi, Bruno Ponte, Graziano Romio, Eva Ronaj, Livio Schiozzi, Olivia Siauss, Claudio Sivini, Luigi Spacal, Ennio Steidler, Sergio Stocca, Nelda Stravisi, Desiderio Svara, Franco Vecchiet, Edi Zerial.
Tra le presenze più rilevanti nell’ambito dell’astrazione incontriamo un’opera tridimensionale del pittore e scultore Nino Perizi (Trieste 1917-1994), una delle personalità più significative, come artista e insegnante, del nostro Novecento per la capacità di sperimentare con passione e logica il nuovo linguaggio della sintesi. E’ presente anche Augusto Cernigoj (Trieste 1898-Sesana 1985), importante pittore e incisore di grande riferimento, il quale trasse i primi semi di un’avanguardia che lo condusse fino all’astrazione, all’Accademia di Monaco, dove si formarono anche Klee e Kandinskij. Dino Predonzani, altra fondamentale pietra miliare dell’avanguardia cittadina, raffinato, a volte onirico interprete di un’epoca, appare in mostra con un intenso inchiostro nero su carta appartenente alla sua ricerca gestuale. Sperimentatore forse meno noto fino alla recente antologica dedicatagli a Palazzo Costanzi, ma altrettanto interessante, fu il pittore e scultore Romolo Bertini (Venezia 1905-Trieste 1987), di cui in mostra compare un notevole esempio della sua attenzione agli esiti del costruttivismo. Tendenza cui guardò anche lo scultore e pittore Luciano Trojanis (Postumia 1921- 2004), presente con un assemblaggio ligneo. Giorgio Titz (Spalato 1928-Trieste 1958), che concluse troppo presto la sua valente ricerca artistica, testimonia l’avanguardia attraverso un olio dal taglio lievemente inquietante. Lilian Caraian (Trieste 1919-1982), musicista, pittrice, scultrice ed inesauribile ricercatrice, è invece autrice di una personalissima opera tridimensionale di grande originalità. Una tecnica mista firmata da Marino Cassetti testimonia di una sperimentazione più recente, in cui l’astrazione è velata dalla poesia. I fratelli Renato (1908-1978) e Romeo Daneo (1901-1979) sono presenti con due lavori che esprimono la loro inclinazione alla sintesi: in particolare il primo eccelle con un collage su tela arricchito di sabbie di notevole effetto. Edoardo Devetta (Trieste 1912-1993) partecipa con un’opera su carta dai fantastici fiori astratti. Di particolare interesse appaiono anche la scultura sperimentale in carta di Adriano Stok e l’intarsio contemporaneo di Mario Bessarione. Di particolare fascino la scultura alata in bronzo di Claudio Palcic, pittore, grafico e scenografo di grande sensibilità espressiva e capacità tecnica. Tra gli artisti più giovani va segnalata Jasna Merkù, che sa dare forma al pensiero impalpabile grazie ad un linguaggio lieve e coinvolgente e a una tecnica innovatrice e ineccepibile. Aldo Famà, che quest’anno festeggia i cinquant’anni di attività, sorprende per l’eleganza e l’agilità del segno e la chiarezza dell’accostamento cromatico. Fabio Cescutti, noto per alcune originali iniziative artistiche, è presente con un raffinato olio d’inclinazione espressionista, Boris Zulian propone invece una coerente immagine che interpreta il dato naturale. Stefano Turk , l’artista più giovane presente in mostra, espone un’interpretazione astratta della natura, l’architetto Ennio Cervi, una rigorosa astrazione ad olio. Partecipano anche Guido Antoni, Villi Bossi, Girolamo Caramori, Luciano Celli, Giorgio Cisco, Gualtiero Cornachin, Emanuela Marassi, Bruno Ponte, Graziano Romio, Eva Ronaj, Livio Schiozzi, Olivia Siauss, Claudio Sivini, Luigi Spacal, Ennio Steidler, Sergio Stocca, Nelda Stravisi, Desiderio Svara, Franco Vecchiet, Edi Zerial.
26
novembre 2005
Arte astratta e dintorni…a Trieste
Dal 26 novembre al 15 dicembre 2005
arte moderna e contemporanea
Location
GALLERIA CARTESIUS
Trieste, Via Giosuè Carducci, 10, (Trieste)
Trieste, Via Giosuè Carducci, 10, (Trieste)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10.30–12.30 e 16.30–19.30
Vernissage
26 Novembre 2005, ore 18
Autore
Curatore