Le opere che ho realizzato su grandi fogli di PET1 trasparente, personaggi umani e insieme fantastici, sono il risultato di un’approfondita ricerca su materiali plastici e cartacei e s’ispirano esplicitamente alla concezione di ready-made (operazione consistente nell’appropriazione da parte dell’artista di un oggetto della realtà quotidiana elevato a rango di opera attraverso la ricontestualizzazione nello specifico contesto dell’arte) mescolando il gusto scenografico e teatrale con l’impiego di materiali innovativi.


Le opere "Figure della memoria", organizzate in un’installazione essenziale, sono fruibili all’interno di un ambiente quasi asettico, dalle pareti assolutamente bianche, dove lo spettatore possa vagare e osservare, assorbendo la luce e la trasparenza degli oggetti sospesi. Si tratta infatti di figure umane a grandezza naturale (cm50 . cm165), grandi sagome cartacee che fluttuano nell’aria, quasi sovrapponendosi l’una all’altra, sorrette da fili di nylon trasparente .


Il riferimento al tema della memoria del titolo è giustificato dall’atteggiamento dei personaggi raffigurati: una donna di profilo che legge un libro con aria assorta, una cuoca con una forchetta in mano vestita con immagini d’invitanti pietanze, una ragazza incinta con lo stomaco colmo di frutta e dolci, un uomo ben vestito che regge una strana valigetta 24 ore….







Figure come frammenti di vite vissute, simulacri della quotidianità dove lo spettatore possa immedesimarsi e vivere delle emozioni attraverso i ricordi. Simboli della vita che scorre frenetica e che in questo modo si ferma un istante, facendoci riflettere sul significato dei piccoli gesti, vissuti, ma non immediatamente dimenticati, apparentemente banali, ma in grado di fissare la nostra identità e l’andamento della nostra esistenza.

L’installazione, dal gusto esplicitamente scenografico e teatrale, potrebbe essere interpretata come una rivisitazione dell’antica marionetta, figura finta e non umana per eccellenza, che qui invece acquista altri significati facendo leva sulla freschezza e la vitalità del fiabesco.

Nell’ideazione dell’installazione ha certamente influito il mio interesse per l’illustrazione per l’infanzia, un ambito ricco di valenze artistiche e pedagogiche, e potenzialità ancora inesplorate, elementi affascinanti, misteriosi, simbolici e onirici, che costituiscono quasi un mondo parallelo a quello realmente vissuto.

Attraverso questa chiave di lettura, le figure diventano come personaggi di un racconto e appaiono come fantasmi buoni, dai tratti gradevoli, dall’espressione sognante, come ologrammi di cartapesta e tempera acrilica, dove la luminosità trova nuovi tramiti attraverso la trasparenza del materiale plastico.