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Un tesoro di stracci: abiti e tessuti degli archivi di Massimo Osti
Alla straordinaria vicenda creativa del designer di origine bolognese è dedicata l’iniziativa
Comunicato stampa
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Lorenzo Osti / Rossella Zanotti / Giada Copertini / Maria Luisa Frisa
Un tesoro di stracci: abiti e tessuti degli archivi di Massimo Osti
nell’ambito degli insegnamenti di
Tecnologie del tessuto / Elda Danese
Storia della moda e del costume / Alessandra Vaccari
In collaborazione con la Camera di Commercio di Treviso
Protagonista dello sportswear d’avanguardia e padre della techno-fashion contemporanea, Massimo Osti ha ideato e disegnato linee di abbigliamento come C.P. Company, Stone Island e Boneville. Alla straordinaria vicenda creativa del designer di origine bolognese è dedicata l’iniziativa intitolata Un tesoro di stracci: abiti e tessuti degli archivi di Massimo Osti che si svolgerà dalle ore 15.00 del 23 novembre a Treviso presso la sede del Cladem, nuovo Corso di laurea in Design della Moda dello IUAV inaugurato quest’anno nella sede di Treviso di via A. Papa 1. L’iniziativa sarà l’occasione per ripercorrere la carriera professionale di Massimo Osti, per riflettere sul significato della sperimentazione creativa e tecnologica in ambito fashion e per scoprire il “tesoro” lasciato in eredità dal designer alla moda italiana: ovvero i ricchissimi archivi di tessuti, di abiti e di maglieria che sono la concreta testimonianza delle linee di abbigliamento create da Osti tra l’inizio degli anni Settanta e la fine dei Novanta del XX secolo.
Coordinata da Elda Danese e Alessandra Vaccari, rispettivamente docenti di Tecnologie del tessuto e Storia della moda e del costume presso il Cladem, la giornata prevede la partecipazione di Lorenzo Osti, Rossella Zanotti, Giada Copertini e Maria Luisa Frisa. Lorenzo Osti, figlio di Massimo, dopo essersi occupato di abbigliamento come responsabile della linea S.T.95 per la società Prodution S.p.A, è attualmente amministratore delegato della Massimo Osti S.p.A. e della società di comunicazione D-sign. A lui è affidato il compito di introdurre la filosofia professionale del padre e i suoi archivi, soffermandosi sulle ipotesi del loro utilizzo e valorizzazione. Giada Copertini è attualmente impegnata nella riorganizzazione dell’Archivio Tessile Massimo Osti di Bologna, sul quale sta anche scrivendo la tesi di laurea in Culture e tecniche del costume e della moda. Oltre a ricostruire i passaggi salienti della carriera di Osti, Copertini presenterà a Treviso alcuni preziosi documenti video conservati presso l’Archivio. Rossella Zanotti, coordinatrice dell’ufficio stilistico che progetta le linee Woolrich Man, Woolrich Woman e Woolrich Kid, ha lavorato dal 1979 fino al 1995 a fianco di Massimo Osti come assistente stilista e responsabile delle lavorazioni e dei finissaggi. Ha inoltre curato l’organizzazione degli archivi Osti fin dalla loro nascita. Memoria storica di tutti i progetti di Massimo Osti, Zanotti parlerà dell’originaria organizzazione dell’archivio tessile, della relazione tra conoscenza merceologica dei tessuti e processo creativo di un capo e dell’importanza delle informazioni che l’archivio oggi racchiude. A supporto del suo intervento, un allestimento di tessuti e di capi storici curato da Maria Luisa Frisa offrirà ai partecipanti la possibilità di considerare da vicino il profondo valore attribuito da Massimo Osti a quella ricerca che nelle sue linee di abbigliamento ha sempre attraversato l’intero processo creativo: dalla modellistica ai finissaggi.
Un tesoro di stracci: abiti e tessuti degli archivi di Massimo Osti
nell’ambito degli insegnamenti di
Tecnologie del tessuto / Elda Danese
Storia della moda e del costume / Alessandra Vaccari
In collaborazione con la Camera di Commercio di Treviso
Protagonista dello sportswear d’avanguardia e padre della techno-fashion contemporanea, Massimo Osti ha ideato e disegnato linee di abbigliamento come C.P. Company, Stone Island e Boneville. Alla straordinaria vicenda creativa del designer di origine bolognese è dedicata l’iniziativa intitolata Un tesoro di stracci: abiti e tessuti degli archivi di Massimo Osti che si svolgerà dalle ore 15.00 del 23 novembre a Treviso presso la sede del Cladem, nuovo Corso di laurea in Design della Moda dello IUAV inaugurato quest’anno nella sede di Treviso di via A. Papa 1. L’iniziativa sarà l’occasione per ripercorrere la carriera professionale di Massimo Osti, per riflettere sul significato della sperimentazione creativa e tecnologica in ambito fashion e per scoprire il “tesoro” lasciato in eredità dal designer alla moda italiana: ovvero i ricchissimi archivi di tessuti, di abiti e di maglieria che sono la concreta testimonianza delle linee di abbigliamento create da Osti tra l’inizio degli anni Settanta e la fine dei Novanta del XX secolo.
Coordinata da Elda Danese e Alessandra Vaccari, rispettivamente docenti di Tecnologie del tessuto e Storia della moda e del costume presso il Cladem, la giornata prevede la partecipazione di Lorenzo Osti, Rossella Zanotti, Giada Copertini e Maria Luisa Frisa. Lorenzo Osti, figlio di Massimo, dopo essersi occupato di abbigliamento come responsabile della linea S.T.95 per la società Prodution S.p.A, è attualmente amministratore delegato della Massimo Osti S.p.A. e della società di comunicazione D-sign. A lui è affidato il compito di introdurre la filosofia professionale del padre e i suoi archivi, soffermandosi sulle ipotesi del loro utilizzo e valorizzazione. Giada Copertini è attualmente impegnata nella riorganizzazione dell’Archivio Tessile Massimo Osti di Bologna, sul quale sta anche scrivendo la tesi di laurea in Culture e tecniche del costume e della moda. Oltre a ricostruire i passaggi salienti della carriera di Osti, Copertini presenterà a Treviso alcuni preziosi documenti video conservati presso l’Archivio. Rossella Zanotti, coordinatrice dell’ufficio stilistico che progetta le linee Woolrich Man, Woolrich Woman e Woolrich Kid, ha lavorato dal 1979 fino al 1995 a fianco di Massimo Osti come assistente stilista e responsabile delle lavorazioni e dei finissaggi. Ha inoltre curato l’organizzazione degli archivi Osti fin dalla loro nascita. Memoria storica di tutti i progetti di Massimo Osti, Zanotti parlerà dell’originaria organizzazione dell’archivio tessile, della relazione tra conoscenza merceologica dei tessuti e processo creativo di un capo e dell’importanza delle informazioni che l’archivio oggi racchiude. A supporto del suo intervento, un allestimento di tessuti e di capi storici curato da Maria Luisa Frisa offrirà ai partecipanti la possibilità di considerare da vicino il profondo valore attribuito da Massimo Osti a quella ricerca che nelle sue linee di abbigliamento ha sempre attraversato l’intero processo creativo: dalla modellistica ai finissaggi.
23
novembre 2005
Un tesoro di stracci: abiti e tessuti degli archivi di Massimo Osti
23 novembre 2005
design
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
IUAV – CLADEM
Treviso, Via Achille Papa, 1, (Treviso)
Treviso, Via Achille Papa, 1, (Treviso)
Vernissage
23 Novembre 2005, ore 15
Autore
Curatore