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Rossella Burani – Out of the blue
personale
Comunicato stampa
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Quando guardi le opere di Rossella Burani, puoi avere tre tipi di risposta: Disagio, Sollecitudine, Liberazione. Se sei persona per cui il mondo è quello che si può vedere, toccare, sentire e gustare, e tutto è già codificato e definito, allora sentirai “disagio” perché per la Mente sarà difficile accettare un’espressione d’arte discontinua, indefinita, in continuo divenire come quella che esprime l’Artista. Se sei tipo che esula consapevolmente e deliberatamente dagli schemi dell’ovvio e del precostituito, allora sarai “sollecitato”giacchè l’occhio della tua Mente percepirà una dinamica evolutiva, forme e colori che trasfigurano, si mutano senza soluzione di continuità dal Finito all’Infinito e,questo, potrebbe persino darti una sensazione d’incredibile leggerezza, quasi d’euforia.
Se sei persona che sa, per esperienza diretta quotidiana, che tutto è cambiamento, fluido transito da…a, un continuum senza inizio né fine, allora la tua Mente si troverà catapultata nel “Qui e Ora” in uno spazio indefinito e illimitato, dove cessa il pensiero e si manifesta l’intuizione, in cui forme e colori si fondono reciprocamente perdendo l’identità dei contorni per scomporsi, ricomporsi e ricomporsi ancora…E per la Coscienza Visiva è, quindi, una “liberazione”, un divenire dal noto all’ignoto, un vivere in presa diretta un momento d’eternità, non fisso ma in costante,dinamica espansione.
E’ bello e molto forte il messaggio di Rossella Burani, riecheggia la saggezza dell’antica Alchimia col suo “Solve et Coagula” permanentemente ed immanente, è un invito ad esplorare e ad esplorarsi dato che come tutta l’autentica ricerca artistica, è simultaneamente oggettiva nel significante e soggettiva nel significato, innovativa nella creazione e “ri-creazione”delle forme, assertiva ma non definitiva nella percezione dei colori, fa vedere il nascosto e cela l’evidente e non per negare, ma per amalgamare come nel mistico cerchio del Tao: un eterno infinito di scambievole complementarietà degli opposti, dove la dualità diventa unità pur essendo sempre manifestazione di innumerevoli molteplicità possibili.
Espansione e Regola sono le parole chiave del lavoro di Rossella; espansione continua oltre il definito per rimodulare una regola che solo per un istante resta ferma ma unicamente per raccogliere energia per riformularsi a livelli più evoluti. Pitture, quindi, che non costringono l’osservatore a una visione fissa ma lo sollecitano a “riguardare”, ad immergersi in forme e cromie trasmutanti, a vibrare dinamicamente con l’opera stessa, a diventare parte interattive, diremmo, vivente insieme all’opera.
L’arte della Burani nasce in quella borderline nebulosa ma fertilissima della cognizione cerebrale, dove l’emisfero destro creativo femminile Yin, si fonde con l’emisfero sinistro razionale e maschile Yang; e qui come nello Zen, sorge un terzo soggetto altro dai due emisferi e del tutto ignoto, quello che lo Zen appunto, chiama “Il Volto Originale” quello che è da sempre, senza nascita né morte, immobile eppure dinamico. Questo terzo soggetto si manifesta nella sua evidenza nelle forme –colori dei quadri dell’Artista, ma prende anche vita nella percezione di chi osserva le sue opere. Nel continuo reiterarsi di questa visione-reiterazione, il vedere fuori dall’osservatore al quadro, diventa un sollecitato vedere “dentro” di sé dell’osservatore che svanisce in quanto individualità definita per evolversi, rispecchiandosi nelle forme-colori della Burani, in una nuova e mutevole soggettività, un più alto e completo ma mai delimitato “Io” che si unisce quasi intimamente con un contatto fisico-emotivo all’opera dell’Artista, per progredire con essa all’infinito.
Forse il modus operandi pittorico di Rossella Burani nasce dal fatto che la nostra è, nella vita di ogni giorno, medico oncologo e l’osservazione scientifica del trasformarsi delle cellule da uno status biologico finito in mutazioni tumorali indefinite, può averla stimolata ad esplorare, per similitudine, le dinamiche di trasmutazione nel rapporto “Espansione-Regola”.Ma mentre in oncologia la Burani cerca di contrastare la morte, qui nell’Arte si impegna a favorire l’insorgere della vita, espressa in dinamiche insolite di evoluzione delle forme, di trasmutazione dei colori. E anche il suo vissuto di relazione con la fisicità, specifica del medico, si riflette in quelle sue opere dove l’interazione col corpo è manifesta: gessi stessi con le mani ed impastati con la saliva; opere studiate e realizzate in verticale od orizzontale, ad hoc per coinvolgere appositamente “anche” l’essere corpo-emozioni di chi osserva e fruisce.
O forse, nasce dal fatto che nel 2000 a Barcellona, Rossella Burani ha avuto un intenso e significativo incontro con l’Arte di Mark Rotchko, il grande performer americano del colore che, con la sua ricerca ed intuizione, ha influenzato al meglio almeno due generazioni di Artisti della Pop Art ad oggi, spostando in avanti ma senza fissarlo mai, il limite della percezione visiva-emotiva nel rapporto tra forme e colori.
Comunque sia, la pittura di Rossella Burani è nel panorama artistico qualcosa di veramente insolito, attuale ancora non compiutamente percepito e fruito, nuovo eppure con una sua risonanza misteriosa di conosciuto anche se indecifrabile, come un vecchio amico che rincontriamo con piacere dopo tanto tempo. Ed è come se con le sue opere l’Artista ci dicesse: “Venite, gustatemi, assaggiatemi, nutritevi di questa Arte nella coscienza…non limitatevi ad osservarmi e basta, ma sperimentatemi, sentitemi, non state osservando me, ma la vita ignota, voi stessi…”.
Niskriya Carlo M. Bezzi
Se sei persona che sa, per esperienza diretta quotidiana, che tutto è cambiamento, fluido transito da…a, un continuum senza inizio né fine, allora la tua Mente si troverà catapultata nel “Qui e Ora” in uno spazio indefinito e illimitato, dove cessa il pensiero e si manifesta l’intuizione, in cui forme e colori si fondono reciprocamente perdendo l’identità dei contorni per scomporsi, ricomporsi e ricomporsi ancora…E per la Coscienza Visiva è, quindi, una “liberazione”, un divenire dal noto all’ignoto, un vivere in presa diretta un momento d’eternità, non fisso ma in costante,dinamica espansione.
E’ bello e molto forte il messaggio di Rossella Burani, riecheggia la saggezza dell’antica Alchimia col suo “Solve et Coagula” permanentemente ed immanente, è un invito ad esplorare e ad esplorarsi dato che come tutta l’autentica ricerca artistica, è simultaneamente oggettiva nel significante e soggettiva nel significato, innovativa nella creazione e “ri-creazione”delle forme, assertiva ma non definitiva nella percezione dei colori, fa vedere il nascosto e cela l’evidente e non per negare, ma per amalgamare come nel mistico cerchio del Tao: un eterno infinito di scambievole complementarietà degli opposti, dove la dualità diventa unità pur essendo sempre manifestazione di innumerevoli molteplicità possibili.
Espansione e Regola sono le parole chiave del lavoro di Rossella; espansione continua oltre il definito per rimodulare una regola che solo per un istante resta ferma ma unicamente per raccogliere energia per riformularsi a livelli più evoluti. Pitture, quindi, che non costringono l’osservatore a una visione fissa ma lo sollecitano a “riguardare”, ad immergersi in forme e cromie trasmutanti, a vibrare dinamicamente con l’opera stessa, a diventare parte interattive, diremmo, vivente insieme all’opera.
L’arte della Burani nasce in quella borderline nebulosa ma fertilissima della cognizione cerebrale, dove l’emisfero destro creativo femminile Yin, si fonde con l’emisfero sinistro razionale e maschile Yang; e qui come nello Zen, sorge un terzo soggetto altro dai due emisferi e del tutto ignoto, quello che lo Zen appunto, chiama “Il Volto Originale” quello che è da sempre, senza nascita né morte, immobile eppure dinamico. Questo terzo soggetto si manifesta nella sua evidenza nelle forme –colori dei quadri dell’Artista, ma prende anche vita nella percezione di chi osserva le sue opere. Nel continuo reiterarsi di questa visione-reiterazione, il vedere fuori dall’osservatore al quadro, diventa un sollecitato vedere “dentro” di sé dell’osservatore che svanisce in quanto individualità definita per evolversi, rispecchiandosi nelle forme-colori della Burani, in una nuova e mutevole soggettività, un più alto e completo ma mai delimitato “Io” che si unisce quasi intimamente con un contatto fisico-emotivo all’opera dell’Artista, per progredire con essa all’infinito.
Forse il modus operandi pittorico di Rossella Burani nasce dal fatto che la nostra è, nella vita di ogni giorno, medico oncologo e l’osservazione scientifica del trasformarsi delle cellule da uno status biologico finito in mutazioni tumorali indefinite, può averla stimolata ad esplorare, per similitudine, le dinamiche di trasmutazione nel rapporto “Espansione-Regola”.Ma mentre in oncologia la Burani cerca di contrastare la morte, qui nell’Arte si impegna a favorire l’insorgere della vita, espressa in dinamiche insolite di evoluzione delle forme, di trasmutazione dei colori. E anche il suo vissuto di relazione con la fisicità, specifica del medico, si riflette in quelle sue opere dove l’interazione col corpo è manifesta: gessi stessi con le mani ed impastati con la saliva; opere studiate e realizzate in verticale od orizzontale, ad hoc per coinvolgere appositamente “anche” l’essere corpo-emozioni di chi osserva e fruisce.
O forse, nasce dal fatto che nel 2000 a Barcellona, Rossella Burani ha avuto un intenso e significativo incontro con l’Arte di Mark Rotchko, il grande performer americano del colore che, con la sua ricerca ed intuizione, ha influenzato al meglio almeno due generazioni di Artisti della Pop Art ad oggi, spostando in avanti ma senza fissarlo mai, il limite della percezione visiva-emotiva nel rapporto tra forme e colori.
Comunque sia, la pittura di Rossella Burani è nel panorama artistico qualcosa di veramente insolito, attuale ancora non compiutamente percepito e fruito, nuovo eppure con una sua risonanza misteriosa di conosciuto anche se indecifrabile, come un vecchio amico che rincontriamo con piacere dopo tanto tempo. Ed è come se con le sue opere l’Artista ci dicesse: “Venite, gustatemi, assaggiatemi, nutritevi di questa Arte nella coscienza…non limitatevi ad osservarmi e basta, ma sperimentatemi, sentitemi, non state osservando me, ma la vita ignota, voi stessi…”.
Niskriya Carlo M. Bezzi
24
novembre 2005
Rossella Burani – Out of the blue
Dal 24 novembre al 04 dicembre 2005
arte contemporanea
Location
YAONDE SPAZIO D’ARTE
Milano, Via Gaudenzio Ferrari, 12, (Milano)
Milano, Via Gaudenzio Ferrari, 12, (Milano)
Orario di apertura
18-21 o su appuntamento. Chiuso il lunedì
Vernissage
24 Novembre 2005, ore 19
Autore