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Luca Dalmazio
Dopo il successo personale ottenuto all’interno della collettiva “PeePhOle”, Luca Dalmazio inaugura un nuovo spazio dedicato alle mostre e all’arte all’interno del Goganga
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo il successo personale ottenuto all'interno della collettiva "PeePhOle", Luca Dalmazio inaugura un nuovo spazio dedicato alle mostre e all'arte all'interno del Goganga.
Curato come sempre da Pamela Maione, questo evento mette in luce l'intera produzione di Dalmazio, lavori di pittura, di fotografia e di grafica, tutti contraddistinti da tematiche molto forti e della continua rielaborazione di immagini strappate ai media: stereotipi sessuali
rielaborati e corpi sconsacrati vengono ricostruiti su pannelli che divengono lapidi, dove il sangue si fonde col sesso, e l'arte diviene morte dell'immagine.
L’identita’ LD nasconde un microcosmo popolato di significati , simboli, allegorie:
il sesso, l’arte, l’odio, un dualismo eterno tra la vita e la morte, un microcosmo osservato tramite una lente che scorre seguendo un percorso guidato che egli stesso ci regala.
Ci trascina attraverso perimetri circoscritti, l’occhio non si perde ma è eternamente guidato da una forza che ci permette di osservare il significato nascosto delle cose, ciò che va oltre la nostra percezione visiva.
I suoi soggetti, estremamente figurativi, armonici e michelangioleschi , attraverso una grande forza anatomica divengono composizioni estremamente significanti.
La sua forza espressiva è andare oltre ai tabu’ stereotipati contemporanei, mettere a nudo ciò che soffoca gli animi liberi come Dalmazio.
Icone dei mass media divengono immagini sacre, la morte rappresentata dalle lapidi sulle quali l’artista imprigiona i suoi martiri contemporanei, La morte che torna a sfidare la vita consacrandola all‘eternità.
Pamela Maione
Curato come sempre da Pamela Maione, questo evento mette in luce l'intera produzione di Dalmazio, lavori di pittura, di fotografia e di grafica, tutti contraddistinti da tematiche molto forti e della continua rielaborazione di immagini strappate ai media: stereotipi sessuali
rielaborati e corpi sconsacrati vengono ricostruiti su pannelli che divengono lapidi, dove il sangue si fonde col sesso, e l'arte diviene morte dell'immagine.
L’identita’ LD nasconde un microcosmo popolato di significati , simboli, allegorie:
il sesso, l’arte, l’odio, un dualismo eterno tra la vita e la morte, un microcosmo osservato tramite una lente che scorre seguendo un percorso guidato che egli stesso ci regala.
Ci trascina attraverso perimetri circoscritti, l’occhio non si perde ma è eternamente guidato da una forza che ci permette di osservare il significato nascosto delle cose, ciò che va oltre la nostra percezione visiva.
I suoi soggetti, estremamente figurativi, armonici e michelangioleschi , attraverso una grande forza anatomica divengono composizioni estremamente significanti.
La sua forza espressiva è andare oltre ai tabu’ stereotipati contemporanei, mettere a nudo ciò che soffoca gli animi liberi come Dalmazio.
Icone dei mass media divengono immagini sacre, la morte rappresentata dalle lapidi sulle quali l’artista imprigiona i suoi martiri contemporanei, La morte che torna a sfidare la vita consacrandola all‘eternità.
Pamela Maione
12
novembre 2005
Luca Dalmazio
Dal 12 novembre al 12 dicembre 2005
arte contemporanea
Location
GOGANGA
Milano, Via Giovanni Cadolini, 39, (Milano)
Milano, Via Giovanni Cadolini, 39, (Milano)
Vernissage
12 Novembre 2005, ore 21
Autore
Curatore