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Giorgio Melzi – I colori della musica
Le sue opere sono principalmente caratterizzate da una forte carica emotiva, sempre in bilico tra la crudeltà del rosso sangue, del segno che lacera tela e coscienza, e gli azzurri di sogni limpidi e trasparenti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Anche quest’anno il maestro Giorgio Melzi rinnova il suo impegno con la solidarietà. Il 1° dicembre, in occasione dell’esposizione di alcune sue tele alla Galleria Arteutopia – Musei di Porta Romana, Viale Sabotino, 22 Milano, verrà presentato il calendario “Melzi2006”, una riproduzione 70x100 del quadro “Estate”.
Tutto l’incasso della serata sarà interamente devoluto all’Associazione De Musica Onlus, per il progetto Salva la Musica, iniziativa nata per salvaguardare il diritto all’educazione musicale con particolare riferimento ai bambini e alle strutture scolastiche li ospitano. Con un’offerta libera sarà infatti possibile acquistare il calendario, un regalo di Natale anticipato per tutti gli amanti dell’arte e della musica.
Perché questo connubio
L’arte contemporanea è sinonimo di interdisciplinarità. Lo spettatore è sempre più coinvolto in un vortice di emozioni suscitate sui diversi piani sensoriali. Tatto, udito e olfatto sono ormai parte integrante dell’esperienza visiva, tanto che si parla di Action Painting, Optical Art, Body Art e Videoinstallazioni. E percorrendo a ritroso la storia dell’arte si trovano molti punti di contatto tra l’arte e la musica. Nei titoli (Boogie-Woogie di Renato Guttuso; il Fregio di Beethoven di Gustav Klimt), nella disposizione dei colori (le “composizioni” di Piet Mondrian e quelle di Vasilij Kandinskij) o nei soggetti (le ballerine di Degas e Zandomeneghi; il Concerto in famiglia di Pietro Longhi; il Ritratto di un musico di Leonardo Da Vinci), solo per fare qualche esempio.
Le opere di Giorgio Melzi
Dopo aver frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Brera, Melzi ha esordito nel panorama artistico alla fine degli anni Sessanta, senza mai chiudersi entro i confini di una particolare corrente. Il suo divertimento pittorico è un costante “work in progress”, anche se lo stile rimane preciso, identificabile, unico. Le sue opere sono principalmente caratterizzate da una forte carica emotiva, sempre in bilico tra la crudeltà del rosso sangue, del segno che lacera tela e coscienza, e gli azzurri di sogni limpidi e trasparenti.
Giorgio Melzi e la musica
“Io non potrei mai e mai l’ho fatto senza ascoltare, anche distrattamente, la musica mentre lavoro. Musica e pittura si sposano. 7 note che diventano magistralmente composte. Una canzone, una sinfonia o quant’altro; 4 colori giallo, blu, rosso e nero i colori di base, che diventano una tela, carica di sfumature, pennellate, giochi intriganti, che sono i miei quadri. Mi capita sovente, specie con musiche dolci, di seguire con le mie pennellate incrociate la melodia, lasciando segni e sfumature, specialmente nei fondi, che non cancello mai. Ascolto ogni tipo di musica. Certo ho le mie preferenze, ma se qualcuno mentre sono in studio a lavorare, spegne questa sensazione con un click, mi sento solo, mi manca qualcosa e non riesco a dare quelle emozioni che i miei collezionisti apprezzano da quasi 40 anni sulle mie tele”.
Tutto l’incasso della serata sarà interamente devoluto all’Associazione De Musica Onlus, per il progetto Salva la Musica, iniziativa nata per salvaguardare il diritto all’educazione musicale con particolare riferimento ai bambini e alle strutture scolastiche li ospitano. Con un’offerta libera sarà infatti possibile acquistare il calendario, un regalo di Natale anticipato per tutti gli amanti dell’arte e della musica.
Perché questo connubio
L’arte contemporanea è sinonimo di interdisciplinarità. Lo spettatore è sempre più coinvolto in un vortice di emozioni suscitate sui diversi piani sensoriali. Tatto, udito e olfatto sono ormai parte integrante dell’esperienza visiva, tanto che si parla di Action Painting, Optical Art, Body Art e Videoinstallazioni. E percorrendo a ritroso la storia dell’arte si trovano molti punti di contatto tra l’arte e la musica. Nei titoli (Boogie-Woogie di Renato Guttuso; il Fregio di Beethoven di Gustav Klimt), nella disposizione dei colori (le “composizioni” di Piet Mondrian e quelle di Vasilij Kandinskij) o nei soggetti (le ballerine di Degas e Zandomeneghi; il Concerto in famiglia di Pietro Longhi; il Ritratto di un musico di Leonardo Da Vinci), solo per fare qualche esempio.
Le opere di Giorgio Melzi
Dopo aver frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Brera, Melzi ha esordito nel panorama artistico alla fine degli anni Sessanta, senza mai chiudersi entro i confini di una particolare corrente. Il suo divertimento pittorico è un costante “work in progress”, anche se lo stile rimane preciso, identificabile, unico. Le sue opere sono principalmente caratterizzate da una forte carica emotiva, sempre in bilico tra la crudeltà del rosso sangue, del segno che lacera tela e coscienza, e gli azzurri di sogni limpidi e trasparenti.
Giorgio Melzi e la musica
“Io non potrei mai e mai l’ho fatto senza ascoltare, anche distrattamente, la musica mentre lavoro. Musica e pittura si sposano. 7 note che diventano magistralmente composte. Una canzone, una sinfonia o quant’altro; 4 colori giallo, blu, rosso e nero i colori di base, che diventano una tela, carica di sfumature, pennellate, giochi intriganti, che sono i miei quadri. Mi capita sovente, specie con musiche dolci, di seguire con le mie pennellate incrociate la melodia, lasciando segni e sfumature, specialmente nei fondi, che non cancello mai. Ascolto ogni tipo di musica. Certo ho le mie preferenze, ma se qualcuno mentre sono in studio a lavorare, spegne questa sensazione con un click, mi sento solo, mi manca qualcosa e non riesco a dare quelle emozioni che i miei collezionisti apprezzano da quasi 40 anni sulle mie tele”.
01
dicembre 2005
Giorgio Melzi – I colori della musica
01 dicembre 2005
arte contemporanea
presentazione
presentazione
Location
FIGURAE – EX MUSEI DI PORTA ROMANA
Milano, Viale Sabotino, 22, (Milano)
Milano, Viale Sabotino, 22, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 11-19
Vernissage
1 Dicembre 2005, ore 18-22
Sito web
www.tomportapaintings.com
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