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Art Pilgrims
opere di Luciano Secone, Sandro Ettorre, Carmine Galié e Loredana Iannucci, tutti avvinti dal vincolo generazionale, che è appunto quello degli anni ’50, e dalla comune appartenenza all’area territoriale, quella cioè di Giulianova
Comunicato stampa
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Sabato 5 novembre, alle ore 17, verrà inaugurata presso il Museo d’Arte dello Splendore di Giulianova (TE) la mostra “Art Pilgrims. La ricerca di una meta”, curata dal prof. Francesco Tentarelli.
La mostra, voluta dal Lions Club di Giulianova con lo scopo di «catalizzare l’attenzione su artisti legati al territorio ed alla sua cultura offrendo un’occasione – come ha dichiarato l’arch. Filippo Di Giambattista, presidente del Club giuliese – per apprezzare qualità e potenzialità che vi risiedono», presenterà opere di Luciano Secone, Sandro Ettorre, Carmine Galié e Loredana Iannucci, tutti avvinti dal vincolo generazionale, che è appunto quello degli anni ’50, e dalla comune appartenenza all’area territoriale, quella cioè di Giulianova.
Come rileva il curatore Francesco Tentarelli, la scelta del titolo dato alla mostra – “Art Pilgrims”, cioè Pellegrini dell’Arte – allude alla condizione particolare del pellegrino «che si allontana dalla meta quanto più vi si avvicina. Viaggiare alla ricerca di una traguardo sconosciuto con la convinzione che, in quanto pellegrino, esso è da rintracciare proprio nell’essenza del viaggio. E’ una destinazione non data una volta per tutte ma che cresce e si espande nell’attimo stesso del transito». Così, nell’arte contemporanea, «possiamo anche immaginare pellegrini che non sempre si possono incamminare verso i grandi santuari della pittura o della scultura. La scelta – aggiunge il prof. Tentarelli - è motivata poiché tali luoghi sono ad esclusivo appannaggio di un ristretto numero di artisti critici, galleristi ed operatori culturali. E’ preferibile dunque rimanere lungo la strada, tentando di approdare in luogo ‘altro’ che nessuno però sa quale sia».
Se Luciano Secone pone al centro del suo fare la rappresentazione dei sogni della memoria, una condizione onirica che staziona anche nell’opera di Sandro Ettorre e ravvisabile nelle grandi tele dedicate principalmente alle megalopoli, Carmine Galié risulta invece legato alla realtà, soprattutto a quella notturna apparentemente rovesciata rispetto a quella diurna, mediante il tema della solitudine nella moltitudine.
Infine, fortemente connotata antropologicamente appare l’opera di Loredana Iannucci, presente nella mostra con la serie dedicata agli Angeli necessari
«Si tratta di quattro artisti – è convinzione del curatore Francesco Tentarelli, autore del penetrante saggio pubblicato nel catalogo della mostra – che stanno apportando un rinnovato contributo alla conoscenza di situazioni apparenti e reali tutte però concentrate sull’uomo: dall’arché (Secone) alla città come contenitore dell’uomo (Ettorre) alla estraniazione e smarrimento (Galié) fino alla redenzione (Iannucci). Quattro pellegrini impegnati a raggiungere la meta: quella del ripristino dell’umanesimo e della tensione verso la nostalgia per un’età in cui l’arte sarà beneagurante come quella delle grotte di Lascoux, luogo in cui George Bataille ha tentato di rintracciare l’enigma della “scena originaria” dell’arte».
Sandro Galantini
(Capo ufficio stampa del MAS)
La mostra, voluta dal Lions Club di Giulianova con lo scopo di «catalizzare l’attenzione su artisti legati al territorio ed alla sua cultura offrendo un’occasione – come ha dichiarato l’arch. Filippo Di Giambattista, presidente del Club giuliese – per apprezzare qualità e potenzialità che vi risiedono», presenterà opere di Luciano Secone, Sandro Ettorre, Carmine Galié e Loredana Iannucci, tutti avvinti dal vincolo generazionale, che è appunto quello degli anni ’50, e dalla comune appartenenza all’area territoriale, quella cioè di Giulianova.
Come rileva il curatore Francesco Tentarelli, la scelta del titolo dato alla mostra – “Art Pilgrims”, cioè Pellegrini dell’Arte – allude alla condizione particolare del pellegrino «che si allontana dalla meta quanto più vi si avvicina. Viaggiare alla ricerca di una traguardo sconosciuto con la convinzione che, in quanto pellegrino, esso è da rintracciare proprio nell’essenza del viaggio. E’ una destinazione non data una volta per tutte ma che cresce e si espande nell’attimo stesso del transito». Così, nell’arte contemporanea, «possiamo anche immaginare pellegrini che non sempre si possono incamminare verso i grandi santuari della pittura o della scultura. La scelta – aggiunge il prof. Tentarelli - è motivata poiché tali luoghi sono ad esclusivo appannaggio di un ristretto numero di artisti critici, galleristi ed operatori culturali. E’ preferibile dunque rimanere lungo la strada, tentando di approdare in luogo ‘altro’ che nessuno però sa quale sia».
Se Luciano Secone pone al centro del suo fare la rappresentazione dei sogni della memoria, una condizione onirica che staziona anche nell’opera di Sandro Ettorre e ravvisabile nelle grandi tele dedicate principalmente alle megalopoli, Carmine Galié risulta invece legato alla realtà, soprattutto a quella notturna apparentemente rovesciata rispetto a quella diurna, mediante il tema della solitudine nella moltitudine.
Infine, fortemente connotata antropologicamente appare l’opera di Loredana Iannucci, presente nella mostra con la serie dedicata agli Angeli necessari
«Si tratta di quattro artisti – è convinzione del curatore Francesco Tentarelli, autore del penetrante saggio pubblicato nel catalogo della mostra – che stanno apportando un rinnovato contributo alla conoscenza di situazioni apparenti e reali tutte però concentrate sull’uomo: dall’arché (Secone) alla città come contenitore dell’uomo (Ettorre) alla estraniazione e smarrimento (Galié) fino alla redenzione (Iannucci). Quattro pellegrini impegnati a raggiungere la meta: quella del ripristino dell’umanesimo e della tensione verso la nostalgia per un’età in cui l’arte sarà beneagurante come quella delle grotte di Lascoux, luogo in cui George Bataille ha tentato di rintracciare l’enigma della “scena originaria” dell’arte».
Sandro Galantini
(Capo ufficio stampa del MAS)
05
novembre 2005
Art Pilgrims
Dal 05 novembre al 05 dicembre 2005
arte contemporanea
Location
MAS – MUSEO D’ARTE DELLO SPLENDORE
Giulianova, Viale Dello Splendore, 112, (Teramo)
Giulianova, Viale Dello Splendore, 112, (Teramo)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10-13 e 15-19
Vernissage
5 Novembre 2005, ore 17
Autore
Curatore