Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Luciano Crisostomi
due distinti cicli pittorici: i “Parquet” e le “Cartoline”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nato a Terni nel 1936, Luciano Crisostomi ha iniziato la sua
attività artistica negli anni Cinquanta, avvicinandosi alla pittura
come autodidatta frequentando lo studio di alcuni amici pittori. Nel
maggio del 1966 al Beat 62 di Roma ha realizzato alcune scenografie per
la prima europea della lettura di poesie di Allen Ginsberg, e l'anno
seguente ha allestito la sua prima personale presso il Pentagramma di
Spoleto, in occasione del Festival dei Due Mondi. In concomitanza con
le proteste sindacali e con i movimenti studenteschi del '68,
Crisostomi, che nel frattempo si era trasferito a vivere a Bologna, ha
iniziato a proporre una pittura "impegnata" intrisa di soggetti e
tematiche tratte dalla realtà socio-culturale-politica del tempo.
Crisostomi non ha mai abbandonato questo suo impegno di trasmettere
forti messaggi attraverso la sua arte: nel 1981 ha partecipato alla
realizzazione del volume "Memorie di un amico", dedicato a Sergio
Secci, giovane intellettuale ternano rimasto vittima dell'attentato
alla stazione di Bologna. All'inizio degli anni Novanta ha realizzato
il grande dipinto murale all'interno della nuova Biblioteca Comunale di
Terni, dove attualmente vive e lavora.
In questa personale di
Luciano Crisostomi, allestita nello showroom ARREDARE di Terni, sono
esposti due distinti cicli pittorici: i "Parquet" e le "Cartoline".
Una caratteristica peculiare che contraddistingue l'artista è quella di
non voler mai dare un titolo ai singoli dipinti, preferendo una più
generica classificazione per temi. Consapevole del concetto
antropologico per cui già nelle ataviche culture porre il nome ad una
qualsivoglia cosa significava possederla, l'artista lascia
all'osservatore la facoltà di scegliere un titolo appropriato per ogni
opera, che in tal modo entrerà in maniera ancora più forte e intima a
far parte della vita di chi la sentirà sua.
Nei "Parquet", in
apparenza, l'artista dipinge degli ambienti reali, ma a ben guardare
questi spazi si configurano meglio come luoghi dell'anima, in cui
confluiscono memorie, suggestioni, suoni e parole evocate da lettere
fluttuanti nell'aria, intuizioni, apparizioni e visioni oniriche, che
oltrepassano i naturali confini spazio-temporali. Le vertiginose
prospettive dei pavimenti in legno, che possono ricordare le
pavimentazioni delle rinascimentali "città ideali", spingono lo sguardo
verso particolari intrisi di enigmatiche fascinazioni: le poltrone
affrontate, metafora di un dialogo silente in attesa di interlocutori,
formano le quinte prospettiche di un teatro mnemonico in cui possono
comparire i volti dei duchi di Urbino, vedute urbane "metafisiche",
coltelli che assomigliano a spade di Damocle, o, ancora, la sagoma
dell'uomo con cappello e impermeabile - uscito dalle pagine dell'Ulisse
di Joyce - oppure la riproduzione de Les demoiselles d'Avignon, foreste
di edere e peperoncini e altri particolari iconografici, che in un
gioco di interni/esterni suggeriscono gli stati d'animo dell'Essere.
Le "Cartoline" costituiscono un piacevole divertissement per l'artista,
non solo per il loro tema licenzioso. Crisostomi in esse ripropone un
antico procedimento di lavorazione: quello della colorazione manuale
delle cartoline d'epoca. Cartoline che l'artista ha ingrandito
utilizzando i moderni apparecchi fotoriproduttori, ma che ha dipinto
con i mezzi della più tradizionale e nobile pittura a olio. Attraverso
questa accentuazione cromatica, con accordi o dissonanze di colore,
alternando toni accesi, tenui o acidi, egli dà un nuovo senso, del
tutto ludico, alle pose teatrali, agli ammiccamenti e all'erotica
civetteria di queste ragazze di un postribolo d'inizio Novecento.
In
conclusione vorrei sottolineare il mirabile magistero tecnico di
Luciano Crisostomi e la sua "alchimia" del colore, che gli permette di
trasformare la pittura ad olio - utilizzata in entrambi i cicli - in un
medium fluido che non appesantisce il supporto cartaceo, consentendogli
anche d'ottenere dei sorprendenti effetti, come la lucentezza della
pigmentazione, le trasparenze traslucide, le velature o le sfumature
iridescenti.
Francesco
Santaniello
05
novembre 2005
Luciano Crisostomi
Dal 05 al 19 novembre 2005
arte contemporanea
Location
ARREDARE DESIGNED SPACE
Terni, Via Castello, 1, (Terni)
Terni, Via Castello, 1, (Terni)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 10-13 e 16-19
Vernissage
5 Novembre 2005, ore 17
Autore
Curatore