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Astraendo e figurando – Alessandra Badano
La sua ricerca pittorica parte dall’osservazione di forme naturali dalle quali trae continuo spunto per la riflessione su concetti come “doppio – ambivalenza – mutamento”. Partita da forme e oggetti reali, Alessandra Badano, dopo un lungo periodo di narrazioni figurative, approda a un mondo simbolico
Comunicato stampa
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Alessandra Badano
Nasce a Cuneo il 27 settembre 1967. Vive e lavora a Sassello (SV).
Contemporaneamente alla formazione artistica, Alessandra Badano, ha seguito studi classici ottenendo la laurea in Lettere all’Università degli studi di Genova.
La sua ricerca pittorica parte dall’osservazione di forme naturali dalle quali trae continuo spunto per la riflessione su concetti come “doppio – ambivalenza – mutamento”. Partita da forme e oggetti reali, Alessandra Badano, dopo un lungo periodo di narrazioni figurative, approda a un mondo simbolico che, pur lontano dal sensibile, ne presuppone l'esistenza. La sua espressività proviene non tanto da un progetto precostituito, quanto da un ardore guidato dalla memoria che la spinge ad interpretare il vero attraverso il filtro delle emozioni. Un gesto pittorico forte e intenso è il tratto emergente della sua pittura che sembra nascere direttamente dal colore. Essenzialità e istintività segnica accompagnano l'artista in ogni nuova composizione in cui l'amore per la natura dialoga con una materia pittorica spesso stesa per piani monocromatici o tramite contrasti armonici tra toni e contro toni. La velocità di esecuzione non deriva soltanto dalla scelta di agire nell'immediatezza del pensiero, ma rappresenta per Badano la coscienza di uno slancio vitale che il gesto restituisce come impronta del vissuto. Le impressioni visive che ne conseguono oscillano tra l'apparizione di forme improvvise, di presenze corporee e tracciati invisibili a restituire il dinamismo pulsante dell'esistenza, in un continuo rivelarsi tra affioramenti d'ombra e palpiti del segno.
"…Pittura radicata nella natura…, nella genealogia del paesaggio, lungo le ramificazioni del segno che entra nel vivo del colore: questo è il clima che Alessandra Badano sviluppa intorno all’immagine nel rispetto più che visibile del referente iconografico. La materia del colore, instabile e atmosferica come in una stagione di passaggio, emerge nelle forze contrastanti della luce, nelle ombre e nei chiarori che avvolgono l’orizzonte evanescente della storia. Castelli in aria e intense vegetazioni sono i punti di riferimento di una pittura interessata a cogliere i movimenti segreti della natura, la consistenza delle rocce e l’intrico delle radici, la fermezza delle forme in un fluire di magiche sensazioni…"
Claudio Cerritelli
Astraendo e figurando
Maggio 2005 – gennaio 2006
Occasione per ritrovare la speciale atmosfera culturale che ha da sempre contraddistinto lo storico locale. Apertura espositiva per documentare alcuni percorsi della ricerca pittorica contemporanea. Queste le motivazioni per l'elaborato percorso di questo programma che fa emergere un evidente senso di continuità con la tradizione delle avanguardie testimoniato dal lavoro delle nuove generazioni. Non si tratta di stabilire priorità o gerarchie tra questi differenti esiti della ricerca; si tratta piuttosto di pervenire ad una ricognizione su alcune delle tensioni astratte e figurative che si sono determinate in questi anni, alla loro capacità di tenere nel tempo e nello spazio oltre l'infinito rinnovarsi dell'atto artistico. Persistenza dell'opera quindi non solo come prodotto ma anche come processo, un inconscio resistere a quanto si dissolve, nel segno, nell'evento, nell'immagine.
Astraendo e Figurando
Calendario
Maggio: Marco Magrini
Giugno: Walter Valentini
Luglio : Elena Strada
Agosto: Marco Grimaldi
Settembre: Tetsuro Shimizu
Ottobre: Alessandra Badano
Novembre: Marco Lodola
Dicembre: Patrick Moya
Gennaio: Gaspare Gisone
BAR TESTA
Per molti il Bar Testa è “un luogo della memoria”, ricordi che attraversano la storia di un intero secolo, da quando il suo nome era Caffè Regina. Un passato che ha vissuto una buona parte della storia artistica e culturale del ‘900. I suoi muri hanno visto la gioventù del patriarca Tullio di Albissola e conosciuto Marinetti e Farfa nel periodo precedente la grande guerra. Negli anni ruggenti di Albissola Marina, parliamo degli anni ‘60, proprio qui si ritrovavano i grandi, Quasimodo, Jorn, Lam, Porcù, Fontana con i suoi baffetti bianchi, Fabbri, Crippa, l’affascinante Milena Milani, Capogrossi e il poeta Enrico Bonino, tutti a gustare le originali specialità del Testa. Gelati al liquore e cocktail raffinati, in quell’ambiente frequentato da signore alla moda che indossavano “Jabots sull’abbronzatura”, “bermude color pastello e scialli di boutique”. E poi ancora Franceschini, Garelli, Siri, Bonelli, Rossello, Bocca che nel ’67 ha allestito la sua prima mostra ad Albissola nella famosa saletta “galleria d’arte” del Testa. E poi ricordiamo Arroyo, Rougemont, Recalcati, Esa da Albissola, Christian Stein, Mondino e molti altri i protagonisti degli anni ’80 che hanno lasciato qui la loro impronta. Andare al Testa era “in” e sempre più gente, visi anonimi o visi famosi, riempiva il dehor nella piazza centrale del Paese.
Nasce a Cuneo il 27 settembre 1967. Vive e lavora a Sassello (SV).
Contemporaneamente alla formazione artistica, Alessandra Badano, ha seguito studi classici ottenendo la laurea in Lettere all’Università degli studi di Genova.
La sua ricerca pittorica parte dall’osservazione di forme naturali dalle quali trae continuo spunto per la riflessione su concetti come “doppio – ambivalenza – mutamento”. Partita da forme e oggetti reali, Alessandra Badano, dopo un lungo periodo di narrazioni figurative, approda a un mondo simbolico che, pur lontano dal sensibile, ne presuppone l'esistenza. La sua espressività proviene non tanto da un progetto precostituito, quanto da un ardore guidato dalla memoria che la spinge ad interpretare il vero attraverso il filtro delle emozioni. Un gesto pittorico forte e intenso è il tratto emergente della sua pittura che sembra nascere direttamente dal colore. Essenzialità e istintività segnica accompagnano l'artista in ogni nuova composizione in cui l'amore per la natura dialoga con una materia pittorica spesso stesa per piani monocromatici o tramite contrasti armonici tra toni e contro toni. La velocità di esecuzione non deriva soltanto dalla scelta di agire nell'immediatezza del pensiero, ma rappresenta per Badano la coscienza di uno slancio vitale che il gesto restituisce come impronta del vissuto. Le impressioni visive che ne conseguono oscillano tra l'apparizione di forme improvvise, di presenze corporee e tracciati invisibili a restituire il dinamismo pulsante dell'esistenza, in un continuo rivelarsi tra affioramenti d'ombra e palpiti del segno.
"…Pittura radicata nella natura…, nella genealogia del paesaggio, lungo le ramificazioni del segno che entra nel vivo del colore: questo è il clima che Alessandra Badano sviluppa intorno all’immagine nel rispetto più che visibile del referente iconografico. La materia del colore, instabile e atmosferica come in una stagione di passaggio, emerge nelle forze contrastanti della luce, nelle ombre e nei chiarori che avvolgono l’orizzonte evanescente della storia. Castelli in aria e intense vegetazioni sono i punti di riferimento di una pittura interessata a cogliere i movimenti segreti della natura, la consistenza delle rocce e l’intrico delle radici, la fermezza delle forme in un fluire di magiche sensazioni…"
Claudio Cerritelli
Astraendo e figurando
Maggio 2005 – gennaio 2006
Occasione per ritrovare la speciale atmosfera culturale che ha da sempre contraddistinto lo storico locale. Apertura espositiva per documentare alcuni percorsi della ricerca pittorica contemporanea. Queste le motivazioni per l'elaborato percorso di questo programma che fa emergere un evidente senso di continuità con la tradizione delle avanguardie testimoniato dal lavoro delle nuove generazioni. Non si tratta di stabilire priorità o gerarchie tra questi differenti esiti della ricerca; si tratta piuttosto di pervenire ad una ricognizione su alcune delle tensioni astratte e figurative che si sono determinate in questi anni, alla loro capacità di tenere nel tempo e nello spazio oltre l'infinito rinnovarsi dell'atto artistico. Persistenza dell'opera quindi non solo come prodotto ma anche come processo, un inconscio resistere a quanto si dissolve, nel segno, nell'evento, nell'immagine.
Astraendo e Figurando
Calendario
Maggio: Marco Magrini
Giugno: Walter Valentini
Luglio : Elena Strada
Agosto: Marco Grimaldi
Settembre: Tetsuro Shimizu
Ottobre: Alessandra Badano
Novembre: Marco Lodola
Dicembre: Patrick Moya
Gennaio: Gaspare Gisone
BAR TESTA
Per molti il Bar Testa è “un luogo della memoria”, ricordi che attraversano la storia di un intero secolo, da quando il suo nome era Caffè Regina. Un passato che ha vissuto una buona parte della storia artistica e culturale del ‘900. I suoi muri hanno visto la gioventù del patriarca Tullio di Albissola e conosciuto Marinetti e Farfa nel periodo precedente la grande guerra. Negli anni ruggenti di Albissola Marina, parliamo degli anni ‘60, proprio qui si ritrovavano i grandi, Quasimodo, Jorn, Lam, Porcù, Fontana con i suoi baffetti bianchi, Fabbri, Crippa, l’affascinante Milena Milani, Capogrossi e il poeta Enrico Bonino, tutti a gustare le originali specialità del Testa. Gelati al liquore e cocktail raffinati, in quell’ambiente frequentato da signore alla moda che indossavano “Jabots sull’abbronzatura”, “bermude color pastello e scialli di boutique”. E poi ancora Franceschini, Garelli, Siri, Bonelli, Rossello, Bocca che nel ’67 ha allestito la sua prima mostra ad Albissola nella famosa saletta “galleria d’arte” del Testa. E poi ricordiamo Arroyo, Rougemont, Recalcati, Esa da Albissola, Christian Stein, Mondino e molti altri i protagonisti degli anni ’80 che hanno lasciato qui la loro impronta. Andare al Testa era “in” e sempre più gente, visi anonimi o visi famosi, riempiva il dehor nella piazza centrale del Paese.
29
ottobre 2005
Astraendo e figurando – Alessandra Badano
Dal 29 ottobre al 25 novembre 2005
arte contemporanea
Location
BAR TESTA
Albissola Marina, Piazza Del Popolo, 2, (Savona)
Albissola Marina, Piazza Del Popolo, 2, (Savona)
Orario di apertura
tutto il giorno – chiuso il mercoledì
Vernissage
29 Ottobre 2005, ore 18
Autore
Curatore