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Orlando Campos Rodriguez / Arnoldo Diaz
mostra di artisti venezuelani
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nell'ambito del programma di scambi artistico-culturali di respiro internazionale già da tempo attivati, domenica 30 ottobre alle ore 11.00 sarà inaugurata la mostra delle opere di Orlando Campos Rodriguez- scultore e Arnoldo Diaz- pittore. Sarà presente il console generale della repubblica bolivariana del Venezuela a Napoli signora Carmen Jimenez Valera.
La mostra curata da Vincenzo Montella sarà presentata da Yvonne Carbonaro. Vi attendo numerosi.
Cordialmente
Gennaro Stanislao
ORLANDO CAMPOS
Là dove la natura giganteggia sovrana, incombente e non sempre benigna, come ai tropici, più netto è il rapporto dialettico dell’essere umano nel suo perenne sforzo di dominarla e trasformarla.
Alla luce di tale rapporto dialettico, Orlando Campos fa ricorso alla natura utilizzando un elemento naturale come il legno, che foggia in forme tridimensionali, con una devozione nei confronti della materia, che è devozione per la natura stessa, esaltata nei toni caldi delle venature e nell’andamento delle fibre che seguono o accentuano la flessuosità di linee curve che è flessuosità di corpi femminili abbandonati all’ebbrezza di ritmi e suono rituali e magici.
Rappresentazioni totemiche che rimandano ad ancestrali memorie di una Dea Madre: la Grande Madre Terra, la Grande Madre Natura che nella mitica età dell’oro degli albori delle grandi civiltà del nostro Mediterraneo presiedeva ad ogni forma di vita e di cui nell’area cretese-cicladica, cicladica soprattutto, abbiamo rappresentazioni non steatopigiche (come di frequente in altre raffigurazioni femminili coeve) bensì estremamente stilizzate, delle quali troviamo suggestiva eco nelle forme stilizzate di Orlando Campos.
Egli appartiene la bacino del Mediterraneo caraibico, in cui, con sorprendente analogia, ritroviamo nella mitologia india la presenza della Grande Madre Terra. Reminiscenze culturali e magiche riaffioranti dunque dall’immaginario e dalla memoria dell’umanità.
Le sculture di Campos, con la totale eliminazione di ogni particolare minutamente naturalistico che allontani l’attenzione dal gioco dei volumi, lasciano appena intuire la sagoma femminile con una grandissima forza evocatrice.
Indubbiamente, il processo di astrazione operato riverbera echi figurativi di grande lirismo, ben adattandovisi il termine: “Plettromorfe” con cui sono state intitolate in occasioni di precedenti mostre.
Plettromorfe: forme liriche (al termine “plectrum” fu attribuita da Tibullo e da Orazio l’accezione traslata di “poesia lirica”) e intenso lirismo, dicevamo, emana dalle suggestioni plastiche di recondita sensualità e dall’articolarsi dei volumi stondati di queste espressioni d’arte modernissime eppure senza tempo.
ARNOLDO DIAZ
Dalla produzione artistica di Arnoldo Díaz emana una giovialità dirompente che provoca immediata simpatia e divertita attenzione. Il suo linguaggio pittorico è quello della grafica di animazione: lo stile di disegno si caratterizza per freschezza e caratteristiche che rimandano al genere che è proprio delle strip dei fumetti e ancor più dei film in cartoni animati che raccontano deliziose storie e fiabe per fanciulli da tre a trecento anni.
Le immagini appaiono fermate sulla tela come fotogrammi di una pellicola, tanto che i suoi espressivissimi pesciolini, le onde increspate, le spiritosissime barchette, le nuvole paffute, le girandole, i fiori, le bottiglie, i bicchieri e tutti gli oggetti, che egli rappresenta in un tripudio di colori, potrebbero da un momento all’altro muoversi e diventare protagonisti di allegri cartoons di cui si ha perfino l’illusione di percepire la colonna sonora.
Insieme alla dinamica vitalità del miraggio del movimento, Díaz ci regala infatti la gioiosa sensazione del sound di brillanti ritmi latini. L’anima latina emerge anche nel frizzante cromatismo, nella giocosità del disegno, nella magia della composizione fantastica sciolta e anticonformista, nella festosità delle sue immagini danzanti rappresentate in chiave ilare e fantasiosa, dense di spensierata eppur acuta ironia.
Detti aspetti, propri della filosofia di vita tutta “criolla”, che sono alla base della sua formazione e del suo vissuto e che prepotenti traspaiono dalla sua opera, nell’arco delle sue esperienze nei vari paesi dell’America e dell’Europa, si sono andati inserendo nell’ambito della Pop-Art internazionale in una fusione ottimale di arte da contemplare e di arte funzionale alla pubblicità.
E Díaz è anche il prototipo perfetto del “creativo” cioè dell’artista prestato al mondo della produzione che”crea” per il moderno committente che è l’industria. La sua stessa modernità di autore si esprime in un genere che agevolmente si presta all’immediatezza della comunicazione proprio nella perfetta istintiva adesione ad un’estetica contemporanea, che è espressione e proiezione del gusto e delle tendenze dell’odierna civiltà, che è civiltà dell’immagine, anzi delle immagini in movimento, e le sue immagini, illuminate dai colori elettrici della Pop-Art, virtualmente evocano movimento e vita.
Orlando Campos e Arnoldo Diaz due artisti venezuelani accomunati da spessore di formazione culturale e artistica, da esperienza di vita e di lavoro in ambiente tropicale, da forte attaccamento alla natura rigogliosa del proprio paese, da sottile e fascinosa magia di rappresentazione, da acuta sensibilità poetica, da intenso e radicato senso del ritmo e della musica, da apprezzata visibilità sullo scenario internazionale, da profondo amore e rispetto per l’arte.
YVONNE CARBONARO
Questa mail circolare - inviata in Ccn - alle redazioni o persone a scopo informativo riguardo eventi culturali, sanitari e/o politici non contiene pubblicità né promozione di tipo commerciale. Pur coscienti che e-mail indesiderate siano oggetto di disturbo, La preghiamo di accettare le nostre più sincere scuse se la presente non dovesse essere di Suo interesse. A norma della Legge 675/96 abbiamo reperito la Sua e-mail di persona, navigando in rete o da e-mail che l’hanno resa pubblica. Questo messaggio non può essere considerato spam poiché include la possibilità di essere rimosso da ulteriori invii di posta elettronica. Qualora non intendesse ricevere ulteriori comunicazioni, La preghiamo di inviare una risposta al mittente con oggetto: Cancella. Grazie. In caso si possedesse piu' di un account indicare quello che si vuole cancellare. I vostri dati in nostro possesso sono trattati esclusivamente allo scopo di informarvi delle nostre iniziative.
La mostra curata da Vincenzo Montella sarà presentata da Yvonne Carbonaro. Vi attendo numerosi.
Cordialmente
Gennaro Stanislao
ORLANDO CAMPOS
Là dove la natura giganteggia sovrana, incombente e non sempre benigna, come ai tropici, più netto è il rapporto dialettico dell’essere umano nel suo perenne sforzo di dominarla e trasformarla.
Alla luce di tale rapporto dialettico, Orlando Campos fa ricorso alla natura utilizzando un elemento naturale come il legno, che foggia in forme tridimensionali, con una devozione nei confronti della materia, che è devozione per la natura stessa, esaltata nei toni caldi delle venature e nell’andamento delle fibre che seguono o accentuano la flessuosità di linee curve che è flessuosità di corpi femminili abbandonati all’ebbrezza di ritmi e suono rituali e magici.
Rappresentazioni totemiche che rimandano ad ancestrali memorie di una Dea Madre: la Grande Madre Terra, la Grande Madre Natura che nella mitica età dell’oro degli albori delle grandi civiltà del nostro Mediterraneo presiedeva ad ogni forma di vita e di cui nell’area cretese-cicladica, cicladica soprattutto, abbiamo rappresentazioni non steatopigiche (come di frequente in altre raffigurazioni femminili coeve) bensì estremamente stilizzate, delle quali troviamo suggestiva eco nelle forme stilizzate di Orlando Campos.
Egli appartiene la bacino del Mediterraneo caraibico, in cui, con sorprendente analogia, ritroviamo nella mitologia india la presenza della Grande Madre Terra. Reminiscenze culturali e magiche riaffioranti dunque dall’immaginario e dalla memoria dell’umanità.
Le sculture di Campos, con la totale eliminazione di ogni particolare minutamente naturalistico che allontani l’attenzione dal gioco dei volumi, lasciano appena intuire la sagoma femminile con una grandissima forza evocatrice.
Indubbiamente, il processo di astrazione operato riverbera echi figurativi di grande lirismo, ben adattandovisi il termine: “Plettromorfe” con cui sono state intitolate in occasioni di precedenti mostre.
Plettromorfe: forme liriche (al termine “plectrum” fu attribuita da Tibullo e da Orazio l’accezione traslata di “poesia lirica”) e intenso lirismo, dicevamo, emana dalle suggestioni plastiche di recondita sensualità e dall’articolarsi dei volumi stondati di queste espressioni d’arte modernissime eppure senza tempo.
ARNOLDO DIAZ
Dalla produzione artistica di Arnoldo Díaz emana una giovialità dirompente che provoca immediata simpatia e divertita attenzione. Il suo linguaggio pittorico è quello della grafica di animazione: lo stile di disegno si caratterizza per freschezza e caratteristiche che rimandano al genere che è proprio delle strip dei fumetti e ancor più dei film in cartoni animati che raccontano deliziose storie e fiabe per fanciulli da tre a trecento anni.
Le immagini appaiono fermate sulla tela come fotogrammi di una pellicola, tanto che i suoi espressivissimi pesciolini, le onde increspate, le spiritosissime barchette, le nuvole paffute, le girandole, i fiori, le bottiglie, i bicchieri e tutti gli oggetti, che egli rappresenta in un tripudio di colori, potrebbero da un momento all’altro muoversi e diventare protagonisti di allegri cartoons di cui si ha perfino l’illusione di percepire la colonna sonora.
Insieme alla dinamica vitalità del miraggio del movimento, Díaz ci regala infatti la gioiosa sensazione del sound di brillanti ritmi latini. L’anima latina emerge anche nel frizzante cromatismo, nella giocosità del disegno, nella magia della composizione fantastica sciolta e anticonformista, nella festosità delle sue immagini danzanti rappresentate in chiave ilare e fantasiosa, dense di spensierata eppur acuta ironia.
Detti aspetti, propri della filosofia di vita tutta “criolla”, che sono alla base della sua formazione e del suo vissuto e che prepotenti traspaiono dalla sua opera, nell’arco delle sue esperienze nei vari paesi dell’America e dell’Europa, si sono andati inserendo nell’ambito della Pop-Art internazionale in una fusione ottimale di arte da contemplare e di arte funzionale alla pubblicità.
E Díaz è anche il prototipo perfetto del “creativo” cioè dell’artista prestato al mondo della produzione che”crea” per il moderno committente che è l’industria. La sua stessa modernità di autore si esprime in un genere che agevolmente si presta all’immediatezza della comunicazione proprio nella perfetta istintiva adesione ad un’estetica contemporanea, che è espressione e proiezione del gusto e delle tendenze dell’odierna civiltà, che è civiltà dell’immagine, anzi delle immagini in movimento, e le sue immagini, illuminate dai colori elettrici della Pop-Art, virtualmente evocano movimento e vita.
Orlando Campos e Arnoldo Diaz due artisti venezuelani accomunati da spessore di formazione culturale e artistica, da esperienza di vita e di lavoro in ambiente tropicale, da forte attaccamento alla natura rigogliosa del proprio paese, da sottile e fascinosa magia di rappresentazione, da acuta sensibilità poetica, da intenso e radicato senso del ritmo e della musica, da apprezzata visibilità sullo scenario internazionale, da profondo amore e rispetto per l’arte.
YVONNE CARBONARO
Questa mail circolare - inviata in Ccn - alle redazioni o persone a scopo informativo riguardo eventi culturali, sanitari e/o politici non contiene pubblicità né promozione di tipo commerciale. Pur coscienti che e-mail indesiderate siano oggetto di disturbo, La preghiamo di accettare le nostre più sincere scuse se la presente non dovesse essere di Suo interesse. A norma della Legge 675/96 abbiamo reperito la Sua e-mail di persona, navigando in rete o da e-mail che l’hanno resa pubblica. Questo messaggio non può essere considerato spam poiché include la possibilità di essere rimosso da ulteriori invii di posta elettronica. Qualora non intendesse ricevere ulteriori comunicazioni, La preghiamo di inviare una risposta al mittente con oggetto: Cancella. Grazie. In caso si possedesse piu' di un account indicare quello che si vuole cancellare. I vostri dati in nostro possesso sono trattati esclusivamente allo scopo di informarvi delle nostre iniziative.
30
ottobre 2005
Orlando Campos Rodriguez / Arnoldo Diaz
Dal 30 ottobre al 30 novembre 2005
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE IL PILASTRO
Santa Maria Capua Vetere, Via R. D'angiò, 56, (Caserta)
Santa Maria Capua Vetere, Via R. D'angiò, 56, (Caserta)
Orario di apertura
feriali 10-12 e 18-20, giorni festivi su appuntamento
Vernissage
30 Ottobre 2005, ore 11
Autore
Curatore