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Agostino Bonalumi – Opere Inedite
Agostino Bonalumi presenta nello spazio della galleria Dina Caròla una serie di Bianchi e di Rossi inediti
Comunicato stampa
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Agostino Bonalumi (Vimercate, 1935) è tra i protagonisti dell’arte italiana del secondo dopoguerra. Fondatore insieme a Castellani e Manzoni della rivista “Azimuth”, Bonalumi è stato uno degli animatori della scena culturale e artistica milanese degli ani sessanta. Autore di un progetto estetico teso a superare la bidimensionalità del quadro, l’artista inizia a realizzare intorno al 1959-60 le prime “estroflessioni”, che successivamente arriveranno ad articolarsi per piani sfalsati. La superficie della tela viene modellata grazie a un sistema di supporti lignei sottostanti. Un gioco fra sensibilità ed astrazione, organico e geometrico, arricchito dalle stesure uniformi e monocrome del colore.
Negli anni Sessanta e Settanta Bonalumi è fra i principali esponenti di una concezione “forte” dell’arte, intesa come esperienza tattile fra pittura e scultura, analogamente a quanto sviluppato dalle contemporanee esperienze americane dello shaped canvas. A questa sintesi fra rigore razionale e potente impatto sensoriale l’artista è rimasto sempre fedele, accentuandone progressivamente gli aspetti tridimensionali, in ossequio alla sua poetica dell’arte come tensione continua fra pensiero e realtà fisica.
Agostino Bonalumi presenta nello spazio della galleria Dina Caròla una serie di Bianchi e di Rossi inediti, dove “la geometrizzazione diviene esplicita nella divisione dello spazio-superficie dell’opera, per il ricorrere dell’estroflessione in linee parallele che si incrociano in verticali e orizzontali” (A.Bonalumi) e che rappresentano la testimonianza della dedizione dell’artista alle ricerche di una vita.
Agostino Bonalumi aveva già esposto alla galleria “Il Centro” di Dina Caròla insieme a Castellani, Manzoni e nella mostra “Azimuth” (1973).
Opere di Agostino Bonalumi sono presenti in prestigiose collezioni pubbliche e private in tutto il mondo. Ha esposto alla Biennale di Venezia e di San Paolo del Brasile (1966), alla Biennale di Parigi (1968). Nel 1970 è presente con una sala personale alla Biennale di Venezia. Nel 1974 una sua retrospettiva a cura di Giulio Carlo Argan è ospitata al Palazzo dei Musei di Modena. Nel 1981 partecipa con Dorazio, Rotella e Santomaso alla mostra “Italian Art four contemporary directions” al Museum of Art di Fort Lauderdale in Florida. Nel 1986 partecipa alla XI Quadriennale di Roma ed alla XLII Biennale di Venezia. Nel 2001 gli viene conferito il Premio Presidente della Repubblica ed è allestita una sua personale all‘Accademia Nazionale di San Luca a Roma. Dello stesso anno è la presentazione, nell’ambito del progetto “Temi e variazioni” per il Guggenheim Museum di Venezia, di alcune opere storiche e dell‘imponente Ambiente Bianco.
Nel novembre 2003 in occasione del Semestre di Presidenza Italiana del Consiglio dell‘Unione Europea ha partecipato alla mostra “Futuro Italiano” allestita nelle sale del Parlamento Europeo a Bruxelles. Nel 2004 l‘Institut Mathildenhöe di Darmstadt gli ha dedicato una grande antologica, con opere dal 1959 al 2003.
Negli anni Sessanta e Settanta Bonalumi è fra i principali esponenti di una concezione “forte” dell’arte, intesa come esperienza tattile fra pittura e scultura, analogamente a quanto sviluppato dalle contemporanee esperienze americane dello shaped canvas. A questa sintesi fra rigore razionale e potente impatto sensoriale l’artista è rimasto sempre fedele, accentuandone progressivamente gli aspetti tridimensionali, in ossequio alla sua poetica dell’arte come tensione continua fra pensiero e realtà fisica.
Agostino Bonalumi presenta nello spazio della galleria Dina Caròla una serie di Bianchi e di Rossi inediti, dove “la geometrizzazione diviene esplicita nella divisione dello spazio-superficie dell’opera, per il ricorrere dell’estroflessione in linee parallele che si incrociano in verticali e orizzontali” (A.Bonalumi) e che rappresentano la testimonianza della dedizione dell’artista alle ricerche di una vita.
Agostino Bonalumi aveva già esposto alla galleria “Il Centro” di Dina Caròla insieme a Castellani, Manzoni e nella mostra “Azimuth” (1973).
Opere di Agostino Bonalumi sono presenti in prestigiose collezioni pubbliche e private in tutto il mondo. Ha esposto alla Biennale di Venezia e di San Paolo del Brasile (1966), alla Biennale di Parigi (1968). Nel 1970 è presente con una sala personale alla Biennale di Venezia. Nel 1974 una sua retrospettiva a cura di Giulio Carlo Argan è ospitata al Palazzo dei Musei di Modena. Nel 1981 partecipa con Dorazio, Rotella e Santomaso alla mostra “Italian Art four contemporary directions” al Museum of Art di Fort Lauderdale in Florida. Nel 1986 partecipa alla XI Quadriennale di Roma ed alla XLII Biennale di Venezia. Nel 2001 gli viene conferito il Premio Presidente della Repubblica ed è allestita una sua personale all‘Accademia Nazionale di San Luca a Roma. Dello stesso anno è la presentazione, nell’ambito del progetto “Temi e variazioni” per il Guggenheim Museum di Venezia, di alcune opere storiche e dell‘imponente Ambiente Bianco.
Nel novembre 2003 in occasione del Semestre di Presidenza Italiana del Consiglio dell‘Unione Europea ha partecipato alla mostra “Futuro Italiano” allestita nelle sale del Parlamento Europeo a Bruxelles. Nel 2004 l‘Institut Mathildenhöe di Darmstadt gli ha dedicato una grande antologica, con opere dal 1959 al 2003.
21
ottobre 2005
Agostino Bonalumi – Opere Inedite
Dal 21 ottobre al 21 novembre 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA DINA CAROLA
Napoli, Via Orazio, 29, (Napoli)
Napoli, Via Orazio, 29, (Napoli)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 17-20 o su appuntamento
Vernissage
21 Ottobre 2005, ore 19
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