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Il bel San Filippo di Fermo
Nonostante il “semplice” aspetto esterno, “Il bel San Filippo” presenta un interno molto ricco: contiene altari decorati con marmi policromi e preziosi intarsi marmorei, bassorilievi in stucco e affreschi che decorano tutto il monumento. Al suo interno, inoltre, erano contenute due tele di notevole pregio, oggi conservate nella Pinacoteca Civica: la “Natività” del Rubens e la “Pentecoste” del Lanfranco
Comunicato stampa
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Chiusa da quasi 50 anni, la chiesa di San Filippo Neri, in corso Cavour, si identifica per la facciata incompiuta e per l’elegante portale barocco in pietra d'lstria. Il fascino di questo monumento, aperto al culto nel 1607, è ancora vivo nel ricordo di molti fermani: qualcuno vi ha fatto il “chierichetto”, altri ci si sono sposati.
Tesoro del patrimonio storico-artistico della città, esempio di architettura ecclesiastica della fine del XVI secolo, testimonianza della presenza a Fermo della Congregazione dei Filippini, versa oggi in uno stato di completo abbandono e forte degrado. Nonostante il "semplice" aspetto esterno, “Il bel San Filippo” presenta un interno molto ricco: contiene altari decorati con marmi policromi e preziosi intarsi marmorei, bassorilievi in stucco e affreschi che decorano tutto il monumento. Al suo interno, inoltre, erano contenute due tele di notevole pregio, oggi conservate nella Pinacoteca Civica: la “Natività” del Rubens e la “Pentecoste” del Lanfranco.
Italia Nostra, fortemente preoccupata per il deplorevole stato di conservazione del tempio, attraverso la mostra, che arriva dopo l’esposizione fermana sul pittore fiammingo, intende far riscoprire questa architettura e lanciare un appello affinchè si proceda urgentemente al suo recupero.
Nella mostra, che sarà preceduta da una conferenza di apertura con interventi di Elvezio Serena, Saturnino Di Ruscio, Gabriele Nepi, Daniela Diletti, Emanuela Scendoni, verrà presentata una serie di tavole tratte dalla tesi di laurea “La chiesa di San Filippo Neri a Fermo: progetto di conservazione”, discussa nel 2002 da Emanuela Scendoni presso la Facoltà di Architettura di Venezia, relatore il prof. arch. Eugenio Vassallo. Nell’interessantissimo lavoro, che lancia ipotesi di riuso, partendo dalla ricerca storico-archivistica, dagli interventi pregressi, da rilievi fotografici e geometrici, viene fatta una approfondita analisi dei materiali e del loro degrado per arrivare alla definizione degli interventi di conservazione sulle strutture e sui materiali stessi.
Sarà inoltre esposto il progetto complessivo di "Riparazione danni del sisma '97 e Miglioramento sismico" redatto nel 2001 dal Settore Lavori Pubblici-Ufficio Progettazione del Comune di Fermo. Tale progetto, di importo complessivo pari a 1.290.000 euro, è stato approvato dal Centro Operativo di Muccia e Fabriano nel 2004: si attende il relativo finanziamento regionale.
Completerà la mostra un pannello contenente foto di pitture ad olio su muro staccate dalla chiesa nel 1979.
Italia Nostra si sta interessando con il settore LL.PP. del Comune per poter organizzare, su prenotazione, visite parziali al monumento (attualmente non accessibile) per piccoli gruppi.
Tesoro del patrimonio storico-artistico della città, esempio di architettura ecclesiastica della fine del XVI secolo, testimonianza della presenza a Fermo della Congregazione dei Filippini, versa oggi in uno stato di completo abbandono e forte degrado. Nonostante il "semplice" aspetto esterno, “Il bel San Filippo” presenta un interno molto ricco: contiene altari decorati con marmi policromi e preziosi intarsi marmorei, bassorilievi in stucco e affreschi che decorano tutto il monumento. Al suo interno, inoltre, erano contenute due tele di notevole pregio, oggi conservate nella Pinacoteca Civica: la “Natività” del Rubens e la “Pentecoste” del Lanfranco.
Italia Nostra, fortemente preoccupata per il deplorevole stato di conservazione del tempio, attraverso la mostra, che arriva dopo l’esposizione fermana sul pittore fiammingo, intende far riscoprire questa architettura e lanciare un appello affinchè si proceda urgentemente al suo recupero.
Nella mostra, che sarà preceduta da una conferenza di apertura con interventi di Elvezio Serena, Saturnino Di Ruscio, Gabriele Nepi, Daniela Diletti, Emanuela Scendoni, verrà presentata una serie di tavole tratte dalla tesi di laurea “La chiesa di San Filippo Neri a Fermo: progetto di conservazione”, discussa nel 2002 da Emanuela Scendoni presso la Facoltà di Architettura di Venezia, relatore il prof. arch. Eugenio Vassallo. Nell’interessantissimo lavoro, che lancia ipotesi di riuso, partendo dalla ricerca storico-archivistica, dagli interventi pregressi, da rilievi fotografici e geometrici, viene fatta una approfondita analisi dei materiali e del loro degrado per arrivare alla definizione degli interventi di conservazione sulle strutture e sui materiali stessi.
Sarà inoltre esposto il progetto complessivo di "Riparazione danni del sisma '97 e Miglioramento sismico" redatto nel 2001 dal Settore Lavori Pubblici-Ufficio Progettazione del Comune di Fermo. Tale progetto, di importo complessivo pari a 1.290.000 euro, è stato approvato dal Centro Operativo di Muccia e Fabriano nel 2004: si attende il relativo finanziamento regionale.
Completerà la mostra un pannello contenente foto di pitture ad olio su muro staccate dalla chiesa nel 1979.
Italia Nostra si sta interessando con il settore LL.PP. del Comune per poter organizzare, su prenotazione, visite parziali al monumento (attualmente non accessibile) per piccoli gruppi.
15
ottobre 2005
Il bel San Filippo di Fermo
Dal 15 al 30 ottobre 2005
architettura
Location
SALA DELLA COLONNA – CAFFE’ LETTERARIO
Fermo, Piazza Del Popolo, (Ascoli Piceno)
Fermo, Piazza Del Popolo, (Ascoli Piceno)
Orario di apertura
tutti i giorni 17-19.30
Vernissage
15 Ottobre 2005, ore 17,30
Curatore