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Manuela Bertazzo – Gente in cammino
mostra personale della pittrice
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Associazione Culturale AZIMUT ha il piacere di invitarVi
mercoledì 26 ottobre a partire dalle ore 20
all’inaugurazione della mostra personale della pittrice Manuela Bertazzo
menzione dalla Giuria di Qualità di IoEspongo 5ª edizione.
Durante la serata verrà presentato al Pubblico il catalogo di “Gente in cammino”
con la critica di Edoardo Di Mauro.
(…)Le tele di Manuela Bertazzo colgono, con notevole senso di sintesi ed equilibrio compositivo, brani di vita quotidiana illuminati dalla sensibilità dell’artista, ispirati sia dalla dimensione dell’interiorità e del simbolo, in poche parole dal vissuto più intimo, sia da impressioni di viaggio, rapidi appunti da un block notes di sensazioni itineranti. Ed infatti il tema di questa personale presso i locale della torinese Associazione Culturale AZIMUT, stimolante punto di approdo e di incontro di un pubblico variegato, dove ebbi modo, un paio d’anni fa, di conoscere ed apprezzare nell’immediato il lavoro di Manuela Bertazzo nell’ambito di IoEspongo, è proprio ispirato al tema del viaggio e della memoria, con riferimento ad immagini e suggestioni tratti dalla quotidianità mediorientale, un mondo con cui noi uomini occidentali siamo attualmente impegnati in un non facile confronto, e la cui tradizione comunque presenta per un occhio non inficiato da pregiudizi, più di un elemento di vicinanza con la nostra cultura. Le immagini proposte da Manuela Bertazzo sono dotate di un’iconoclasticità lieve ed evocativa, che non trascura dettagli e particolari fornendo però ad essi un’aura di tenue immaterialità, come se trapelassero dai riposti anfratti della memoria e dell’immaginario. Lo stile dell’artista torinese è particolare ed estremamente personale, immediatamente riconoscibile, e questo è un connotato decisamente positivo, che evidenzia personalità e sicurezza nella propria poetica. Le icone della Bertazzo mescolano sintesi e nitidezza tipici dello stereotipo pop con la grafia nervosa ed incisiva della linea astratto-informale, collocandosi nella scia della migliore tradizione figurativa del secondo Novecento italiano, una sorta di compendio tra la Scuola Romana di Schifano, di cui per certi aspetti la Bertazzo riprende la scansione “televisiva” dell’immagine ed il tono colorista impostato su tinte vive con una netta prevalenza di azzurro, e la vena narrativa che fu tipica, in quegli anni, della pittura collocata in ambito nordista. Nelle composizioni della Bertazzo figure ed architetture si fondono armonicamente con il paesaggio, quasi sprofondando in esso, stimolando l'attenzione del fruitore da molteplici punti di vista, con un ritmo visivo dove immagine e colore si integrano con gradevolezza e dove l’attenzione ai temi del sociale e del quotidiano sono esposti non con un pedante didascalismo, come purtroppo spesso avviene nelle espressioni artistiche del contemporaneo, ma vengono opportunamente avvolti, per dirla con Baudelaire, da un velo di magica ed evocativa “surrealtà”
Edoardo Di Mauro, ottobre 2005
mercoledì 26 ottobre a partire dalle ore 20
all’inaugurazione della mostra personale della pittrice Manuela Bertazzo
menzione dalla Giuria di Qualità di IoEspongo 5ª edizione.
Durante la serata verrà presentato al Pubblico il catalogo di “Gente in cammino”
con la critica di Edoardo Di Mauro.
(…)Le tele di Manuela Bertazzo colgono, con notevole senso di sintesi ed equilibrio compositivo, brani di vita quotidiana illuminati dalla sensibilità dell’artista, ispirati sia dalla dimensione dell’interiorità e del simbolo, in poche parole dal vissuto più intimo, sia da impressioni di viaggio, rapidi appunti da un block notes di sensazioni itineranti. Ed infatti il tema di questa personale presso i locale della torinese Associazione Culturale AZIMUT, stimolante punto di approdo e di incontro di un pubblico variegato, dove ebbi modo, un paio d’anni fa, di conoscere ed apprezzare nell’immediato il lavoro di Manuela Bertazzo nell’ambito di IoEspongo, è proprio ispirato al tema del viaggio e della memoria, con riferimento ad immagini e suggestioni tratti dalla quotidianità mediorientale, un mondo con cui noi uomini occidentali siamo attualmente impegnati in un non facile confronto, e la cui tradizione comunque presenta per un occhio non inficiato da pregiudizi, più di un elemento di vicinanza con la nostra cultura. Le immagini proposte da Manuela Bertazzo sono dotate di un’iconoclasticità lieve ed evocativa, che non trascura dettagli e particolari fornendo però ad essi un’aura di tenue immaterialità, come se trapelassero dai riposti anfratti della memoria e dell’immaginario. Lo stile dell’artista torinese è particolare ed estremamente personale, immediatamente riconoscibile, e questo è un connotato decisamente positivo, che evidenzia personalità e sicurezza nella propria poetica. Le icone della Bertazzo mescolano sintesi e nitidezza tipici dello stereotipo pop con la grafia nervosa ed incisiva della linea astratto-informale, collocandosi nella scia della migliore tradizione figurativa del secondo Novecento italiano, una sorta di compendio tra la Scuola Romana di Schifano, di cui per certi aspetti la Bertazzo riprende la scansione “televisiva” dell’immagine ed il tono colorista impostato su tinte vive con una netta prevalenza di azzurro, e la vena narrativa che fu tipica, in quegli anni, della pittura collocata in ambito nordista. Nelle composizioni della Bertazzo figure ed architetture si fondono armonicamente con il paesaggio, quasi sprofondando in esso, stimolando l'attenzione del fruitore da molteplici punti di vista, con un ritmo visivo dove immagine e colore si integrano con gradevolezza e dove l’attenzione ai temi del sociale e del quotidiano sono esposti non con un pedante didascalismo, come purtroppo spesso avviene nelle espressioni artistiche del contemporaneo, ma vengono opportunamente avvolti, per dirla con Baudelaire, da un velo di magica ed evocativa “surrealtà”
Edoardo Di Mauro, ottobre 2005
26
ottobre 2005
Manuela Bertazzo – Gente in cammino
Dal 26 ottobre all'otto novembre 2005
arte contemporanea
Location
PASTIS
Torino, Piazza Emanuele Filiberto, 9b, (Torino)
Torino, Piazza Emanuele Filiberto, 9b, (Torino)
Orario di apertura
10-15 e 18-23
Vernissage
26 Ottobre 2005, ore 20
Autore
Curatore