Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Reclamation
Una selezione di artisti internazionali, consolidati ed emergenti, curata da Jason Waite, per investigare sul tema contemporaneo della ‘rivendicazione’
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Una selezione di artisti internazionali, consolidati ed emergenti, curata da Jason Waite, per investigare sul tema contemporaneo della ‘rivendicazione’. ‘Reclamation’ è un punto di riferimento attraverso il quale gli artisti indagano sulle origini di identità, società e tessuto urbano. In un mondo in cui l’ibridazione è in continua crescita, come si definisce l’unicità di origine e di tradizione? Rivendicare queste istanze implica quindi la ri-appropriazione di qualcosa ottenuta, cambiata e che ora si vuole restituire al suo proprio stato originale. Ma la trasformazione nega la possibilità di ritorno all’origine e quindi il risultato finale sarà solo un fac-simile di ciò che era. Gli artisti di questa mostra presentano una nuova prospettiva sulla relatività della tradizione.
I ritratti monumentali del ‘barone bianco’ Bobo Ivancich ritraggono il poeta Ezra Pound nella tumultuosa fine della sua vita, mettendo in parallelo la disgrazia del poeta con la caduta della propria nobiltà. La profonda empatia di Ivancich con Ezra Pound è palpabile ed entrambi i soggetti cercano un recupero di identità. Il vecchio poeta è messo a confronto con un ritratto del discutibile bardo moderno, il rapper 50 Cent.
La forte installazione di Aristides Ureña Ramos, artista panamense, riflette sul nostro stato di prigionia e su come la società sia sempre più circondata da crescenti paure; facendo riferimento alla sua personale esperienza di terrore in America Latina pone uno specchio polemico davanti alla società.
Il newyorkese Thomas Callahan esplora le origini dei materiali ‘primordiali’ dell’uomo moderno. Utilizzando resine plastiche, l'artista investiga le proprietà fondamentali del materiale mentre i sensi sono attratti da una sontuosa tattilità. La ‘pseudo-scienza’ è ulteriormente parodiata dalle eleganti cornici mettendo in correlazione il reale con l’apparenza.
Michael Patrick Edwards si spinge attraverso le frontiere tecnologiche fondendo colori e linee e mescola l’essenza della pittura con colori digitali per generare un'esperienza eterea, rivisitando i fondamenti della visione.
Gli interventi pubblici di Nicola Martini appaiono come dei miraggi urbani che risvegliano gli abitanti dalla loro abituale sonnolenza. Installando una serie di neri monoliti in varie parti della città, dall’affaccendata piazza S. Spirito agli insediamenti nei sobborghi dei nuovi immigrati. Queste forme ridefiniscono gli spazi pubblici incoraggiando una nuova interazione tra gruppi sociali e l’ambiente.
La documentazione fotografica delle installazioni urbane di Nicola Martini inaugura il nuovo Project Space della galleria FYR Via dell’Acqua.
I ritratti monumentali del ‘barone bianco’ Bobo Ivancich ritraggono il poeta Ezra Pound nella tumultuosa fine della sua vita, mettendo in parallelo la disgrazia del poeta con la caduta della propria nobiltà. La profonda empatia di Ivancich con Ezra Pound è palpabile ed entrambi i soggetti cercano un recupero di identità. Il vecchio poeta è messo a confronto con un ritratto del discutibile bardo moderno, il rapper 50 Cent.
La forte installazione di Aristides Ureña Ramos, artista panamense, riflette sul nostro stato di prigionia e su come la società sia sempre più circondata da crescenti paure; facendo riferimento alla sua personale esperienza di terrore in America Latina pone uno specchio polemico davanti alla società.
Il newyorkese Thomas Callahan esplora le origini dei materiali ‘primordiali’ dell’uomo moderno. Utilizzando resine plastiche, l'artista investiga le proprietà fondamentali del materiale mentre i sensi sono attratti da una sontuosa tattilità. La ‘pseudo-scienza’ è ulteriormente parodiata dalle eleganti cornici mettendo in correlazione il reale con l’apparenza.
Michael Patrick Edwards si spinge attraverso le frontiere tecnologiche fondendo colori e linee e mescola l’essenza della pittura con colori digitali per generare un'esperienza eterea, rivisitando i fondamenti della visione.
Gli interventi pubblici di Nicola Martini appaiono come dei miraggi urbani che risvegliano gli abitanti dalla loro abituale sonnolenza. Installando una serie di neri monoliti in varie parti della città, dall’affaccendata piazza S. Spirito agli insediamenti nei sobborghi dei nuovi immigrati. Queste forme ridefiniscono gli spazi pubblici incoraggiando una nuova interazione tra gruppi sociali e l’ambiente.
La documentazione fotografica delle installazioni urbane di Nicola Martini inaugura il nuovo Project Space della galleria FYR Via dell’Acqua.
13
ottobre 2005
Reclamation
Dal 13 al 31 ottobre 2005
arte contemporanea
Location
FYR VIA DELL’ACQUA
Firenze, Via Dell'acqua, 15R, (Firenze)
Firenze, Via Dell'acqua, 15R, (Firenze)
Orario di apertura
16-21 (chiuso lunedì)
Vernissage
13 Ottobre 2005, ore 18-22
Autore
Curatore