Sabato 15 ottobre 2005 alle ore 18.30, negli spazi della libreria Liber.mente libri e tè di Stefania Molajoni, in via del Pellegrino 94 a Roma, si inaugura Inserti, mostra personale di Cinzia Beccaceci. Esposti circa15 dipinti su tela di medio e grande formato e una serie di disegni su carta, parte della produzione più recente dell’artista romana.

Le opere di Cinzia Beccaceci si leggono partendo dal colore e dalla materia: stesure ampie, porosità create con gessi e colle, luminosità madreperlacee, a volte utilizzate come ultimo strato. L’opera segue un percorso pittorico “classico”: alla preparazione della tela con stesure di gessi e colle, segue il fissaggio del disegno preparatorio a carboncino e infine arrivano il colore e la pittura.

L’impulso iniziale, assecondato dalla fluidità della pittura a olio, è come frenato dall’innesto dell’elemento temporale, dato dalla lenta essiccazione che sedimenta il momento creativo.

Durante l’esecuzione si formano perciò segni che l’artista non vuole cancellare o coprire, ma che diventano tracce e racconto dei passaggi effettuati, storia della vita del dipinto che si esprime anche soltanto con le espansioni di colore che assumono valore materico.

Gli spazi e le prospettive irreali accolgono gli oggetti fluttuanti - tazze, mobili, abiti, suppellettili, cose e corpi come senza peso - , punti di riferimento per l’immaginazione e la generazione di senso.

La tecnica classica, fondamentale per la formazione dell’artista, si accompagna alla ricerca e all’utilizzo dell’acrilico e di materiali come il gesso e il cemento al fine di ottenere così gli effetti di spessore e screpolatura che la interessano su supporti che non sono solo tele, ma spesso anche carte fatte a mano.