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Anceschi e l’arte
Giornata di studio a cura di Renato Barilli
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con interventi di: Giovanni Anceschi, Renato Barilli, Enrico Crispolti,
Giuliano Della Casa, Andrea Emiliani, Franco Guerzoni, Claudio Parmiggiani,
Alessandro Serra.
La Galleria d'Arte Moderna di Bologna si associa alle celebrazioni per i
dieci anni dalla scomparsa di Luciano Anceschi che già sono state promosse
dalla Biblioteca dell'Archiginnasio, con una giornata di studio e una
mostra documentaria. Il grande studioso milanese-bolognese (1911-1994) si è
dedicato soprattutto alla storia dell'estetica e delle poetiche e alla
critica letteraria, con particolare riferimento alla poesia, ma nella sua
lunga attività ha potuto recare anche preziosi interventi sul mondo
dell'arte, sia in termini storici, impostando uno stringente confronto tra
Ingres e Delacroix, sia in termini attuali, tuffandosi nella situazione
lombarda degli anni '30 attorno a "Corrente". Ma anche in materia artistica
il contributo anceschiano vale soprattutto per gli strumenti di metodo da
lui forniti, così efficaci nella dialettica tra un orizzonte di
comprensione, che ci invita a disincagliarci da posizioni troppo chiuse e
dogmatiche, e l'orizzonte di scelta, che in qualche modo esige la necessità
di "militare", di scendere in campo ad appoggiare poetiche precise nate sul
filo degli anni. Questo metodo ha avuto ampio modo di mostrare la sua
validità sulle colonne del "Verri", la rivista fondata da Anceschi nel 1956
e sopravvissuta alla sua morte. Non c'è avvenimento importante, nella vita
dell'arte da quella data in poi, cui "il Verri" abbia mancato di portare un
contributo significativo, dall'Informale all'Arte programmata e cinetica,
dal design all'architettura. Anceschi ha poi seguito di persona la vivace
sperimentazione attorno alla poesia visiva e concreta incentrata attorno
alle pubblicazioni di Adriano Spatola, o ai "libri d'artista" di molti
operatori dei nostri anni. Non è mancato neppure un ruolo di Anceschi nelle
istituzioni, basti ricordare la sua presidenza dell'Ente Bolognese
Manifestazioni Artistiche e dell'Accademia Clementina.
A lumeggiare questi vari aspetti dell'impegno anceschiano sull'arte, col
coordinamento di un allievo della prima ora quale Barilli, verranno
chiamati Andrea Emiliani, che gli è stato al fianco nella presidenza
dell'Ente bolognese manifestazioni artistiche e dell'Accademia Clementina,
Enrico Crispolti, che sul "Verri" a metà degli anni '50 ha svolto
fondamentali ricognizioni su Fontana e Burri; il figlio Giovanni, testimone
del clima che si ebbe a Milano nei primi anni '60 con l'arte cinetica e
programmata, nonché intelligente responsabile della grafica di molte
pubblicazioni promosse dal padre; Alessandro Serra, suo allievo di lungo
periodo e curatore del volume "Decisione della forma", Bologna, Clueb,
1993, che di questi molteplici interessi anceschiani verso l'arte fornisce
una documentazione fedele ed esauriente; Giuliano Della Casa, Franco
Guerzoni, Claudio Parmiggiani, ben noti artisti che nel corso della loro
attività sono stati in stretto contatto con Anceschi, illustrando libri e
riviste nati sotto la sua egida, e che hanno avuto anche stretti rapporti
con Adriano Spatola e tutte le iniziative di Geiger, cui non è mai mancato
un convinto e affettuoso appoggio da parte di Anceschi. Per questa ragione
i libri concepiti da loro o provvisti di loro interventi costituiscono una
parte considerevole del lascito anceschiano alla Biblioteca
dell'Archiginnasio, come è risultato nella recente mostra "Il libro
d'artista in Emilia Romagna".
Giuliano Della Casa, Andrea Emiliani, Franco Guerzoni, Claudio Parmiggiani,
Alessandro Serra.
La Galleria d'Arte Moderna di Bologna si associa alle celebrazioni per i
dieci anni dalla scomparsa di Luciano Anceschi che già sono state promosse
dalla Biblioteca dell'Archiginnasio, con una giornata di studio e una
mostra documentaria. Il grande studioso milanese-bolognese (1911-1994) si è
dedicato soprattutto alla storia dell'estetica e delle poetiche e alla
critica letteraria, con particolare riferimento alla poesia, ma nella sua
lunga attività ha potuto recare anche preziosi interventi sul mondo
dell'arte, sia in termini storici, impostando uno stringente confronto tra
Ingres e Delacroix, sia in termini attuali, tuffandosi nella situazione
lombarda degli anni '30 attorno a "Corrente". Ma anche in materia artistica
il contributo anceschiano vale soprattutto per gli strumenti di metodo da
lui forniti, così efficaci nella dialettica tra un orizzonte di
comprensione, che ci invita a disincagliarci da posizioni troppo chiuse e
dogmatiche, e l'orizzonte di scelta, che in qualche modo esige la necessità
di "militare", di scendere in campo ad appoggiare poetiche precise nate sul
filo degli anni. Questo metodo ha avuto ampio modo di mostrare la sua
validità sulle colonne del "Verri", la rivista fondata da Anceschi nel 1956
e sopravvissuta alla sua morte. Non c'è avvenimento importante, nella vita
dell'arte da quella data in poi, cui "il Verri" abbia mancato di portare un
contributo significativo, dall'Informale all'Arte programmata e cinetica,
dal design all'architettura. Anceschi ha poi seguito di persona la vivace
sperimentazione attorno alla poesia visiva e concreta incentrata attorno
alle pubblicazioni di Adriano Spatola, o ai "libri d'artista" di molti
operatori dei nostri anni. Non è mancato neppure un ruolo di Anceschi nelle
istituzioni, basti ricordare la sua presidenza dell'Ente Bolognese
Manifestazioni Artistiche e dell'Accademia Clementina.
A lumeggiare questi vari aspetti dell'impegno anceschiano sull'arte, col
coordinamento di un allievo della prima ora quale Barilli, verranno
chiamati Andrea Emiliani, che gli è stato al fianco nella presidenza
dell'Ente bolognese manifestazioni artistiche e dell'Accademia Clementina,
Enrico Crispolti, che sul "Verri" a metà degli anni '50 ha svolto
fondamentali ricognizioni su Fontana e Burri; il figlio Giovanni, testimone
del clima che si ebbe a Milano nei primi anni '60 con l'arte cinetica e
programmata, nonché intelligente responsabile della grafica di molte
pubblicazioni promosse dal padre; Alessandro Serra, suo allievo di lungo
periodo e curatore del volume "Decisione della forma", Bologna, Clueb,
1993, che di questi molteplici interessi anceschiani verso l'arte fornisce
una documentazione fedele ed esauriente; Giuliano Della Casa, Franco
Guerzoni, Claudio Parmiggiani, ben noti artisti che nel corso della loro
attività sono stati in stretto contatto con Anceschi, illustrando libri e
riviste nati sotto la sua egida, e che hanno avuto anche stretti rapporti
con Adriano Spatola e tutte le iniziative di Geiger, cui non è mai mancato
un convinto e affettuoso appoggio da parte di Anceschi. Per questa ragione
i libri concepiti da loro o provvisti di loro interventi costituiscono una
parte considerevole del lascito anceschiano alla Biblioteca
dell'Archiginnasio, come è risultato nella recente mostra "Il libro
d'artista in Emilia Romagna".
06
ottobre 2005
Anceschi e l’arte
06 ottobre 2005
incontro - conferenza
Location
SALA MAGGIORE EX GAM
Bologna, Piazza Della Costituzione, 3, (Bologna)
Bologna, Piazza Della Costituzione, 3, (Bologna)
Vernissage
6 Ottobre 2005, ore 15-19
Curatore