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Corrado Sassi – Carnival
Nell’ultima serie di arazzi Corrado Sassi propone un intervento digitale in forma manuale sulle scene di gioco e sui paesaggi
Comunicato stampa
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Il 7 ottobre lo spazio (h) inaugura la personale di Corrado Sassi.
(h) dedica ancora una volta le proprie sale alla presentazione del lavoro di un artista in occasione dell¹iniziativa Start che prevede l¹apertura speciale di 24 gallerie milanesi.
Corrado Sassi si muove da sempre con molta dimestichezza tra video fotografia pittura scultura e installazioni. In bilico tra l¹ironia e il dramma, quasi potesse essere disponibile per tutti, sullo stesso piano, una doppia lettura del lavoro, sfrutta le immagini con fini pubblicitari perché molto di ciò che usiamo ha una data di scadenza. Tutto serve a rivedere i parametri: vecchi cataloghi ikea, immagini di reportage dalle riviste da buttare, fotografie di animali nelle enciclopedie ormai desuete che purtroppo nessuno più consulta.
La modifica della percezione abituale è uno dei criteri su cui si fonda tutto il suo lavoro. C¹è un lavoro tuttora in progress e non presente qui in mostra, dove si affronta il tentativo di coprire con una pioggia di rose cascanti da un nastro trasportatore la durezza di un blocco di cemento.
La possibilità di uscire dal registro consolidato e dalla spiegazione più ovvia si fonde con la ricerca di un percorso alternativo del pensiero sulle cose, che ha forse origine da un¹infanzia trascorsa in mezzo al mare, su una barca senza confini. L¹allenamento a intravedere nuove prospettive più aperte, orizzonti indefiniti, regala sistemi di espressione che ribaltano la concezione di una scena quotidiana per offrire una visuale apparentemente scanzonata benchè sempre molto rigorosa.
Nell¹ultima serie di arazzi Corrado Sassi propone un intervento digitale in forma manuale sulle scene di gioco e sui paesaggi, a partire dal primo lavoro realizzato per la Galleria Nazionale d¹ Arte Moderna che figurava Enea sul punto di fondare Roma dopo aver stabilito il luogo propizio grazie al volo degli uccelli. Il quadro si chiamava Die Natale del 1865, dipinto dalla coppia di artisti tedeschi F. Preller e T. Grosse. Ed è sempre Roma e l¹opera di artisti minori dell¹800 a fare da sfondo alle sue elaborazioni materiche. Come le scene in maschera, secondo l¹autore volte a decretare una sorta di carnevalizzazione del nostro tempo, subissate da una sorta di pioggia di rombi, quasi a sancire la debacle generale in corso dei nostri giorni.
In un altro arazzo prevale la visione di un bastione, un fortino evocante il deserto dei tartari. Il rudere della torre romana, che nasce da un acquerello ha anch¹esso una doppia identità, da una parte intatta, dall¹altra ferita da una breccia. Anche qui l¹artista coniuga gli opposti e invita a una doppia analisi da lontano e da vicino mentre l¹opera offre due impatti differenti. La bellezza del quadro ottocentesco dedicato al Gioco dell¹Oca si affianca a una immagine bucolica di svago sopra cui interviene cromaticamente. La gamma dei colori e il rigore dei tondi e dei rombi di lana cuciti sulla tela raffigurante il gioco rurale dell¹andirivieni, si fondono con una vista del totale che pare trattato in photoshop. L¹intervento di lana sull¹arazzo è giocoso quanto il senso dell¹opera, ma l¹ordine cromatico e grafico è studiato per armonizzarsi con l¹aspetto contadino del quadro che a sua volta rimanda al passatempo rassicurante di un percorso a dadi.
(h)
Fondata a Milano nel settembre 2001 su iniziativa di Daniela Cattaneo e Luca Maroni, la casa di produzione (h) si è subito imposta nel panorama italiano e internazionale della comunicazione lavorando per importanti clienti tra cui Fiat, Renault, Fastweb, Sky. (h) è riuscita a collocarsi velocemente ai primi posti nella classifica delle case di produzione grazie anche ad un nuovo approccio alla creatività che valorizza le relazioni con i migliori talenti internazionali e la crescita di quelli italiani. (h) è un gruppo eterogeneo di giovani professionisti che sviluppa progetti, organizza mostre, esposizioni, installazioni, coniugando la creatività in più campi. Web site: www.hfilms.net.
Corrado Sassi (Roma 1965) vive e lavora tra Roma e Berlino. Ha esposto in Italia e in Europa con un lavoro che spazia dalla fotografia al video, spesso frutto di sofisticata rielaborazione manuale del digitale. E' presente nella collezione della Galleria Nazionale d'Arte Moderna Valle Giulia di Roma e ha partecipato a numerose iniziative in Italia e all'estero, tra cui si segnalano il Festival FotoGrafia di Roma, la collettiva ³Forse Italia² allo SMAK di Gent in Belgio, e diverse mostre nelle gallerie Valerie Cueto a Parigi, negli spazi romani L'Union, Pino Casagrande, Via della Vetrina, aka e Volume! curata dalla galleria S.A.L.E.S., la Galleria Maze di Torino, lo Studio Barbieri Arte Contemporanea di Venezia, Pianissimo e Pack a Milano, Isabella Brancolini Arte Contemporanea di Firenze.
(h) dedica ancora una volta le proprie sale alla presentazione del lavoro di un artista in occasione dell¹iniziativa Start che prevede l¹apertura speciale di 24 gallerie milanesi.
Corrado Sassi si muove da sempre con molta dimestichezza tra video fotografia pittura scultura e installazioni. In bilico tra l¹ironia e il dramma, quasi potesse essere disponibile per tutti, sullo stesso piano, una doppia lettura del lavoro, sfrutta le immagini con fini pubblicitari perché molto di ciò che usiamo ha una data di scadenza. Tutto serve a rivedere i parametri: vecchi cataloghi ikea, immagini di reportage dalle riviste da buttare, fotografie di animali nelle enciclopedie ormai desuete che purtroppo nessuno più consulta.
La modifica della percezione abituale è uno dei criteri su cui si fonda tutto il suo lavoro. C¹è un lavoro tuttora in progress e non presente qui in mostra, dove si affronta il tentativo di coprire con una pioggia di rose cascanti da un nastro trasportatore la durezza di un blocco di cemento.
La possibilità di uscire dal registro consolidato e dalla spiegazione più ovvia si fonde con la ricerca di un percorso alternativo del pensiero sulle cose, che ha forse origine da un¹infanzia trascorsa in mezzo al mare, su una barca senza confini. L¹allenamento a intravedere nuove prospettive più aperte, orizzonti indefiniti, regala sistemi di espressione che ribaltano la concezione di una scena quotidiana per offrire una visuale apparentemente scanzonata benchè sempre molto rigorosa.
Nell¹ultima serie di arazzi Corrado Sassi propone un intervento digitale in forma manuale sulle scene di gioco e sui paesaggi, a partire dal primo lavoro realizzato per la Galleria Nazionale d¹ Arte Moderna che figurava Enea sul punto di fondare Roma dopo aver stabilito il luogo propizio grazie al volo degli uccelli. Il quadro si chiamava Die Natale del 1865, dipinto dalla coppia di artisti tedeschi F. Preller e T. Grosse. Ed è sempre Roma e l¹opera di artisti minori dell¹800 a fare da sfondo alle sue elaborazioni materiche. Come le scene in maschera, secondo l¹autore volte a decretare una sorta di carnevalizzazione del nostro tempo, subissate da una sorta di pioggia di rombi, quasi a sancire la debacle generale in corso dei nostri giorni.
In un altro arazzo prevale la visione di un bastione, un fortino evocante il deserto dei tartari. Il rudere della torre romana, che nasce da un acquerello ha anch¹esso una doppia identità, da una parte intatta, dall¹altra ferita da una breccia. Anche qui l¹artista coniuga gli opposti e invita a una doppia analisi da lontano e da vicino mentre l¹opera offre due impatti differenti. La bellezza del quadro ottocentesco dedicato al Gioco dell¹Oca si affianca a una immagine bucolica di svago sopra cui interviene cromaticamente. La gamma dei colori e il rigore dei tondi e dei rombi di lana cuciti sulla tela raffigurante il gioco rurale dell¹andirivieni, si fondono con una vista del totale che pare trattato in photoshop. L¹intervento di lana sull¹arazzo è giocoso quanto il senso dell¹opera, ma l¹ordine cromatico e grafico è studiato per armonizzarsi con l¹aspetto contadino del quadro che a sua volta rimanda al passatempo rassicurante di un percorso a dadi.
(h)
Fondata a Milano nel settembre 2001 su iniziativa di Daniela Cattaneo e Luca Maroni, la casa di produzione (h) si è subito imposta nel panorama italiano e internazionale della comunicazione lavorando per importanti clienti tra cui Fiat, Renault, Fastweb, Sky. (h) è riuscita a collocarsi velocemente ai primi posti nella classifica delle case di produzione grazie anche ad un nuovo approccio alla creatività che valorizza le relazioni con i migliori talenti internazionali e la crescita di quelli italiani. (h) è un gruppo eterogeneo di giovani professionisti che sviluppa progetti, organizza mostre, esposizioni, installazioni, coniugando la creatività in più campi. Web site: www.hfilms.net.
Corrado Sassi (Roma 1965) vive e lavora tra Roma e Berlino. Ha esposto in Italia e in Europa con un lavoro che spazia dalla fotografia al video, spesso frutto di sofisticata rielaborazione manuale del digitale. E' presente nella collezione della Galleria Nazionale d'Arte Moderna Valle Giulia di Roma e ha partecipato a numerose iniziative in Italia e all'estero, tra cui si segnalano il Festival FotoGrafia di Roma, la collettiva ³Forse Italia² allo SMAK di Gent in Belgio, e diverse mostre nelle gallerie Valerie Cueto a Parigi, negli spazi romani L'Union, Pino Casagrande, Via della Vetrina, aka e Volume! curata dalla galleria S.A.L.E.S., la Galleria Maze di Torino, lo Studio Barbieri Arte Contemporanea di Venezia, Pianissimo e Pack a Milano, Isabella Brancolini Arte Contemporanea di Firenze.
07
ottobre 2005
Corrado Sassi – Carnival
Dal 07 ottobre al 15 novembre 2005
arte contemporanea
Location
(H) FILMS
Milano, Via Varese, 12, (Milano)
Milano, Via Varese, 12, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 15-19
Vernissage
7 Ottobre 2005, ore 18,30
Autore
Curatore