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Costruttivismo in Polonia
Dedicata a una delle correnti più interessanti dell’arte polacca del XX secolo, comprende opere del periodo fra le due guerre
Comunicato stampa
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L’associazione Culturale Marcovaldo e il Centro Sperimentale per le Arti Contemporanee sono lieti di presentare, in collaborazione con l’Associazione Culturale Zutart, per la prima volta in Italia, la mostra Costruttivismo in Polonia.
L’esposizione, dedi Dedicata a una delle correnti più interessanti dell’arte polacca del XX secolo, comprende opere del periodo fra le due guerre.
La data di inizio de Il movimento costruttivista in Polonia si può approssimativamente indicare con la mostra Arte Nuova di Vilna del 1923 dove, tra i partecipanti più importanti, figuravano Wla-dyslaw Strzeminski, sua moglie Katarzyna Kobro, Henryk Stazewski, Mieczyslaw Szczuka, Teresa Zarnower, Witold Kajruksztis. Dopo questa mostra fu fondato a Varsavia il “Blok kubistów, suprematystów i konstruk-tywistów” (Blocco dei cubisti, suprematisti e costruttivisti) ed ebbe inizio la pubblicazione del periodico “Blok” (1924-1926)
Il percorso della mostra si concentra dunque sugli anni 1923-1939 di produzione artistica in territorio polacco.
La mostra di Vilna (prima manifestazione pubblica della nuova concezione dell’arte) definì storicamente l’inizio dell’avventura costruttivista in Polonia; la centralità del movimento era rappresentata dalle due formazioni artistiche e dalle omonime riviste, “Blok” e “Praesens”. Il 1939, anno dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, sancì la chiusura del movimento che si era già molto modificato a partire dalla fine degli anni Venti.
Władysław Stremi Władysław Strzemiński e Katarzyna Kobro avevano al loro attivo l’espe-rienza artistica acquisita in Russia nei primi anni dopo la Rivoluzione del 1917. Strzemiński attribuiva molta importanza ai contatti internazionali e per questa ragione su “Blok” venivano pubblicati anche articoli di artisti stranieri quali Kazimir Malevič, Theo van Doesburg, Kurt Schwitters e Filippo Tommaso Marinetti.
Da “Blok” trasse ori Da Block trasse origine il gruppo Praesens e successivamente il gruppo a.r. (“artisti rivoluzio-nari” o “avanguardia reale”). Quest’ultimo gruppo composto dagli artisti Strzemiński, Kobro, Stażewski e dai poeti Jan Brzekowski e Julian Przybos raccolse, grazie all’aiuto di artisti di vari paesi, una raccolta di arte contemporanea internazionale unica nel suo genere che, trasmessa al Museo Civico di Storia e Arte “Julia i Kazimierz Bartoszewicz”di Łódź, divenne, in quegli anni, la seconda colle-zione pubblica al mondo di arte d’avanguardia.
In quel periodo gli artisti polacchi avevano rapporti con l’ambiente rivoluzionario sovietico e con l’avanguardia berlinese e parigina. Gli architetti polacchi si concentrarono sulla valenza sociale e sul ruolo educativo dell’architettura, seguendo la linea di pensiero dell’avanguardia olandese e i principi definiti all’interno del Ciam (Congrès Internazionale d’Architecture Moderne) a cui la Polonia partecipò sin dal 1929, distinguendosi come uno dei gruppi più attivi e idealisti. Il leader di “Praesens”, Szymon Syrkus, instaurò contatti frequenti con J. J. P. Oud e collaborò assiduamente con Le Corbusier nell’attività organizzativa e teorica connessa agli incontri Ciam.
Anche la filmografia ebbe un ruolo importante in quegli anni: il gruppo Praesens ebbe contatti con l’avanguardia cinematografica internazionale. In Svizzera, a Ginevra, fu fondata, nel 1929, la Ligue International du Film Indépendent poi sciolta nel 1930. Il celeberrimo film Europa, di cui si conoscono solo singole inquadrature, fotomontaggi e il copione, fu proiettato la prima volta il 22 gennaio del 1933. Attraverso un montaggio rapido di collages, i coniugi Themerson crearono una visione dell’Europa soggettiva, ossessiva, galoppante verso l’auto-sterminio.
La mostra intende proporre un percorso ricco ed esaustivo attraverso le opere più significative prodotte in quegli anni dagli artisti: sculture, collage, video fino alle opere su tela, all’architettura ai mobili, ai progetti e alle curiosità dell’epoca.
Diverse opere dei c Diverse opere dei Costruttivisti polacchi hanno subito danni e molte sono state distrutte durante la Seconda Guerra Mondiale. La mostra, che costituisce un’occasione importante per poter avvici-nare e conoscere questa corrente, è resa possibile dal prestito concesso dal Museo d’Arte di Łódź, erede e depositario del nucleo principale della collezione di pittura, scultura e grafica costruttivista, dal Museo Nazionale, dall’Istituto Pan di Varsavia e dal Museo di Wilanów a Varsavia, dal Museo Nazionale di Poznań e, per la sezione di architettura, dalla fondamentale collaborazione offerta dal Museo di Architettura di Wroclaw, a cui appartiene il corpus principale dei disegni e bozzetti d’architettura, oltre al NAI di Rotterdam e alla gentile concessione dei collezionisti privati.
Il volume Costruttivismo in Polonia, che accompagna la mostra, rappresenta, per il vastissimo apparato iconografico e per i testi scientifici, una tappa fondamentale per la comprensione e per lo studio di questo movimento da oggi agli anni futuri.
L’esposizione, dedi Dedicata a una delle correnti più interessanti dell’arte polacca del XX secolo, comprende opere del periodo fra le due guerre.
La data di inizio de Il movimento costruttivista in Polonia si può approssimativamente indicare con la mostra Arte Nuova di Vilna del 1923 dove, tra i partecipanti più importanti, figuravano Wla-dyslaw Strzeminski, sua moglie Katarzyna Kobro, Henryk Stazewski, Mieczyslaw Szczuka, Teresa Zarnower, Witold Kajruksztis. Dopo questa mostra fu fondato a Varsavia il “Blok kubistów, suprematystów i konstruk-tywistów” (Blocco dei cubisti, suprematisti e costruttivisti) ed ebbe inizio la pubblicazione del periodico “Blok” (1924-1926)
Il percorso della mostra si concentra dunque sugli anni 1923-1939 di produzione artistica in territorio polacco.
La mostra di Vilna (prima manifestazione pubblica della nuova concezione dell’arte) definì storicamente l’inizio dell’avventura costruttivista in Polonia; la centralità del movimento era rappresentata dalle due formazioni artistiche e dalle omonime riviste, “Blok” e “Praesens”. Il 1939, anno dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, sancì la chiusura del movimento che si era già molto modificato a partire dalla fine degli anni Venti.
Władysław Stremi Władysław Strzemiński e Katarzyna Kobro avevano al loro attivo l’espe-rienza artistica acquisita in Russia nei primi anni dopo la Rivoluzione del 1917. Strzemiński attribuiva molta importanza ai contatti internazionali e per questa ragione su “Blok” venivano pubblicati anche articoli di artisti stranieri quali Kazimir Malevič, Theo van Doesburg, Kurt Schwitters e Filippo Tommaso Marinetti.
Da “Blok” trasse ori Da Block trasse origine il gruppo Praesens e successivamente il gruppo a.r. (“artisti rivoluzio-nari” o “avanguardia reale”). Quest’ultimo gruppo composto dagli artisti Strzemiński, Kobro, Stażewski e dai poeti Jan Brzekowski e Julian Przybos raccolse, grazie all’aiuto di artisti di vari paesi, una raccolta di arte contemporanea internazionale unica nel suo genere che, trasmessa al Museo Civico di Storia e Arte “Julia i Kazimierz Bartoszewicz”di Łódź, divenne, in quegli anni, la seconda colle-zione pubblica al mondo di arte d’avanguardia.
In quel periodo gli artisti polacchi avevano rapporti con l’ambiente rivoluzionario sovietico e con l’avanguardia berlinese e parigina. Gli architetti polacchi si concentrarono sulla valenza sociale e sul ruolo educativo dell’architettura, seguendo la linea di pensiero dell’avanguardia olandese e i principi definiti all’interno del Ciam (Congrès Internazionale d’Architecture Moderne) a cui la Polonia partecipò sin dal 1929, distinguendosi come uno dei gruppi più attivi e idealisti. Il leader di “Praesens”, Szymon Syrkus, instaurò contatti frequenti con J. J. P. Oud e collaborò assiduamente con Le Corbusier nell’attività organizzativa e teorica connessa agli incontri Ciam.
Anche la filmografia ebbe un ruolo importante in quegli anni: il gruppo Praesens ebbe contatti con l’avanguardia cinematografica internazionale. In Svizzera, a Ginevra, fu fondata, nel 1929, la Ligue International du Film Indépendent poi sciolta nel 1930. Il celeberrimo film Europa, di cui si conoscono solo singole inquadrature, fotomontaggi e il copione, fu proiettato la prima volta il 22 gennaio del 1933. Attraverso un montaggio rapido di collages, i coniugi Themerson crearono una visione dell’Europa soggettiva, ossessiva, galoppante verso l’auto-sterminio.
La mostra intende proporre un percorso ricco ed esaustivo attraverso le opere più significative prodotte in quegli anni dagli artisti: sculture, collage, video fino alle opere su tela, all’architettura ai mobili, ai progetti e alle curiosità dell’epoca.
Diverse opere dei c Diverse opere dei Costruttivisti polacchi hanno subito danni e molte sono state distrutte durante la Seconda Guerra Mondiale. La mostra, che costituisce un’occasione importante per poter avvici-nare e conoscere questa corrente, è resa possibile dal prestito concesso dal Museo d’Arte di Łódź, erede e depositario del nucleo principale della collezione di pittura, scultura e grafica costruttivista, dal Museo Nazionale, dall’Istituto Pan di Varsavia e dal Museo di Wilanów a Varsavia, dal Museo Nazionale di Poznań e, per la sezione di architettura, dalla fondamentale collaborazione offerta dal Museo di Architettura di Wroclaw, a cui appartiene il corpus principale dei disegni e bozzetti d’architettura, oltre al NAI di Rotterdam e alla gentile concessione dei collezionisti privati.
Il volume Costruttivismo in Polonia, che accompagna la mostra, rappresenta, per il vastissimo apparato iconografico e per i testi scientifici, una tappa fondamentale per la comprensione e per lo studio di questo movimento da oggi agli anni futuri.
22
ottobre 2005
Costruttivismo in Polonia
Dal 22 ottobre 2005 al 29 gennaio 2006
architettura
arte antica
arte antica
Location
CESAC – CENTRO SPERIMENTALE PER LE ARTI CONTEMPORANEE – IL FILATOIO
Caraglio, Via Giacomo Matteotti, 40, (Cuneo)
Caraglio, Via Giacomo Matteotti, 40, (Cuneo)
Biglietti
€ 5 intero; € 3 ridotto (soci Marcovaldo, over 65, under 14, Soci Unitre di Savigliano); gratuito per i possessori Abbonamento Musei Torino-Piemonte 2005 e meno di 6 anni
Orario di apertura
venerdì e sabato 15–19,30; domenica 10–19,30
Vernissage
22 Ottobre 2005, ore 16
Editore
BOLLATI BORINGHIERI
Autore
Curatore